Nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 agosto, la tranquillità di Gubbio è stata nuovamente scossa da un’ondata di furti in abitazione, con i ladri che hanno preso di mira quattro case nella frazione di Mocaiana. L’episodio, che ha visto i malviventi incappucciati agire con estrema audacia, è solo l’ultimo di una serie di furti che negli ultimi anni hanno messo in allerta i residenti e le forze dell’ordine della città.

Il furto avvenuto a Mocaiana è l’indice di una pianificazione meticolosa da parte dei malviventi. Secondo le testimonianze raccolte, i ladri hanno nascosto la loro automobile sotto un ponte sul torrente Mocaiana, sfruttando la vegetazione per occultare il veicolo. Dopo aver attraversato a piedi il letto del torrente, approfittando della secca estiva, hanno raggiunto le abitazioni a ridosso della strada che conduce a Ospedaletto. Armati di torce, i ladri si sono arrampicati sui tetti delle case, cercando di entrare dalle finestre.

La loro operazione è stata interrotta solo grazie all’allerta tempestiva di alcuni residenti che, insospettiti dai rumori e dalle luci sui tetti, hanno avvertito i Carabinieri. Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, i ladri sono riusciti a fuggire, ma non prima di aver rubato contanti e gioielli da una delle abitazioni, provocando ingenti danni durante l’irruzione.

I ultimi furti in abitazione di Mocaiana sono gli ultimi di una lunga sequela

I furti in abitazione non sono nuovi per la comunità di Gubbio. Negli ultimi anni, la città e le sue frazioni sono state teatro di numerosi furti simili, che hanno seminato paura e incertezza tra i residenti. La dinamica dei furti è spesso simile: i ladri agiscono di notte, approfittando del buio e della minore presenza di forze dell’ordine nelle aree periferiche.

Le zone rurali e le frazioni di Gubbio, come Mocaiana, Ospedaletto e altre, sono particolarmente vulnerabili a questo tipo di crimini. La posizione isolata di molte abitazioni, combinata con l’assenza di sistemi di sicurezza avanzati, rende queste case bersagli facili per i ladri. Inoltre, la presenza di strade poco trafficate e di aree boschive offre ai malviventi numerose vie di fuga, rendendo difficile per le forze dell’ordine intercettarli in tempo.

I furti in abitazione a Gubbio non sono un fenomeno nuovo, ma piuttosto una preoccupazione costante che si ripresenta ciclicamente. Negli ultimi anni, i dati relativi alla criminalità mostrano un aumento preoccupante di furti nelle abitazioni, soprattutto nelle aree più isolate. Questo trend ha riguardato anche altre città dell’Umbria, ma a Gubbio il problema sembra essere particolarmente acuto.

Gli abitanti di Gubbio e delle sue frazioni vivono con crescente preoccupazione l’ondata di furti che sta colpendo la città. La frustrazione è palpabile, soprattutto tra coloro che sono stati direttamente vittime di questi crimini. Le testimonianze raccolte descrivono un sentimento di vulnerabilità diffuso, aggravato dalla consapevolezza che, nonostante le misure di sicurezza adottate, i ladri sembrano sempre un passo avanti.

E’ necessaria l’adozione di tecnologie di protezione avanzate

La mancanza di sicurezza percepita ha anche portato molti cittadini a richiedere maggiore protezione e l’installazione di sistemi di videosorveglianza in tutta la città. Alcuni hanno iniziato a prendere in considerazione l’idea di installare telecamere private e sistemi di allarme nelle loro case, nella speranza di scoraggiare eventuali intrusi.

Di fronte a una situazione sempre più complessa, le autorità locali devono fare i conti con le limitate risorse a loro disposizione. La Polizia Locale e i Carabinieri di Gubbio hanno intensificato i controlli e le pattuglie, soprattutto durante le ore notturne, ma è chiaro che queste misure non sono sufficienti. C’è un urgente bisogno di investire in tecnologie di sorveglianza più avanzate e di migliorare la coordinazione tra le diverse forze dell’ordine.

Per affrontare efficacemente il problema dei furti in abitazione, Gubbio deve sviluppare una strategia di sicurezza integrata che coinvolga tutti i settori della comunità. Questo significa non solo aumentare la presenza delle forze dell’ordine, ma anche migliorare l’illuminazione pubblica, installare telecamere di sicurezza e promuovere la collaborazione tra cittadini e autorità.

È certo che l’amministrazione Fiorucci abbia davanti a sé un problema complesso che necessita di risorse economiche e umane. Siamo ancora molto distanti dal modello di Smart City già in sperimentazione a Foligno o dalla presenza di istituti di vigilanza privata messi in atto dal Sindaco Bandecchi a Terni. È evidente che quello della sicurezza sia un problema grave per Gubbio che va risolto in maniera radicale.