Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell’Arte, tra Beato Angelico e Corot sarà un evento eccezionale per l’Umbria, per l’Italia e per l’intero mondo dell’arte e anche per quello della fede. In programma dal 15 marzo al 15 giugno prossimi alla Galleria Nazionale dell’Umbria, si tratta di una mostra dalla portata straordinaria. Nata per celebrare l’ottavo centenario della composizione del Cantico delle Creature, al suo interno verranno esposte oltre 80 opere. Dipinti, disegni, incisioni, sculture e volumi a stampa che coprono un vasto arco temporale e che portano la firma di alcuni tra gli artisti più significativi di tutti i tempi.

Dal Beato Angelico a Corot, passando per Leonardo da Vinci e Galileo Galilei

Con la grande mostra su San Francesco a Roma che chiuderà il prossimo due marzo, l’Umbria, terra natale del Poverello promuoverà in primavera questa nuova iniziativa che con essa si colloca in continuità. Con la curatela di Costantino D’Orazio, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi, nel percorso iconografico di Fratello Sole, Sorella Luna troveranno posto le opere di grandi nomi. Pisanello, Stefano da Verona, Paolo Uccello, Jan van Eyck, Beato Angelico, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer, Lorenzo Lotto, Dosso Dossi, Giambologna, Jan Brueghel il Vecchio, Domenichino, Annibale Carracci, Nicolas Poussin, Salvator Rosa, Giambattista Piranesi, Jean-Baptiste Camille Corot e molti altri ancora.

Capolavori che sarà possibile vedere grazie a dei prestiti da alcune delle istituzioni artistiche più prestigiose del mondo. Dal Louvre, dal Rijksmuseum, dal Mauritshuis, dai Musei Vaticani
e dai principali musei pubblici d’Italia, in un percorso di capolavori che vanno dal XIII al XIX secolo.

D’Orazio: “Fratello Sole, Sorella Luna parlerà a tutti”

Con questa iniziativa – ha affermato Costantino D’Orazio, direttore della GNU e curatore della mostra – la Galleria Nazionale dell’Umbria si conferma museo di livello internazionale, capace di costruire un dialogo con le principali istituzioni museali italiane e straniere. Un ‘fare rete’ che contribuisce non solo alla valorizzazione delle collezioni, ma che è in grado di stimolare studi e ricerche per offrire ai visitatori un’esperienza che sappia parlare a tutti, e dove tutti possono trovare una motivazione per tornare e per consigliarla”.

Ispirandosi al Cantico delle Creature, l’esposizione svilupperà quel rapporto con la Natura che San Francesco viveva con profonda fede e meraviglia. Una rivoluzione del sentire e dello sguardo che, a partire dagli artisti suoi contemporanei, oltre ad influenzare fede e stili di vita, ha incontrato anche un incomparabile sviluppo nell’arte durante i secoli.

Un percorso espositivo ineguagliabile: la Cascata delle Marmore chiude la mostra

La mostra si aprirà con l’indagine su Madre Natura a partire dal Medioevo. Si parte con il Giudizio Universale di Beato Angelico e la Tebaide di Paolo Uccello. E poi Piero della Francesca con il celeberrimo San Girolamo in un inedito accostamento con lo stesso soggetto ritratto da Lorenzo Lotto. Altro dialogo formidabile sarà quello fra le due Crocifissioni, quella di Antonello da Messina e l’altra di Jan van Eyck.

Un posto d’onore sarà riservato al Codice Atlantico di Leonardo da Vinci per approfondire i suoi studi sul volo degli uccelli. Sulla simbologia degli elementi naturali si dipanerà un percorso dall’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna, passando per la Melissa di Dosso Dossi, la Sacra Famiglia di Paris Bordon e le Stimmate di san Francesco di Federico Barocci per concludersi con il Ritratto di uomo che legge del Correggio.

Dall’età classica e barocca, ecco Annibale Carracci, con la Visione di Sant’EustachioGiovanni Lanfranco, con l’Assunzione della Maddalena. Non mancherà neanche l’incanto delle Wunderkammern. Spazio anche alle rivoluzioni scientifiche del Seicento con il manoscritto del Sidereus Nuncius di Galileo Galilei. La mostra approderà quindi ai paesaggi dal Seicento all’Ottocento, con le opere di Nicolas Poussin, William Hamilton, Donato Creti, Claude Lorrain e Giambattista Piranesi.

In chiusura un’opera che ritrae uno dei monumenti naturalistici più amati di tutti i tempi e che si trova proprio in Umbria. Meta imprescindibile del Grand Tour, è la Cascata delle Marmore, dipinta da Jean-Baptiste Camille Corot.