Quarantacinque domande depositate, quarantatré progetti selezionati per l'istruttoria e una dotazione finanziaria da cinque milioni di euro che promette di rivoluzionare il panorama forestale umbro. Il consigliere regionale Francesco Filipponi (PD) non nasconde la soddisfazione per i numeri che emergono dal bando destinato agli investimenti non produttivi forestali, un tassello fondamentale del Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027.
"Sono fondi legati al complemento di sviluppo rurale per l'Umbria 2023-2027 e ora è stato approvato l'elenco per avviare l'istruttoria di ammissibilità delle prime 43 domande", spiega il rappresentante del Partito Democratico, che non manca di riconoscere il lavoro della macchina amministrativa regionale. "Ringrazio la Giunta regionale, gli uffici per il grande lavoro svolto su questo fronte. Una possibilità di sostegno notevole da parte della Regione per il settore".
I numeri della graduatoria provvisoria, pubblicata il 27 giugno nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, raccontano una geografia del verde che abbraccia l'intero territorio regionale. In testa alla classifica si posiziona la Comunanza Agraria di Triponzo con un punteggio di 40 punti e un contributo richiesto di 89.456 euro su una spesa rendicontabile di 111.820 euro, seguita dalla Comunanza Agraria di Saccovescio con 20.154 euro di finanziamento.
Il podio delle prime tre posizioni vede al terzo posto l'Amministrazione Separata Beni Usi Civici con 49.504 euro di contributo, mentre il progetto economicamente più consistente appartiene all'ASBUC Mucciafora che, quarto in graduatoria, ottiene 187.193 euro su una spesa complessiva di quasi 234mila euro.
L'analisi delle richieste pervenute rivela un tessuto composito che intreccia amministrazioni pubbliche, comunanze agrarie storiche e realtà private. L'Agenzia Forestale Regionale domina la scena con ben nove progetti approvati, che spaziano dai 120.751 euro ai 296mila euro, per un totale complessivo di oltre 2,3 milioni di euro. Il progetto più ambizioso dell'ente pubblico prevede 296mila euro di contributo a fronte di una spesa identica, segno di un finanziamento al 100%.
Tra i comuni spicca Calvi dell'Umbria con il singolo contributo più elevato dell'intera graduatoria: 596.951 euro che corrispondono all'intero costo del progetto. Seguono Spello con 345.846 euro e Sant'Anatolia di Narco con 213.260 euro. Il Comune di Norcia, colpito dal sisma del 2016, ottiene 80.628 euro per interventi nel proprio territorio boschivo.
Le comunanze agrarie rappresentano il cuore pulsante del sistema, con diciotto realtà finanziate. Oltre alle prime due classificate, spiccano Roccaporena con 11.389 euro e Cese di Spoleto con 11.365 euro. Il settore privato partecipa con sei progetti: il Consorzio dei Possidenti guida la classifica con 302.430 euro, mentre la Tenuta Sosselva di Prodo di Giuseppe Santoni ottiene 142.750 euro.
Il bando, identificato come intervento SRD11, affonda le radici nel Regolamento UE 2115/2021 che ridisegna la Politica Agricola Comune per il settennato 2023-2030. La Decisione di esecuzione della Commissione C(2023)6990 del 23 ottobre 2023 ha dato il via libera definitivo al piano strategico italiano, aprendo la strada ai finanziamenti regionali.
La Regione Umbria, con la Delibera di Giunta 1244 del 30 novembre 2023, ha definito il proprio Complemento di Sviluppo Rurale, escludendo dalla geografia degli interventi solo i centri urbani di Perugia e Terni. Una scelta che privilegia le aree rurali e montane, dove le foreste rappresentano non solo un patrimonio ambientale ma anche un'opportunità economica.
I criteri di selezione hanno premiato progetti con punteggi compresi tra 40 e 16 punti. Il gruppo di testa, con il massimo punteggio di 40, include sei soggetti tra cui tre comunanze agrarie (Triponzo, Saccovescio e Poggioprimocaso), due amministrazioni separate di beni civici e il Comune di Norcia. La soglia minima per accedere ai finanziamenti si attesta a 18 punti, conquistati dall'Agenzia Forestale Regionale con l'ultimo progetto ammesso.
L'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) gestisce la piattaforma SIAN che ha raccolto le domande entro il termine del 30 maggio 2025. Il dirigente regionale Francesco Grohmann ha firmato la determinazione che avvia l'istruttoria per le prime 43 posizioni della graduatoria, mentre le restante due domande restano in attesa di eventuali risorse aggiuntive.
"È una possibilità di sostegno notevole da parte della Regione per il settore", conclude Filipponi, sintetizzando l'importanza di un intervento che promette di coniugare tutela ambientale e sviluppo economico delle aree interne umbre. Una scommessa che nei prossimi mesi dovrà trasformarsi in progetti concreti sui territori montani della regione.