Ferrovie dello Stato presenta la nuova galleria artificiale paramassi, lunga circa 40 metri, che è in corso di completamento tra Terni e Foligno. Lo fa attraverso un lungo articolo pubblicato sul magazine online del gruppo “FS News“, nel quale viene illustrato l’intervento. La nuova galleria artificiale, che viene presentata con immagini riprese da un drone all’interno della stretta gola della Valserra, è stata progettata per proteggere la ferrovia dai fenomeni di dissesto idrogeologico e rafforzare le pareti rocciose per 360 metri.
Proprio qualche anno fa, infatti, in quella zona si verificò una frana che costrinse alla sospensione precauzionale del traffico ferroviario tra Terni e Giuncano. La presenza di detriti sulla linea, dovuta a piccoli smottamenti del terreno provocati dall’ennesima ondata di maltempo, costrinse Trenitalia ad attivare dei bus sostitutivi tra Terni e Spoleto.
La nuova galleria artificiale realizzata tra Terni e la stazione di Giuncano per ridurre il rischio idrogeologico
I lavori in corso sono a cura di Rete Ferroviaria Italiana, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo Ferrovie dello Stato e che comprende anche Anas, Italferr e Ferrovie Sud Est. RFI si occupa della gestione dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, delle stazioni e della circolazione. La società, nell’ambito del piano degli investimenti, ha previsto la costruzione della galleria artificiale lungo la linea Orte-Falconara tra Terni e Giuncano.
“Gli interventi – spiega FS News – rientrano nel più ampio progetto di mitigazione del rischio idrogeologico della zona. Che era stata già interessata da un movimento franoso nel gennaio 2021. A questi lavori si aggiungono altri progetti finalizzati a potenziare la rete sulla linea Terni-Foligno. E’ il caso della costruzione, sempre da parte di RFI, della cosiddetta Slab Track nella Galleria Balduini nella tratta Baiano-Giuncano, lunga circa 1700 metri“.
Tra Giuncano e Baiano di Spoleto in arrivo la nuova linea ferroviaria “Slab Track” lunga 1,7 km
Lo Slab Track – fanno sapere da RFI – è una metodologia costruttiva innovativa, in cui il binario non ha massicciata con traversine e pietrisco. Ma è realizzato su una struttura prefabbricata in cemento armato. Una sorta di pista, il suo utilizzo riduce la frequenza degli interventi manutentivi. Assicurando così maggiore regolarità alla circolazione ferroviaria.
Ma la lista dei lavori non si ferma qui. Sulla stessa tratta umbra della Orte-Falconara, per potenziare ulteriormente la rete, sono stati anche eseguiti lavori nella stazione di Spoleto. Si tratta, in particolare, della realizzazione del nuovo Apparato Centrale Computerizzato (ACC).
“Una vera e propria “cabina di regia” – spiega il magazine delle Ferrovie dello Stato -. Che, mettendo a terra le potenzialità offerte dall’elettronica, gestisce in modo più efficace ed efficiente la circolazione ferroviaria. Soprattutto in caso di criticità, garantendo una maggiore flessibilità nell’uso dei binari di stazione“.
Sulla tratta umbra della Orte-Falconara investiti da RFI oltre 20 milioni di euro e impiegate circa 120 persone
Vanno avanti anche altri lavori che prevedono la digitalizzazione delle attività ferroviarie. Le nuove tecnologie di smart-rail interessano anche i lavori per il raddoppio della Spoleto-Campello e per l’attivazione dell’ERTMS (European Rail Transport Management System). Con questa nuova soluzione arriva il più evoluto sistema per la supervisione e il controllo della marcia dei treni tra Foligno, Terni e Orte. Un’innovazione che fornisce al macchinista tutte le informazioni necessarie per una guida strumentale, controllando con continuità gli effetti del suo operato sulla sicurezza della marcia del treno e attivando la frenatura d’urgenza nel caso di velocità del treno superiore a quella massima ammessa per la sicurezza.
“Progetti importanti – conclude il focus sul rischio idrogeologico tra Terni e Foligno di FS News – che consegneranno una rete più moderna e potenziata, grazie a lavori che hanno previsto l’investimento da parte di Rete Ferroviaria Italiana di 20 milioni di euro e hanno coinvolto circa 120 persone, tra dipendenti RFI e delle ditte appaltatrici“.