A Natale, a Fossato di Vico, la solidarietà si impacchetta in una scatola, si chiude con un nastro e si consegna a chi ha più bisogno. L’iniziativa “Scatole di Natale per i più bisognosi”, promossa dal Circolo ACLI Ora et Labora aps, ha registrato quest’anno un risultato straordinario, capace di superare di gran lunga le precedenti edizioni.
Un gesto semplice, concreto, nato per sostenere concittadini in difficoltà socio-economica e che, grazie alla generosità della comunità, si è allargato anche alle famiglie ospitate nel centro di accoglienza di Fossato di Vico, attivo da alcuni mesi nei locali dell’ex Hotel ristorante “La Madia”.
La partecipazione è stata ampia e sentita: tanti cittadini fossatani, insieme a persone provenienti dai comuni limitrofi, hanno risposto all’appello preparando pacchi regalo contenenti alimenti, prodotti per l’igiene, piccoli giochi, indumenti caldi e oggetti utili per la vita quotidiana.
Il bilancio, spiegano gli organizzatori, è più che positivo: “La generosità dimostrata da tanti cittadini fossatani e dei comuni limitrofi ha superato ogni più rosea aspettativa”, sottolineano dal Circolo ACLI Ora et Labora, evidenziando come il numero di scatole raccolte sia di gran lunga superiore rispetto alle scorse edizioni.
Questo risultato permetterà di portare un piccolo regalo sotto l’albero a numerose famiglie che vivono situazioni di reale difficoltà, facendo arrivare un segno di vicinanza lì dove spesso prevalgono preoccupazione e fragilità.
Vista l’abbondanza dei pacchi ricevuti, il Circolo ACLI ha deciso di allargare ulteriormente il raggio della solidarietà.
“Visto il numero cospicuo di pacchi arrivati – spiegano gli organizzatori – abbiamo pensato di fare qualche piccolo dono anche alle famiglie ospitate nel centro di accoglienza di Fossato di Vico, aperto nei mesi scorsi nei locali dell’ex Hotel ristorante ‘La Madia’”.
Si tratta di famiglie rifugiate, molte delle quali con bambini piccoli, che hanno lasciato Paesi segnati da guerre, persecuzioni e instabilità. Per loro, queste scatole non sono solo un aiuto materiale, ma soprattutto un segno di accoglienza e di riconoscimento.
“Un piccolo gesto di vicinanza verso queste famiglie di rifugiati, molte delle quali con figli piccoli al seguito” – sottolineano ancora – “Aiutare gli altri, a partire da chi vive nella nostra comunità, è certamente soltanto una piccola goccia nel mare della povertà e dell’indigenza, ma al di là del valore del dono, ci aiuta soprattutto a capire quanto, in un mondo attraversato da conflitti e ingiustizie, ci sia ancora tanta umanità e questo fa davvero ben sperare”.

L’iniziativa delle Scatole di Natale è un esempio concreto di come, anche in un piccolo centro, sia possibile attivare percorsi di solidarietà dal basso, fondati sulla partecipazione attiva dei cittadini e sulla capacità di fare rete.
La proposta del Circolo ACLI Ora et Labora non si limita a distribuire aiuti, ma mira a rafforzare i legami sociali: chi dona non compie solo un atto materiale, ma entra simbolicamente in relazione con chi riceve.
In questo senso, le scatole diventano segni visibili di una comunità che non si volta dall’altra parte, che riconosce le difficoltà e non le lascia cadere nel silenzio. Un modo per restituire dignità a chi vive un momento di fatica e, allo stesso tempo, per educare tutti – adulti e bambini – al valore del dono, alla condivisione e alla responsabilità verso gli altri.
Gli organizzatori non nascondono il proprio orgoglio, ma soprattutto la propria gratitudine.
“Grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa”, è il messaggio che il Circolo ACLI Ora et Labora rivolge ai tanti che, in forma anonima o attraverso gruppi organizzati, hanno riempito le scatole con generosità.
La consapevolezza è chiara: un’iniziativa di questo tipo non risolve il problema della povertà, ma rappresenta un segno importante.
“È soltanto una piccola goccia nel mare della povertà e dell’indigenza” – ricordano – “ma ci aiuta a capire che, nonostante tutto, la capacità di essere umani, di sentire la sofferenza dell’altro come un richiamo, non è scomparsa. E questo fa sperare”.
A Fossato di Vico, il Natale non è solo luci, addobbi e celebrazioni. È anche – e soprattutto – attenzione agli ultimi, ai più fragili, ai più soli.
Le “Scatole di Natale per i più bisognosi” raccontano con semplicità che le feste possono essere un’occasione non solo per ricevere, ma per dare, per farsi carico delle storie degli altri, per costruire un tessuto sociale più solido e accogliente.
In una fase storica segnata da crisi economiche, conflitti e nuove povertà, il gesto di una scatola preparata con cura e consegnata con discrezione diventa un segno di resistenza alla rassegnazione, una piccola luce accesa nel quotidiano.
E forse è proprio qui che il messaggio più autentico del Natale trova forma: in un pacco donato con il cuore, in un sorriso restituito, in un “grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa” che diventa riconoscenza reciproca, tra chi dona e chi riceve.
(Foto: Cronaca Eugubina)