Funziona la collaborazione tra maggioranza di Alternativa Popolare, il sindaco Bandecchi e l’opposizione, ma è necessario un rinvio in commissione per approvare il project financing del forno crematorio di Terni.
L’ultimo miglio del progetto di potenziamento dei servizi funerari è arrivato. Manca solo il via libera definitivo. E dopo un lungo tira e molla in consiglio comunale, si è deciso di rivedere tutto in una riunioen congiunta della Prima e della Terza commissione consiliare. Una decisione assunta in maniera bipartisan per evitare rischi di contenzioso e opposizioni successive, che potrebbero finire col rallentare la realizzazione di un’opera di cui si parla da 15 anni.

A dire il vero, il sindaco Bandecchi avrebbe voluto tirare dritto, dopo un maxi-emendamento di Alternativa Popolare arrivato all’ultimo tuffo in assemblea. Ma poi, dopo numerosi interventi dell’opposizione (Orsini, Ferranti, Gubbiotti, Cecconi, Masselli), e dopo essersi consultato col capogruppo Verdecchia e la segreteria generale del Comune Iole Tommasini, ha deciso di mettere ai voti il rinvio alle commissioni congiunte.

C’è una richiesta bipartisan – ha detto il sindaco-. E l’intento è quello di mettere in sicurezza l’iter e l’atto di approvazione. Torneremo in commissione, cercheremo di convocarla per mercoledì e di fare presto. Sfogatevi in commissione, spaccate il capello in quattro. Perché lunedì si vota. E finalmente la città avrà un impianto che chiede da anni e che è richiesto con forza dai cittadini“.

Project financing del forno crematorio con Altair Funeral, modifiche all’atto e tariffe agevolate per i cittadini di Terni

L’atto modificato, rispetto a quello arrivato in consiglio qualche mese addietro, è stato presentato in aula dall’assessore ai servizi cimiteriali Marco Iapadre.
La commissione tecnica ha richiesto al soggetto privato promotore alcune modifiche al proprio progetto – ha spiegato -. Questa modifiche hanno riguardato un taglio delle tariffe per i residenti nel Comune di Terni. L’obiettivo è stato raggiunto e ora i corrispettivi previsti dal progetto sono le più basse del Centro Italia. Questo avrà l’effetto di rendere l’impianto attrattivo anche per le province limitrofe. Nel nuovo project financing adesso c’è l’investimento maggiore per la creazione di una camera settoria con celle frigorifere. Questa novità farà risparmiare all’ente circa 70mila euro all’anno. Cifra che il Comune spende per portare le salme a Perugia, per per le celle e per i trasporti. È stata inoltre verificata la possibilità di realizzare una linea di cremazione per gli animali d’affezione. Questo è l’unico punto che il il proponente non ha ritenuto di poter soddisfare, per la carente possibilità di ripagare l’investimento. Le maggiori spese per soddisfare le richieste del Comune hanno comportato una riduzione delle royalty previste per l’ente“.

Il Comune di Terni conta però di recuperare almeno parzialmente la riduzione dei canoni con il bando per la realizzazione dell’opera. La speranza è che in fase di gara, alla quale potrebbero partecipare anche altri privati oltre ai proponenti della Altair Funeral di Brescia, arrivino offerte migliorative. Sia dal punto di vista economico, compensando quindi il taglio delle royalties, sia sal punto di vista delle funzioni. Con l’introduzione della linea per la cremazione degli animali da affezione.

La modifica dell’iter amministrativo discussa in commissione congiunta ha portato poi all’empasse odierna in consiglio.

Il tira e molla formale sulle modalità di approvazione della modifica dell’atto e la decisione di rinviare

Era stato il consigliere della lista Masselli Sindaco, Valdimiro Orsini, a suggerire un iter a prova di ricorso. Approvazione in giunta, passaggio in consiglio e via libera alla gara. È stato lo stesso sindaco Bandecchi a riconoscere ad Orsini un ruolo costruttivo e orientato al miglioramento del progetto. E proprio questo clima di collaborazione con l’opposizione ha mitigato la voglia di fare presto del sindaco.

La delibera di giunta è, infatti, arrivata in mattinata prima del consiglio. Poi all’atto dell’esecutivo ha fatto seguito un corposo emendamento di Alternativa Popolare. Che i consiglieri hanno potuto visionare e leggere solo pochi minuti prima del voto. Da qui la prima richiesta di rinvio in commissione, poi bocciata dal consiglio. A questo voto è poi seguita la votazione sull’emendamento, passato con i voti di Alternativa Popolare e molte astensioni della minoranza.
Ma dai banchi dell’opposizione, successivamente, è stata reiterata la richiesta di un rinvio in commissione. Lo stesso Orsini, Ferranti di Forza Italia, Cecconi di Fratelli d’Italia, ma soprattutto Gubbiotti del PD (che da avvocato ci ha messo dentro qualche contenuto di riflessione legale per mettere l’atto al sicuro dal rischio di ricorsi), hanno convinto Bandecchi e la maggioranza alla linea morbida. Se ne riparla in commissione, dunque. E poi si andrà al voto.

Un voto finale sul quale il sindaco ha chiesto la collaborazione dell’opposizione. “L’emendamento di Alternativa Popolare inserisce solo una novità – ha sostenuto -. Vale a dire che il progetto finale, una volta dato il via libera al project financing, lo dovremo riapprovare in giunta. Ma sull’atto c’è una larga identità di vedute del consiglio e una richiesta diffusa dei ternani. Avremo le tariffe più basse del centro Italia, avremo un servizio completo di camera settoria e celle frigorifere. Invito tutto il consiglio a riflettere. Avete chiesto tutti questo impianto. Avete tutti portato le istanze della città. Ora valutate se sia opportuno lasciare da sola Alternativa Popolare a votare questo atto oppure se non sia meglio approvarlo a larga maggioranza. Dando un segnale a Terni e ai ternani“.