Si ruba ovunque, e un furto in una scuola si vede purtroppo non di rado. Un sabato mattina tranquillo si è trasformato in una vera e propria caccia all’uomo per le strade di Terni. Protagonista della vicenda un 42enne con precedenti, arrestato in flagrante mentre cercava di fuggire con la refurtiva da una scuola primaria del capoluogo umbro. Il suo bottino? Due casse audio e un amplificatore, sottratti con destrezza dall’istituto scolastico, ma la fuga non è durata a lungo.
Furto in una scuola primaria di Terni: i fatti
Il furto non è passato inosservato. Il personale addetto alla videosorveglianza ha notato l’uomo mentre si introduceva furtivamente all’interno della scuola. La sua mossa rapida e il successivo allontanamento con il bottino hanno innescato l’immediata allerta. La segnalazione al numero di emergenza ha dato il via a un intervento lampo da parte dei Carabinieri e della Polizia di Stato. L’operazione, frutto di una perfetta collaborazione tra le due forze dell’ordine, ha avuto come obiettivo la ricerca del ladro, che nel frattempo si era dato alla fuga in bicicletta.
L’uomo, nel disperato tentativo di non essere rintracciato, ha deciso di cambiare abiti durante la fuga. Un trucco forse studiato, ma che non ha ingannato gli agenti. Nonostante l’abbigliamento diverso, le pattuglie hanno stretto il cerchio attorno al fuggitivo, rintracciandolo poco lontano dalla scuola. Non è bastata nemmeno la bicicletta a garantirgli l’impunità: bloccato, il 42enne è stato trovato ancora in possesso della refurtiva.
Messo alle strette, l’uomo ha confessato immediatamente il furto e ha indicato agli agenti il punto esatto in cui aveva gettato gli abiti utilizzati durante il crimine. Gli indumenti, recuperati e sequestrati, rappresentano un tassello importante nella ricostruzione della vicenda. Ma non è la prima volta che il 42enne finisce nei guai: già sottoposto all’obbligo di permanenza domiciliare notturna per un’altra vicenda giudiziaria, ora il suo curriculum criminale si allunga ulteriormente.
Con le prove in mano e una confessione chiara, per il 42enne non ci sono stati margini di manovra. Arrestato in flagranza per tentato furto aggravato, è stato portato direttamente in camera di sicurezza. Il giorno successivo, il giudice ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria. Un provvedimento che, tuttavia, non chiude la vicenda: il processo è ancora in fase preliminare, e il futuro giudiziario dell’uomo resta in bilico.
Furti nelle scuole: l’allarme si estende da Terni a Trani
Non c’è pace per le scuole italiane, sempre più bersagliate da atti criminali che mettono in ginocchio il già fragile sistema educativo, troppo spesso carente di risorse e infrastrutture adeguate per garantire una protezione efficace. La cronaca recente racconta di istituti scolastici trasformati in facili bersagli, con ladri che approfittano delle vulnerabilità di edifici non sufficientemente sorvegliati. L’assenza di sistemi di sicurezza moderni, come telecamere e allarmi, lascia spazi aperti a incursioni che non danneggiano solo il patrimonio materiale, ma penalizzano gravemente l’offerta educativa.
Nel giro di pochi giorni, anche a Trani una scuola è finita nel mirino dei ladri. Qui, durante la notte tra il 18 e il 19 agosto, ignoti hanno forzato un accesso posteriore della scuola “Gabriele D’Annunzio”, sottraendo cinque lavagne e un televisore. Non si trattava di semplici lavagne, ma di strumenti appena installati, destinati a rivoluzionare l’esperienza educativa dei bambini della scuola dell’infanzia. Un colpo basso, che ha lasciato la comunità scolastica priva di risorse fondamentali per garantire una didattica adeguata.
Mentre a Terni la videosorveglianza ha giocato un ruolo determinante nell’arresto del malvivente, a Trani la mancanza di sistemi di controllo ha spalancato le porte ai ladri. Un portone posteriore, un ex monastero nel cuore della città, è stato tutto ciò che ha separato i criminali dalla refurtiva. Adesso, la scuola si trova a dover fare i conti con una dotazione insufficiente: solo due lavagne interattive sono rimaste per far fronte alle necessità di numerosi alunni.