La situazione dei furti in Umbria non è delle più rosee. Proprio nella giornata di oggi, le forze dell’ordine di Foligno hanno recentemente eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di una donna di 52 anni, la quale è stata condannata a una pena di 2 anni, 7 mesi e 24 giorni di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 1480 euro, per reati di furto e ricettazione.

L’arresto della donna per furto e ricettazione 

Secondo quanto riportato in un comunicato stampa emesso dalle autorità, la donna era già nota alle forze dell’ordine per numerosi precedenti legati a furti in abitazione e rapine. Grazie ai servizi di controllo del territorio svolti dagli operatori, è stata possibile individuare e rintracciare la donna. Una volta localizzata, è stata condotta in commissariato per le procedure di rito e successivamente trasferita nel carcere di Perugia.

Furti in casa: i dati in Umbria 

Sergio Sottani, procuratore generale presso la Corte d’appello, ha fornito all’inizio dell’anno una panoramica dei reati più diffusi in Umbria e delle sfide che il sistema giudiziario umbro deve affrontare.

Secondo quanto riportato da Sottani, i furti e le ruberie in casa sono i reati con la maggior incidenza in Umbria, con un totale di 11.094 casi, di cui 2.525 sono classificati come furti in abitazione. Questi crimini sono seguiti dal traffico di droga e dalla criminalità economica (ossia quei reati che hanno una relazione con un’attività imprenditoriale). Nonostante non si registri un radicamento evidente della criminalità organizzata, i reati fiscali ed economici rivelano interessi legati al mondo della malavita, che sembra sempre più in stretto contatto con la cosiddetta “criminalità etnica”.

Sottani ha anche evidenziato alcuni trend significativi nel settore penale. È diminuita la violenza di genere (-14,10%) e lo stalking (-5,25%), mentre sono rimasti pressoché stabili i reati di maltrattamenti in famiglia. Al contrario, si è registrato un aumento dei delitti contro la libertà sessuale (+28,57%) e dei reati legati alla criminalità minorile.

Una delle sfide maggiori risiede nella difficile individuazione e persecuzione dei reati ambientali e contro la pubblica amministrazione, a causa dei termini di prescrizione brevi e delle difficoltà nell’intercettare gli illeciti di concussione o corruzione. Inoltre, preoccupa il dato relativo alla criminalità minorile, con un aumento dei delitti contro l’incolumità personale e delle sostanze stupefacenti.

Umbria: al terzo posto in Italia per i furti 

Una recente indagine Bes, Rapporto sul benessere Equo e sostenibile, ha messo in luce la situazione della sicurezza in Umbria, evidenziando alcune criticità. Nel 2022, la percentuale di cittadini umbri che non si sentivano sicuri camminando al buio per le strade è risultata leggermente superiore alla media nazionale, con il 63% rispetto al 60,6%. Le famiglie intervistate hanno segnalato che la zona in cui vivono è percepita come “molto o abbastanza a rischio di criminalità”, con una percentuale umbra del 25,1%, superiore alla media nazionale del 21,9%.

In particolare, il livello di sicurezza percepito è variato significativamente a seconda delle dimensioni del comune: nei centri urbani più grandi e nei comuni con più di 10.000 abitanti, la percezione di sicurezza è risultata essere più elevata rispetto ai piccoli centri con meno di 2.000 abitanti.

La ricerca ha anche evidenziato che l’Umbria si posiziona al terzo posto in Italia per i furti in abitazione, con un aumento della percentuale rispetto all’anno precedente. Nel 2022, sono state 10,4 famiglie ogni mille a denunciare un furto, rispetto al dato del 2021 che era di 9,4 famiglie ogni mille. Tuttavia, se confrontato con i dati di 10 anni fa, si nota un netto miglioramento, con una diminuzione significativa delle famiglie colpite da furti, che nel 2012 erano state 17,2 ogni mille.