Sara Francescangeli, avvocato e prima presidente donna del consiglio comunale di Terni, sarà la coordinatrice politica della campagna elettorale di Alternativa Popolare (AP) per la Regione. L’ha nominata il coordinatore regionale Riccardo Corridore, che alle elezioni per Palazzo Cesaroni sarà capolista di AP. Una indicazione nel segno delle fiducia, ma anche un segnale ai nuovi alleati.
Francescangeli, infatti, ha un passato importante di militanza nel centrodestra. Per diversi mesi è stata assessore della giunta Latini quando militava nella Lega. Pagando sulla propria pelle le beghe tra correnti che hanno portato alla sconfitta del centrodestra 15 mesi fa. Ha esperienza di campagne elettorali e conosce l’elettorato ternano. Può portare relazioni di rilievo con la Lega, il partito della presidente Tesei, e ricopre un incarico politico istituzionale nel laboratorio politico ternano di Stefano Bandecchi.

Presidente Francescangeli, dopo mesi di tensione tra maggioranza e opposizione nel consiglio comunale, ora vi ritrovate alleati con una parte della minoranza. Che ruolo sarà il suo in campagna elettorale?

Sarà un impegno particolarmente gravoso. Ma a me le sfide piacciono – attacca la battagliera esponente di Alternativa Popolare -. Dovrò coordinare i rapporti tra i vari candidati, coordinare la campagna elettorale per tutta l’Umbria e anche i rapporti con gli alleati. Le campagne elettorali mi galvanizzano. Sono il momento per incontrare le persone, spiegare quello che si vuole fare. Condividere progetti e programmi. È forse il momento più bello e coinvolgente del’attività politica. Ci metterò il massimo dell’impegno, come ho sempre fatto. Spero di essere all’altezza del compito che mi è stato affidato“.

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La domanda però era un po’ più cattiva. Come vi relazionerete con chi avete sconfitto 15 mesi fa? E che sembra non aver ancora digerito quel passaggio?

Guardi, capisco la pruderie giornalistica. Ma non sta a me parlare delle strategie e delle situazioni degli altri partiti. Dico solo che Alternativa Popolare è rinata, con la gestione di Stefano Bandecchi, con un profilo chiaro. Quello di un parito fondatore del PPE, che si rifa ai valori degasperiani. La polarizzazione del quadro politico ha portato alla composizione di grandi schieramenti intorno a valori condivisi. I nostri erano naturalmente più vicini a quelli del centrodestra. Però una cosa me la lasci dire…“.

Prego…

C’è difficoltà, soprattutto a Terni, ad accettare questa alleanza. Io capisco che ci possano essere scorie e residui dell’ultima campagna elettorale che si devono sedimentare. Però, le segreterie nazionali hanno fatto le loro valutazioni e le loro scelte. Leggo che qui in Umbria qualcuno lamenta che non vengano ascoltati i territori. Mi verrebbe da dire che quando lo hanno fatto, il centrodestra ha rimediato sconfitte. A Terni prima e a Perugia poi. Per questo dico che è meglio lavorare tutti insieme per far vincere questa coalizione. E a Roma hanno considerato questo fattore. Uniti si vince. Aperti e inclusivi si vince. Se si guarda al proprio orticello, il risveglio sarà amaro“.

Abbiamo introdotto il “caso Terni”. Quindici mesi di amministrazione Bandecchi a tutto gas, anche con momenti da Blob televisivo. Che esperienza portate in questa campagna elettorale?

Quindici mesi di fatti, non di chiacchiere. I cittadini, gli elettori possono vedere i risultati, verificare che li stiamo ascoltando come mai è successo prima d’ora. Il sindaco e segretario nazionale del partito, Stefano Bandecchi, ha detto dal primo giorno del suo impegno amministrativo che Terni sarebbe stato un laboratorio politico per impostare un nuovo modo di fare politica. Dopo 15 mesi ha portato Alternativa Popolare nella coalizione di governo e Terni è diventata centrale nello scacchiere politico nazionale. Bandecchi ha compiuto un vero capolavoro politico, ridando speranza al centrodestra. Non si può liquidare questo risultato con una battuta o un meme sul web“.

Lista da chiudere, proprità della campagna elettorale e obiettivi di Alternativa Popolare

Presidente Francescangeli, abbiamo detto dei risultati ottenuti da Bandecchi, ma ora quali sono gli obiettivi elettorali di AP per la Regione?

“Primo obiettivo, contribuire alla vittoria del centrodestra. Secondo obiettivo, farlo con un buon risultato elettorale che consolidi AP nella nostra regione. Terzo obiettivo, portare in altre città e in altri territori il nostro messaggio e il nostro modello della politica del fare. Sono cose che nelle ultime amministrative abbiamo cominciato a fare: guardi Foligno. L’ottimo risultato del nostro candidato Presilla e poi la sua dichiarazione di voto hanno fatto vincere il centrodestra. Dove AP non c’era il centrodestra ha perso”.

Avrà sentito anche lei il mantra politico che le elezioni regionali del 2024 saranno decise dai risultati ternani. Che ne pensa?

Che è un motivo in più per impegnarci. Qui siamo radicati. Qui abbiamo la nostra base. Gli elettori ternani possono stare certi di una cosa: non succederà come in passato quando i ternani eletti a Perugia si sono dimenticati della propria provenienza. Noi andremo in Regione per governare e per portare le istanze del territorio. Siamo governo a Terni, possiamo esserlo in Regione. È una grande opportunità per portare a casa obiettivi storici“.

Quali?

Il riequilibrio dei territori, del peso politico e delle risorse. E poi il nuovo ospedale. È un obiettivo da conseguire senza se e senza ma. Ancora, il futuro dell’AST e delle industrie ternane. Un modello di sviluppo che valorizzi anche le potenzialità turistiche e rilanci il terziario e il commercio nell’Umbria del Sud. Un sistema di infrastrutture che colleghi l’Umbria e Terni alle vie di comunicazione che portano la crescita“.

Ultima domanda. Bandecchi diceva di avere sei liste pronte se avesse corso da solo. Ne farete una sola per Tesei. Presidente Francescangeli, come sarà la lista di AP per la Regione?

Una lista rappresentativa dell’intera Umbria. Con persone che vogliono mettersi in gioco per portare la propria esperienza di successo nella cosa pubblica. Ci saranno molte donne. Puntiamo a superare la logica delle quote rosa, forse la rappresentanza femminile sarà maggioritaria. Sarà una lista che incarnerà la buona politica. La selezione sarà difficile e delicata, ma confidiamo che tutti quelli che sono vicini ad AP, anche se non candidati, ci aiuteranno a vincere“.