“Sono stati anni impegnativi, entusiasmanti, a volte difficili, ma vissuti sempre con serenità e con l’obiettivo di far crescere e migliorare la nostra Fondazione e, di riflesso, il nostro territorio. Desidero innanzitutto esprimere la mia sincera e personale gratitudine verso la comunità per quanto ho potuto vivere, scoprire e apprendere nel corso del mio incarico”. Con queste parole Cristina Colaiacovo, Presidente uscente di Fondazione Perugia, giunta al termine del suo mandato quadriennale iniziato nel 2020, ha salutato e ringraziato la comunità perugina ieri mattina, mercoledì 13 marzo, in un incontro con la stampa e le istituzioni Sala delle Colonne di Palazzo Graziani, sede principale dell’ente.
Fondazione Perugia, nuova immagine e visione
Con la conclusione dell’incarico di Cristina Colaiacovo alla presidenza di Fondazione Perugia, il cambio degli organi è già stato avviato e si comincia a discutere su chi sarà il nuovo coordinatore. L’evento organizzato in omaggio della presidente uscente, intanto, è servito a raccontare ciò che di buono è stato fatto negli ultimi quattro anni.
“Per raccontare la mia presidenza” ha esordito la Colaiacovo “abbiamo scelto il titolo Un Percorso verso le Persone, sintesi efficace, a nostro avviso, del cammino intrapreso dalla Fondazione per avvicinarsi maggiormente alla comunità: per conoscerla meglio, ma anche per farsi conoscere meglio. Sono stata eletta in piena era Covid, ma proprio la chiusura ci ha dato una prima opportunità di apertura al territorio, a partire dalla volontà di mantenere livelli alti di assistenza e supporto operativo“.
Sotto la guida di Colaiacovo, infatti, la Fondazione ha attraversato un processo significativo di trasformazione, a cominciare dal rebranding del nome e del logo, che ha simboleggiato il cammino di avvicinamento della Fondazione alla cittadinanza. Fondazione Perugia, ormai ex Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, infatti, si è evoluta da un semplice erogatore di beni e servizi a un ente capace di fornire un sostegno continuo e diretto ai concittadini, dalla formazione all’attuazione dei progetti, riflettendo un impegno costante verso il miglioramento e l’innovazione.
Numeri da record
“Dopo il Covid – ha continuato la presidente uscente – si sono succedute altre crisi, in particolare bellica e inflattiva. In questo contesto imprevisto, Fondazione Perugia ha cercato di farsi trovare preparata per rispondere alle emergenze in modo tempestivo, senza mai smettere di progettare e sperimentare percorsi innovativi”.
La Fondazione Perugia si è distinta, per esempio, nel campo dell’arte e della cultura, attirando oltre 80.000 visitatori nei suoi musei e l’esposizione Nero Perugino Burri, in particolare, ha riscosso un successo di caratura internazionale a tal punto da essere prorogata. Senza dimenticare l’importanza dell’investimento in formazione, progettazione sociale e digitalizzazione, che è stato rafforzato all’insegna della sostenibilità, con l’intento di promuovere la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030.
“Abbiamo iniziato un percorso e auspico che venga proseguito affinché la fondazione continui a essere un catalizzatore di crescita per il territorio attraverso un supporto costante” ha quindi precisato Colaiacovo, ricordando che durante i suoi quattro anni di mandato sono stati assegnati ben 40 milioni, testimonianza tangibile di una collaborazione fruttuosa e bidirezionale con la comunità: “Questa sinergia ha portato benefici reciproci – ha detto – arricchendo l’esperienza di tutti i soggetti coinvolti“.
Le parole di Fabrizio Stazi
Sulle cifre ha fatto chiarezza il direttore generale Fabrizio Stazi, a fianco di Colaiacovo, che ha messo in evidenza l’erogazione di 40 milioni di euro per 900 progetti e 31 bandi dalla Fondazione, insieme all’attivazione di più di 1400 partenariati.
“Oggi abbiamo un portafoglio finanziario diversificato per paesi, per settori, per gestori – ha spiegato Stazi – L’orizzonte temporale è di medio-lungo termine, con un peso importante di azionariato globale secondo gli standard dei migliori investitori istituzionali internazionali”.
“Sono sicura che chi verrà dopo di me saprà tracciare un ulteriore tratto di questo percorso verso le persone, rendendo la Fondazione sempre più rilevante e incisiva per lo sviluppo sostenibile della comunità e per il suo benessere generale” ha concluso il suo saluto Colaiacovo, non senza ringraziare il vicepresidente Nicola Bastioni e tutti gli organi della Fondazione.