A partire da dicembre 2024 in Umbria ci sarà un potenziamento significativo delle forze dell’ordine. Il sottosegretario al Ministero dell’Interno e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia per l’Umbria, Emanuele Prisco, ha dichiarato infatti che la Questura di Perugia riceverà 31 nuove unità, mentre ulteriori rinforzi saranno destinati anche alla città di Terni. Questo incremento, a cui farà seguito un altro nel breve tempo con ulteriori assegnazioni in gennaio 2025, rientra nelle iniziative del Governo Meloni per migliorare la sicurezza sul territorio.

Tra poche settimane avremo un significativo potenziamento delle forze dell’ordine in Umbria“, scrive Prisco in una nota. “Questo ulteriore incremento di personale, che proseguirà anche nel mese di gennaio 2025, rappresenta una risposta concreta alle esigenze di sicurezza dei cittadini e un segnale forte contro ogni forma di illegalità“. Secondo il sottosegretario l’impegno del Governo in tema di sicurezza e ordine pubblico è massimo. A riprova della serietà con cui viene affrontata la lotta alla criminalità in Italia.

Criminalità in calo a Perugia: un bilancio positivo degli ultimi dieci anni

I dati ufficiali del Ministero dell’Interno confermano un miglioramento della situazione della sicurezza nel capoluogo umbro. Negli ultimi dieci anni, infatti, il numero dei reati denunciati a Perugia è diminuito del 37%. Un dato significativo che il coordinatore regionale di FdI Prisco sottolinea come frutto delle politiche di prevenzione e controllo attuate nel corso degli anni. “In particolare nel Capoluogo regionale negli ultimi 10 anni il numero dei reati è diminuito del 37%, come certificano i dati ufficiali del Viminale“, afferma. “Il Governo ribadisce con i fatti il proprio impegno a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico“.

La gratitudine del sottosegretario va ovviamente alle forze dell’ordine che, con il loro lavoro quotidiano, garantiscono non solo sicurezza ai cittadini, ma supportano anche le istituzioni nella gestione delle politiche di prevenzione. “Alle forze dell’ordine va tutto il nostro rispetto, sostegno e ringraziamento“, si legge nella nota, “per il loro prezioso lavoro nelle politiche della sicurezza e della prevenzione“.

Umbria, per Prisco necessario approccio integrato tra forze dell’ordine e comunità

Emanuele Prisco per quanto riguarda la sicurezza ribadisce l’importanza di un approccio integrato e di una sinergia tra forze dell’ordine e territorio, necessaria per evitare che si creino “zone franche” dove il controllo della legalità viene meno. “L’impegno del Governo Meloni e del Ministero dell’Interno resta massimo, come in tutta Italia – aggiunge – ma resta fondamentale la sinergia con il territorio che deve contribuire a non lasciare zone franche“. La nota del sottosegretario prosegue poi con parole di solidarietà nei confronti degli agenti di polizia di Bologna, in riferimento agli ultimi episodi di scontri dove gli agenti sono intervenuti con coraggio per ripristinare l’ordine pubblico.

Il sottosegretario è chiaro e vuole sottolineare ancora una volta l’importanza di “non mollare un metro” nella lotta contro il degrado e la criminalità. A questo proposito ricorda quanto sia fondamentale una gestione capillare e strategica del territorio che in Umbria (e nel resto d’Italia) unisca forze dell’ordine e comunità. Per Prisco questo deve includere tecniche e approcci integrati, come l’uso della videosorveglianza, l’illuminazione adeguata e il rafforzamento del tessuto sociale. “Per questo è strategica la cura del territorio, il presidio attivo dello stesso, così come il recupero di spazi al degrado in favore dei cittadini“.

L’impegno delle forze dell’ordine quindi deve andare di pari passo con una maggiore sensibilizzazione civica e culturale della popolazione. Affinché tutti percepiscano la sicurezza come un valore da preservare collettivamente. Questo obiettivo, spiega, si raggiunge solo attraverso una collaborazione continua tra Stato e cittadini, per consolidare una cultura del bene comune. “I risultati in molte città si sono visti“, dichiara”, “e questo prezioso lavoro non va mai fermato. La sicurezza è frutto di politiche integrate ma soprattutto di un approccio civico e culturale al bene comune“.