L’Aeronautica militare ha consegnato all’azienda ospedaliera di Perugia un hangar campale per la rimessa dell’elicottero Nibbio. La cerimonia di consegna si è tenuta oggi, lunedì 26 agosto, presso l’aeroporto civile di Foligno con il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Giuseppe De Filippis, che ha donato le chiavi dell’hangar alla società Avincis Aviation aggiudicataria del servizio di elisoccorso regionale.
Presenti alla cerimonia di consegna delle chiavi dell’aviorimessa, oltre al direttore generale Giuseppe De Filippis e al luogotenente Marco Querino, i militari dell’Aeronautica addetti alla logistica, il presidente regionale del Soccorso alpino speleologico Umbria Matteo Moriconi, il coordinatore infermieristico dell’elisoccorso Fabio Capulli, i piloti di Avincis e personale sanitario di turno, Alice Taddei, medico anestesista/rianimatore dell’ospedale di Spoleto, e Luca Befani, infermiere del 118 presso l’azienda ospedaliera di Terni.
Un hangar provvisorio
“Un team di personale tecnico proveniente dal 3/o Stormo di Villafranca, reparto del Comando logistico dell’Aeronautica militare specializzato nella logistica di proiezione – comunica una nota dell’azienda ospedaliera di Perugia – ha installato l’hangar campale in soli 12 giorni. Sulla base di uno specifico accordo tecnico siglato tra ospedale e Aeronautica militare, la fruizione a titolo oneroso dell’hangar sarà garantita fino al 31 dicembre 2024, tempo necessario per la costruzione di quello definitivo”.
“La soluzione temporanea dell’aviorimessa provvisoria – spiega nella nota il direttore dell’azienda ospedaliera Giuseppe De Filippis – si è resa necessaria per mettere quanto prima in protezione l’aeromobile in attesa dell’autorizzazione definitiva di Enac del progetto relativo alla costruzione dell’hangar e della piazzola di sosta presentato dalla società Avincis Aviation.
“Per velocizzare i tempi – aggiunge il direttore – abbiamo pensato di chiedere il supporto all’Aeronautica militare e, a seguito di corrispondenze intercorse, è stata disposto l’affidamento della realizzazione di un hangar campale provvisorio. Ringrazio il Comando logistico 3/o Stormo dell’Aeronautica militare che ci ha garantito una celere e immediata risposta”.
I dettagli della struttura
“La struttura campale che abbiamo allestito sull’aeroporto di Foligno – illustra, scendendo nei particolari dell’hangar, il capo team del 3/o Stormo dell’Aeronautica militare – è uno degli assetti tipici di logistica expeditionary, ovvero di proiezione lontano dalle basi operative stanziali, che la Forza armata utilizza principalmente per il ricovero dei velivoli impegnati nelle diverse operazioni aeree svolte in Italia e all’estero, come ad esempio quelle per la difesa dello spazio aereo nazionale e Nato”.
“Così come – prosegue – nelle molteplici attività di supporto diretto alla collettività (trasporti sanitari d’urgenza, missioni di ricerca e soccorso, assistenza alle popolazioni colpite da pubbliche calamità)”.
“Si tratta di capacità cosiddette ‘duali’ – fa sapere, ancora, il capo team – che in caso di accertata e urgente necessità, possono essere messe a disposizione anche per esigenze civili, come accaduto anche in questa circostanza, dove a seguito dell’esigenza rappresentata dall’azienda ospedaliera di Perugia, è stato disposto l’impiego temporaneo di questa particolare struttura campale”.
Il capo team del 3/o Stormo dell’Aeronautica militare, a questo proposito, rende noto che l’hangar installato presso l’aeroporto civile di Foligno è “una struttura campale di circa mille metri quadri realizzata con materiali all’avanguardia che la rende resistente alle intemperie e che garantisce l’isolamento termico in qualsiasi condizione climatica”.
Un hangar per l’elisoccorso Nibbio
L’elisoccorso Nibbio ha solcato i cieli dell’Umbria per più di cento interventi di soccorso dall’inizio delle sue operazioni lo scorso 3 marzo 2024. Questo traguardo segna un significativo passo avanti per il servizio di emergenza di elisoccorso regionale. Il servizio, infatti, dimostra così facendo di essere una risorsa vitale, efficace e tempestiva, per l’intera comunità umbra. La media, pertanto, è di circa 1,2 missioni al giorno. Di queste, oltre la maggior parte si sono concluse con successo.
Tuttavia, non tutte le missioni di Nibbio sono andate a buon fine. Alcuni, sebbene pochi sul totale, interventi sono terminati per causa di forza maggiore: talvolta per le avverse condizioni meteorologiche, talaltra perché i soccorsi via terra sono stati sufficienti, rendendo di fatto superfluo l’intervento aereo.