Il 2024 si sta rivelando un anno d’oro per la Galleria Nazionale dell’Umbria, che ha visto una crescita impressionante del numero di visitatori, superando i dati del 2019 e raggiungendo un traguardo mai visto prima, fatta eccezione per il boom registrato nel 2023 grazie alla mostra dedicata a Perugino.
Galleria Nazionale dell’Umbria, l’effetto trascinante sul sistema museale
Con le chiusure dovute alla pandemia e il riallestimento delle sale, il 2019 era stato l’ultimo anno di riferimento utile, quando i visitatori erano stati 96.238. Ma nel 2024, a fine settembre, si è già oltrepassata quella soglia, con 112.100 ingressi registrati, segnando un incremento del 16,48%.
L’impatto di questi numeri ha avuto un effetto positivo sull’intero sistema museale dell’Umbria, coinvolgendo altre 13 sedi del circuito nazionale. Un contributo fondamentale è arrivato anche dalla manifestazione La Sottile Linea d’Umbria, il cui biglietto unico ha invogliato i visitatori a scoprire diverse strutture, e la cui durata è stata prorogata fino a novembre.
Costantino D’Orazio, direttore dei Musei nazionali dell’Umbria, ha espresso soddisfazione: “I risultati ottenuti in questi mesi ci spingono a continuare nel percorso che abbiamo intrapreso dall’inizio dell’anno: aprire la Galleria a proposte di alta qualità che possano suscitare anche l’interesse dei più giovani, com’è accaduto con Klimt”.
Tra giugno e settembre del 2024, la Galleria ha visto una vera e propria esplosione di ingressi, con ben 63.474 visitatori, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando erano stati 31.778.
Nel dettaglio, il numero di ingressi è salito costantemente: dai 3.967 registrati tra il 15 e il 30 giugno, a 17.294 in luglio, per poi toccare i 21.573 in agosto. A settembre, fino al 29, si sono contati 20.640 ingressi.
Aperture straordinarie e giornate speciali
Anche le aperture straordinarie della Galleria durante i lunedì, tradizionalmente giorno di chiusura, hanno contribuito ad aumentare l’affluenza. La media giornaliera ha toccato i 712 visitatori a settembre, dopo i 695 di agosto e i 557 di luglio. Non sono mancate le giornate da record, come il primo settembre, con 2.168 ingressi, e il 7 luglio, con 1.866 visitatori. Le iniziative come la “Domenica al museo” hanno permesso di spingere ulteriormente l’affluenza, così come le giornate a pagamento che hanno visto comunque numeri elevati, come il 18 agosto con 1.019 ingressi e il 15 settembre con 1.106.
Inclusione e tecnologia: i musei del Monte Subasio diventano accessibili a tutti
Il 2024 segna non solo una crescita record di visitatori per la Galleria Nazionale dell’Umbria, ma anche un passo avanti verso un patrimonio culturale più inclusivo. Con il progetto “Musei per tutti nel Parco del Subasio”, le strutture museali di Assisi, Spello, Nocera Umbra e Valtopina si aprono a nuove opportunità grazie all’uso di tecnologie avanzate e soluzioni digitali su misura, pensate per facilitare l’accesso a persone con difficoltà cognitive e motorie.
Il progetto coinvolge otto musei civici: la Pinacoteca Comunale, il Foro Romano, la Rocca Maggiore e altre realtà di rilievo storico e artistico ad Assisi, Spello, Nocera Umbra e Valtopina. Grazie all’iniziativa, queste strutture sono state connesse digitalmente attraverso una strategia di comunicazione unitaria, che prevede contenuti multimediali su misura, come video sottotitolati e tour virtuali a 360°, offrendo esperienze accessibili anche a persone con disabilità motorie, visive e cognitive.
Fabrizio Leggio, assessore a turismo e marketing territoriale di Assisi, ha spiegato: “Proponiamo un progetto innovativo, che valorizza e promuove il territorio rendendo più accessibile e inclusivo il patrimonio culturale”.
Il progetto non si limita all’accessibilità fisica, ma punta a rafforzare il legame tra le comunità del Monte Subasio e le loro ricchezze culturali. Virginio Caparvi, sindaco di Nocera Umbra, ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti una “moltiplicazione integrata di un patrimonio culturale di immenso valore”. Anche Rosanna Zaroli, assessore alla cultura di Spello, ha evidenziato l’importanza dell’accessibilità come “presupposto fondamentale per l’attuazione del diritto alla cultura”.