Martedì 11 febbraio, la frazione di Ponte d’Assi è stata nuovamente colpita da un furto in appartamento che ha lasciato una famiglia del posto sconvolta. Erano le 19:30 quando i residenti si sono temporaneamente assentati dalla loro abitazione, ignari di quanto si stava per compiere. Al loro ritorno, intorno alle 20:00, hanno scoperto con sgomento che la loro casa aveva subito la visita dei ladri.
Il furto in appartamento si è verificato in una zona centrale della frazione di Ponte d’Assi, caratterizzata da villette disposte una accanto all’altra. Queste abitazioni, tipiche della zona residenziale, sono un bersaglio agevole, probabilmente a causa dell’assenza di sorveglianza durante l’assenza momentanea dei proprietari.
Dalle prime indagini condotte dalle Forze dell’Ordine, emergono alcuni dettagli interessanti. A quanto pare, i ladri non sono riusciti a sottrarre oggetti o monili di particolare valore; l’azione criminale sembrava concentrarsi più sul metodo e sulla rapidità dell’incursione che sul colpo grosso in termini di beni. L’ingresso nella casa è stato effettuato attraverso i campi che si estendono dietro le abitazioni, un percorso poco controllato che ha permesso agli aggressori di operare nel buio della notte con la massima discrezione.
Il furto in appartamento si è consumato grazie all’oscurità
Il modus operandi adottato – l’uso dei campi come via di accesso e fuga – indica una certa preparazione e conoscenza del territorio. I ladri hanno sfruttato l’oscurità e il momento in cui la famiglia era assente per compiere l’azione criminale in maniera rapida e quasi silenziosa. Solo dopo il furto, la vittima ha potuto rendersi conto dell’accaduto, probabilmente durante il controllo della propria abitazione, quando l’assenza del contenuto dell’armadio o di altre aree di sicurezza è diventata evidente.
L’intervento delle Forze dell’Ordine è stato immediato. Non appena lanciato l’allarme, gli agenti giunti sul posto hanno condotto i primi accertamenti e avviato le ricerche. La loro pronta reazione è stata fondamentale per raccogliere elementi utili per le indagini e per cercare di comprendere meglio il modus operandi dei ladri, evidenziando le criticità dei sistemi di sicurezza presenti nelle abitazioni della zona.
Questo episodio, pur non essendo accompagnato dalla sottrazione di oggetti di elevato valore, evidenzia una vulnerabilità che non può essere trascurata. La facilità con cui i malviventi sono riusciti ad accedere a una casa in una zona ritenuta relativamente sicura rappresenta un segnale preoccupante. I residenti di Ponte d’Assi sono ora chiamati a rivedere e rafforzare le misure di sicurezza, adottando eventualmente sistemi di allarme più sofisticati e modalità di sorveglianza più attive, specialmente in quelle ore in cui l’assenza dei proprietari potrebbe rendere le abitazioni bersagli facili per i ladri.
A Ponte San Giovanni replicato il furto con destrezza di Gubbio a fine gennaio
In un periodo in cui la criminalità si fa sempre più agguerrita e meticolosa, soprattutto nel furto in appartamento, episodi come questo sottolineano l’importanza della prevenzione e della collaborazione tra cittadini e Forze dell’Ordine. È necessario che le autorità locali intensifichino le campagne informative e che i privati adottino misure preventive per evitare che simili atti criminali possano ripetersi.
Dopo l’episodio verificatosi nel pomeriggio di mercoledì 29 gennaio, quando un negozio di Gubbio, situato in via della Repubblica, ha subito un furto con destrezza e fuga attraverso Piazza San Giovanni, un simile modus operandi ha colpito un esercizio commerciale di Ponte San Giovanni, nella periferia di Perugia. Gli investigatori stanno ora cercando di accertare se gli stessi malviventi siano responsabili di entrambi gli atti, data la sorprendente somiglianza nella tecnica utilizzata.
Nel negozio di Gubbio, i ladri si sono introdotti con grande rapidità, agendo con una destrezza tale da riuscire a sottrarre un numero consistente di capi in cashmere. Nonostante l’operazione abbia colpito un’attività commerciale che si vanta di un’accurata selezione di prodotti di alta qualità, il furto non ha riguardato oggetti di altissimo valore materiale, ma ha comunque evidenziato una certa vulnerabilità del punto vendita. Poco dopo, in un contesto analogo, un esercizio commerciale di Ponte San Giovanni è entrato nel mirino dei ladri con una tecnica simile: gli aggressori, agendo con rapidità e precisione, hanno compiuto l’azione in pochi minuti, utilizzando la stessa strategia per evadere senza lasciare tracce visibili.
La descrizione dei ladri è identica a quelli che hanno operato a Gubbio
Le prime indagini degli inquirenti fanno emergere una descrizione dei ladri che sembra identica in entrambi i casi. I sospetti, descritti come un uomo calvo e basso e un uomo alto e moro, all’apparenza distinti signori, presenterebbero tratti caratteristici come un accento inglese scolastico e scarpe a punta. Questi dettagli, se confermati, suggerirebbero l’operato di una banda ben organizzata e abile nel pianificare furti mirati, sfruttando momenti di minore vigilanza nei negozi.
Gli investigatori stanno attivamente esaminando le prove raccolte, con l’obiettivo di stabilire se ci sia un collegamento diretto tra il furto di Gubbio e quello di Ponte San Giovanni. L’ipotesi che gli stessi malviventi possano aver compiuto entrambe le azioni è supportata dalle similitudini riscontrate nel modus operandi, dalla rapidità con cui i ladri sono riusciti ad evadere e dalla descrizione fisica dei sospetti. Tuttavia, le indagini sono ancora in corso e, al momento, nessuna identificazione ufficiale è stata comunicata dalle autorità competenti.
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