Hanno portato in una sala gremita quasi 300 dipendenti (comparto operai forestali) di Afor Umbria, l’agenzia che si occupa della gestione dei beni agroforestali appartenenti al patrimonio della Regione.
Fai Cisl Umbria, Flai Cgil Umbria e Uila Uil Umbria hanno organizzato a Perugia l’assemblea sindacale dei lavoratori e delle lavoratrici dell’ente.
A scatenare lo stato di agitazione, una nuova procedura di digitalizzazione e delle relative timbrature digitali del cartellino. Che rischia di “rubare” tempo ai lavoratori quando iniziano la propria giornata di prestazione professionale. Una sorta di franchigia, che – secondo i sindacati – sarebbe stata introdotta unilateralmente dalla direzione dell’agenzia, andando a scapito di quanto previsto dal contratto di lavoro.
“Io timbro e tu mi paghi“, ha affermato il segretario Uila, Mirko Ghiandoni, sintetizzando efficacemente il messaggio chiaro e diretto inviato dai lavoratori forestali alla Regione.
La carica dei 300 forestali dell’Afor: “Vogliamo un incontro con la Regione”
Insomma, la preoccupazione dei forestali Afor sui cambiamenti nel sistema di registrazione delle presenze giornaliere, non è tanto per il cambiamento in sé. Quanto per il metodo con cui Afor intende applicarlo, che – secondo le organizzazioni dei lavoratori – dovrebbe essere gestito dal Contratto Integrativo Regionale di Lavoro (CIRL).
Grande partecipazione dei lavoratori di tutti i comparti della Regione, all’assemblea sindacale. Ad evidenziare un forte stato di disagio dovuto a quelle che vengono definite le “scelte unilaterali della dirigenza Afor, in merito alla procedura di digitalizzazione e relative timbrature digitali. Gli operai forestali, come qualsiasi lavoratore, non sono disponibili a regalare il proprio tempo – dice il comunicato unitario di Cgil, Cisl e Uil del settore -. Ma chiedono il rispetto della loro dignità e professionalità. Per questo la timbratura e il relativo orario di lavoro devono partire dai centri di raccolta, senza franchigie. La questione deve essere definita nel nuovo contratto regionale e gli orari discussi al relativo tavolo“.
Le organizzazioni sindacali hanno, pertanto, già inoltrato una richiesta di incontro all’assessore regionale Roberto Morroni, con delega in materia, invitandolo a convocare un tavolo urgente. “Ci aspettiamo che a Palazzo Donini si apra una vertenza che dia risposte ai tanti lavoratori e lavoratrici forestali – hanno affermato i segretari di Fai Cisl Umbria, Flai Cgil Umbria e Uila Uil Umbria – esortando l’amministrazione Afor a sospendere nelle more il procedimento”.
In mancanza di risposte adeguate, entro dieci giorni, l’assemblea sindacale all’unanimità ha dato mandato alle organizzazioni sindacali di mettere in campo tutte le iniziative di mobilitazione a tutela dei lavoratori.
Che cos’è Afor Umbria, l’agenzia regionale che si occupa delle foreste dei 5 comparti regionali
L’Agenzia Forestale Regionale (Afor Umbria) è un Ente pubblico non economico, istituito e controllato dalla Regione Umbria. Svolge le funzioni di gestione dei beni agroforestali appartenenti al patrimonio della Regione. Si occupa, inoltre, delle attività di tutela e miglioramento dei boschi esistenti. E ancora, degli interventi di prevenzione e lotta contro gli incendi nonché attività assegnate da altri Enti, tramite deleghe o Accordi di Cooperazione.
L’Agenzia è operativa 2012 ed è ormai integrata nel tessuto economico e nella rete istituzionale umbra.
Nel corso degli anni, sono state apportate modifiche ed integrazioni alla legge istitutiva, incrementando le funzioni svolte dall’Ente. Oggi, infatti, svolge le funzioni in materia agricola, di funghi e tartufi, di bonifica, di boschi e terreni che venivano esercitate dalle comunità montane in liquidazione.