Via libera in Prima commissione consiliare di Palazzo Spada a Terni per il partnerariato pubblico-privato per la realizzazione del nuovo forno crematorio del cimitero e per l’acquisto dell’attesa macchina tappabuche per le strade della città.

Le due operazioni sono state presentate ai commissari del consiglio comunale, con la presidenza di Andrea Sterlini (Alternativa Popolare), dall’assessore Marco Iapadre, coadiuvato dal RUP Federico Nannurelli. Per arrivare in consiglio, col progetto del nuovo forno crematorio, ci sono voluti circa sei mesi. Necessari per istruire la complessa pratica che prevede l’investimento in capo ai privati. La macchina tappabuchi, invece, è stata individuata dai tecnici comunali che l’hanno proposta alla giunta. E ai primi di giugno il vicesindaco Riccardo Corridore ha lanciato l’annuncio sui social. Postando le foto che campeggiano nel suo ufficio di quello che tecnicamente è “un autocarro usato allestito con macchina miscelatrice a controllo automatico di inerte e emulsione bituminoso per la riparazione di buche e dissesti stradali”.

Forno crematorio, operazione da 4 miloni e mezzo di euro. La macchina tappabuche costerà 179 mila euro

A proporre il partnerariato pubblico privato per la realizzazione di tempio, impianto e forno crematorio è a Altair Funeral, società leader del settore, in raggruppamento di impresa con la Edilver srl, società controllata dal gruppo Altair. L’operazione cuba complessivamente circa 4 milioni e mezzo di euro.
In commissione – conferma il presidente Andrea Sterliniabbiamo dato il via libera all’interesse pubblico, che consentirà di realizzare questo impianto molto atteso dai cittadini“.

Più contenuto il costo di acquisto della macchina tappabuche. Si tratta di 179 mila euro circa, recuperati dal Comune con un metodo che sta diventando una costante. Si spulciano i bilanci degli anni passati e si vanno a reperire i residui di vecchi mutui che giacciono inutilizzati in cassa.
Stavolta l’accertamento – conferma Sterlini – ha interessato economie di spesa su vari mutui erogati da Cassa Depositi e Prestiti. In un caso si tratta di un mutuo risalente addirittura al 1989“.

I due atti andranno in consiglio con i voti favorevoli dei 4 commissari di Alternativa Popolare e l’astensione di quelli di opposizione. Che prima dei lavori hanno cercato di far saltare la seduta facendo mancare il numero legale. Vedremo se in consiglio arriveranno emendamenti o discussioni più accese.

Il partnerariato pubblico-privato per il forno crematorio prevede la concessione per 25 anni e un canone garantito per il Comune

Questo rilevante progetto – aveva detto Corridore, ricevendo la proposta di investimento del gruppo bolognese Altair – è una priorità per il programma amministrativo di Alternativa Popolare, che comporterà importanti vantaggi per l’amministrazione e per i cittadini“.  
La costruzione dell’impianto crematorio sarà a costo zero per Palazzo Spada, perché i lavori saranno finanziati dai privati con investimento di circa 4,4 milioni di euro. Si ripagheranno col fatturato generato in 25 anni di concessione, al termine dei quali l’impianto tornerà al comune. Il business plan dell’opera prevede che l’11% dei ricavi siano versati all’ente, con una franchigia di almeno 70 mila euro annui. Sconto sulle tariffe per i residenti del 30%.
In commissione i consiglieri Orsini (Masselli Sindaco) e Ferranti (FI) hanno avanzato alcune richieste di chiarimento. Nel mirino la richiesta di un impianto crematorio per animali, le indennità di progettazione garantite ai tecnici comunali e l’implementazione di impianti di refrigerazione per la camera mortuaria.

Una volta che il consiglio avrà dato l’ok, si bandirà la gara con il regime dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Altair Funeral, come proponente, è in pole position.

Macchina tappabuche: formazione su strada per i sei addetti che lavoreranno a turnazione

La macchina tappabuche è in arrivo. Trovati i soldi per l’acquisto, il Comune ha individuato la ditta fornitrice e comprerà l’autocarro distributore di asfalto a caldo come dotazione per la nuova squadra di pronto intervento interna. Prevista l’assunzione di 6 unità, che opereranno per turnazioni. Tra autista e operai specializzati, infatti, per far andare l’automezzo e operare su buche e dissesti, ci vogliono 4 persone alla volta. Si farà la formazione “on the job”: la ditta fornitrice manderà una squadra i città col macchinario e, mentre preparerà gli operai comunali, agirà sul territorio. Riempiendo buche con asfalto a caldo, maggiormente resistente a intemperie e usura da passaggio.

Anche in questo caso il via libera è arrivato col voto dei commissari di AP e l’astensione delle opposizioni. Appuntamento in consiglio per l’esame della delibera.