Il forno crematorio a Terni è un obiettivo da realizzare per maggioranza e opposizione. Però ci sarà bisogno di approfondimenti e, probabilmente, di un aggiustamento all’operazione di partnerariato pubblico-privato che dovrebbe portare alla sua costruzione. C’è voluta una rapida riunione di Alternativa Popolare, chiesta dal sindaco Bandecchi e che ha coinvolto l’intero gruppo consiliare, per decidere il rinvio. A far riflettere il primo cittadino e a consigliare il rinvio, una serie di nodi portati al pettine in consiglio comunale da Valdimiro Orsini della lista Masselli Sindaco.
Orsini, tra i consiglieri più esperti dell’assemblea, pur manifestando la propria intenzione di sostenere il progetto, sciorina una serie di questioni che aveva già evidenziato in commissione. Dove però l’atto era stato approvato senza rinvii dai commissari di maggioranza.
Forno crematorio proposto dai privati: quattro osservazioni pesanti dal consigliere Orsini
“Sarebbe meglio rifletterci sopra – dice Valdimiro Orsini -, proprio perché di tratta di un’esigenza molto sentita dai cittadini. E l’impianto è una cosa utile e da fare. Però ci sono alcune questioni che meritano approfondimenti“.
L’elenco di Orsini è formato da quattro questioni principali. La prima, l’assenza di una camera settoria e delle celle frigorifere.
“La sala settoria è quella dove si devono effettuare le autopsie delle salme a disposizione dell’autorità giudiziaria – afferma -. A mio avviso andrebbe inserita nel progetto, perché c’è un extracosto per il Comune costretto a portare le salme a Perugia. Analogamente ho dubbi sulle tariffe, che nel piano dei privati non sono concorrenziali e competitive con Perugia e Viterbo, dove ci sono sconti per i cittadini e agevolazioni per le famiglie a basso reddito”.
Giuridicamente piùà rilevante la terza questione posta. Quella del diritto di superficie.
“L’area viene ceduta in diritto di superficie gratuito per 25 anni. Perché non è stata prevista una valorizzazione dell’uso dei terreni a favore del Comune? E infine, ho dubbi sull’incentivazione garantita ai tecnici comunali che seguono questa operazione. L’incentivo del 2% previsto per dirigenti e funzionari è calcolato sull’intero ammontare dell’operazione. Come se tutto fosse stato fatto all’interno dell’ente. mentre sappiamo che la proposta progettuale viene dai privati“.
La decisione del sindaco Bandecchi: il progetto del forno crematorio rinviato alle commissioni
Rapida sospensione. Si torna in aula. E il capogruppo di AP Verdecchia prende la parola. “Vogliamo mantenere un clima positivo e valutare aspetti da integrare. Nonostante riteniamo che il lavoro fatto dalla giunta comunale e dalla commissione sia ottimo“.
La proposta è allora quella di una riunione congiunta della Prima (servizi cimiteriali) e della Terza (patrimonio) commissione consiliare per valutare tutti gli aspetti sollevati da Orsini.
La proposta piace anche all’opposizione. Prende la parola Orlando Masselli (FdI) che la saluta con favore. E rimarca l’opportunità di far esprimere le due commissioni in seduta congiunta anche per evitare problemi con la Corte dei conti.
“Va valutato l’impatto patrimoniale del diritto di superficie gratuito su un’attività che genera business – dice Masselli -. Anche per evitare implicazioni con la magistratura contabile“.
Nessuno si esprime contro il rinvio nell’assemblea. E con 30 voti favorevoli (tutti i presenti) l’atto torna in commissione.
Il partnerariato pubblico-privato prevede un progetto del proponente e poi la gara ad evidenza pubblica
Il forno crematorio è stato proposto da Altair Funeral Srl, società leader nei servizi cimiteriali. La formula del partnerariato pubblico-privato prevede una proposta da parte dell’operatore economico privato. Il Comune di Terni, in questi mesi, ha lavorato a proporre una serie di aspetti migliorativi ad Altair ed Edilver (società dello stesso Gruppo). La proposta di delibera, arrivata in consiglio comunale, prevedeva l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione e gestione economico-funzionale dell’impianto di cremazione. Il Comune di Terni avrebbe dovuto dichiarare le esigenze pubbliche idonee ad esser soddisfatte attraverso forme di partnerariato pubblico-privato. Valutare la fattibilità dell’operazione e dichiarare il pubblico interesse.
Il piano economico-finanziario è stato asseverato e una commissione interna del Comune ha chiesto una serie di adeguamenti, integrazioni e modifiche. Tra queste anche la richiesta della realizzazione della camera settoria e delle celle frigorifere (con recupero e rifunzionalizzazione di edifici comunali). E poi una camera crematoria per animali. Il proponente ha però proposto di inserire la camera autoptica in sede di procedura ad evidenza pubblica, per non alterare l’equilibrio economico-finanziario.
Il progetto prevede un investimento di circa 4 milioni, con una gestione in concessione di 25 anni. Al Comune verrebbe garantito un canone annuo dell’11% del fatturato, con un minimo 70 mila euro. Per l’ente non ci sarebbero esborsi di denaro previsti.