Il furto della reliquia di San Pietro Parenzo, patrono della parrocchia di Santa Maria della Stella e San Pietro Parenzo a Sferracavallo di Orvieto, ha suscitato inquietudine e preoccupazione. La reliquia, contenuta in un reliquiario dal modesto valore economico, è sparita tra giovedì e domenica scorsi, lasciando attoniti don Danilo Innocenzi e i parrocchiani.
La chiesa, aperta dalle cinque e mezza del mattino fino a sera, è facilmente accessibile a chiunque. Don Danilo Innocenzi, guida spirituale della parrocchia da otto anni, ha scoperto il furto domenica mattina dopo la messa delle 8:30. La notizia è stata diffusa dallo stesso parroco tramite un post su Facebook, dove ha informato i parrocchiani e gli amici della comunità, oltre ad averne dato comunicazione al Vescovo e all’ufficio diocesano dei beni culturali ecclesiastici.
Don Danilo, conosciuto come “parroco social” per il suo uso dei social media, ha espresso la sua preoccupazione per il gesto, temendo che possa trattarsi di una bravata o, peggio, di un atto legato a riti esoterici.
Il parroco don Danilo teme che il furto della reliquia nasconda riti esoterici
“Non è un oggetto di valore economico e non voglio pensare alla peggiore delle ipotesi, quella cioè che l’oggetto in questione sparito nel nulla possa essere utilizzato per messe nere o riti esoterici in odio alla fede”, ha detto don Danilo.
Nel suo post su Facebook, ha scritto: “Tale gesto può essere il risultato di una bravata, oppure di una genialata perpetrata da chi ha sopravvalutato il valore pecuniario di questo reliquiario realizzato intorno agli anni ’60… senza parlare della peggiore delle ipotesi, quella cioè che l’oggetto in questione possa essere utilizzato in qualche rito esoterico.”
Il reliquiario, pur avendo un valore economico modesto di circa trecento euro, contiene la reliquia di San Pietro Parenzo, un oggetto di inestimabile valore spirituale per la comunità. Don Danilo ha spiegato che il reliquiario è stato esposto nella chiesa dal 2019, in occasione del 50esimo anniversario della parrocchia, con la convinzione che, non essendo prezioso a livello economico, nessuno l’avrebbe rubato. “Non parliamo di una preziosità artistica o pecuniaria”, ha detto il parroco. “Spero si sia trattato di una bravata o di un dispetto e non dell’opera di persone che praticano riti esoterici.”
Un elemento complicante nelle indagini è la mancanza di un sistema di videosorveglianza nella chiesa. Don Danilo ha dichiarato che la parrocchia, essendo povera, ha utilizzato i finanziamenti della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per altre necessità, lasciando scoperta la sicurezza della chiesa. “Ma a questo punto ci attrezzeremo, sperando ovviamente che non ci sia più una prossima volta”, ha affermato.
Il furto della reliquia solleva una serie di domande importanti riguardo la sicurezza dei luoghi di culto e il ruolo delle istituzioni religiose e civili nella protezione del patrimonio culturale e spirituale.
La Chiesa deve saper tutelare al meglio il proprio patrimonio
La Chiesa ha una responsabilità fondamentale nella protezione del suo patrimonio, sia esso di valore economico o spirituale. La mancanza di sicurezza in una parrocchia come quella di Santa Maria della Stella e San Pietro Parenzo dimostra una lacuna nella gestione delle risorse e nella previsione dei rischi. In un’epoca in cui i furti di oggetti sacri non sono rari, l’adozione di misure preventive dovrebbe essere una priorità.
La perdita di un oggetto così caro non solo sul piano spirituale ma anche come simbolo di identità e storia, ha lasciato un vuoto. Don Danilo ha cercato di mantenere la calma tra i parrocchiani, esortandoli a pregare per il ritorno della reliquia.
La storia della Chiesa registra molti episodi simili, spesso legati al semplice vandalismo o alla ricerca di un valore economico presunto, fino a scopi esoterici.
Le indagini sono attualmente in corso, ma senza un sistema di videosorveglianza, il compito dei carabinieri è reso ancora più difficile. L’assenza di testimoni e la facilità con cui chiunque può entrare e uscire dalla chiesa complicano la situazione.
Il furto della reliquia di San Pietro Parenzo a Orvieto è un atto che colpisce al cuore una comunità devota e solleva importanti questioni sulla gestione e la protezione del patrimonio religioso. Mentre le indagini continuano, la speranza è che la reliquia possa essere ritrovata e restituita alla comunità, ripristinando così un senso di pace e sicurezza.