Un bottino da 2500 euro composto in buona parte da alcolici. È quanto accaduto in un supermercato di Bastia Umbra, in provincia di Perugia, dove i Carabinieri della sezione locale hanno denunciato due uomini in stato di libertà per il furto messo in atto all’interno dell’esercizio commerciale. Qui i due hanno pensato bene di fare razzia di ogni cosa, con l’alcol in cima alla lista dei beni rubati.
Rubano alcol e un televisore al supermercato di Bastia Umbra
A essere denunciati sono stati un 55enne algerino e un 73enne italiano, ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso commesso ai danni di un noto centro commerciale della zona. Secondo quanto ricostruito dai militari, nei giorni scorsi i due soggetti si sarebbero introdotti all’interno del negozio impossessandosi di numerosi articoli che vanno dai superalcolici ai televisori da 43 pollici. Il valore della refurtiva ammonta a oltre 2500 euro.
Ma i due non sono certamente passati inosservati al titolare che li ha prontamente denunciati. Raccolta la denuncia, i Carabinieri hanno analizzato nel dettaglio le immagini riprese dai sistemi di video sorveglianza dell’esercizio commerciale facendo un confronto incrociato con le immagini delle telecamere comunali. In questo modo sono riusciti a risalire all’identità dei due autori del furto.
E non è ancora tutto perché uno dei due era anche recidivo. Nel corso delle indagini i Carabinieri hanno infatti accertato che il cittadino algerino era già destinatario di un precedente provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Perugia. Aveva già messo a segno un precedente furto sempre all’interno di un esercizio commerciale. Per lui si sono così spalancate le porte del carcere perugino di Capanne dove è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Che cosa rischiano i due autori del furto
Il furto è purtroppo uno dei reati che più spesso viene riportato nelle notizie di cronaca. Dal punto di vista normativo, il furto si configura come reato contro il patrimonio ed è estremamente comune perché, potenzialmente, può essere commesso da chiunque. Nell’ordinamento italiano è regolato dall’articolo 624 del Codice Penale.
Commette furto “chiunque si impossessi della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene al fine di trarre profitto per sé o per altri“. Il furto non riguarda solamente gli oggetti, ma può interessare anche beni immateriali, come l’energia (si pensi al furto di elettricità) che vengono sottratti senza il consenso del proprietario. La pena prevista per il furto “semplice” è la reclusione che va da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni e la multa da 154 fino a 516 euro.
Per quanto riguarda i fatti di Bastia Umbria, il furto si è configurato “aggravato” poiché i due autori hanno sottratto la merce esposta in un supermercato, ovvero esposta alla “pubblica fede”. La merce è cioè considerata meno “difendibile” poiché è demandata ai singoli la sua tutela. In questo caso, come recita l’articolo 625 del Codice Penale, la pena si inasprisce. Si parla dai due ai sei anni di reclusione e dai 927 ai 1.500 euro di multa.
La piaga dei furti: esercizi commerciali presi sempre più di mira
I negozi rappresentano molto spesso i bersagli prediletti dai malviventi. Proprio ieri, da queste pagine, avevamo dato la notizia di un furto con spaccata a Perugia, nella zona di Fontivegge ai danni della pasticceria Michele & Co. Un esercizio che può vantare un triste primato: è il quarto furto registrato in sette mesi di attività. Qui i ladri sono riusciti a portare via soltanto due casse di vino, senza forzare la cassaforte perché è scattato subito l’allarme. I veri danni economici in questo caso sono stati quelli dovuti alla distruzione della vetrina d’ingresso.