27 Sep, 2025 - 13:30

Foligno, tenta la truffa del finto carabiniere con un'ultranovantenne ma lei lo smaschera: arrestato in flagrante

Foligno, tenta la truffa del finto carabiniere con un'ultranovantenne ma lei lo smaschera: arrestato in flagrante

Un copione collaudato, quello della truffa del finto carabiniere, ma questa volta non è andata come previsto. A Foligno un uomo di 46 anni, con diversi precedenti, è stato fermato dalla Polizia di Stato mentre si presentava alla porta di una donna ultranovantenne per farsi consegnare i preziosi di famiglia. La vittima, insospettita, aveva infatti chiamato il commissariato e insieme agli agenti ha trasformato l’esca preparata al telefono in un arresto in flagranza.

La truffa del finto carabiniere e i “controlli” sui preziosi della donna

La prima mossa è stata una telefonata: a chiamare l'ultranovantenne di Foligno un sedicente ufficiale dell’Arma dei Carabinieri che millantava accertamenti su una rapina avvenuta qualche ora prima e il presunto coinvolgimento dell’auto della signora. Con tono perentorio l’interlocutore ha chiesto quindi se in casa ci fossero gioielli di cui ha preteso un elenco dettagliato, sostenendo che servisse per “riconoscimenti”. È un copione ricorrente: si alimenta l’ansia, si isola la vittima e si prepara l’arrivo del falso incaricato per il ritiro a domicilio.

La donna, però, non ha perso la calma. Al contrario, con il pretesto di spostarsi in un’altra stanza per controllare con precisione i gioielli in suo possesso, ha chiamato il commissariato di Foligno. Nel frattempo, dal truffatore, all’anziana è stato imposto di non muoversi e di attendere un presunto addetto del tribunale che avrebbe “preso in custodia” i gioielli per le verifiche. Gli agenti in borghese hanno raggiunto rapidamente l’abitazione. Quando il 46enne si è presentato al portone, pronto a finalizzare il raggiro, ha trovato la polizia: è stato bloccato e accompagnato negli uffici per gli atti di rito.

L’esito giudiziario e il provvedimento di allontanamento

Per l’uomo è scattato l’arresto in flagranza per tentata truffa aggravata. La misura è stata convalidata dal Tribunale di Spoleto, che ha riconosciuto la gravità della condotta e la completezza del quadro probatorio raccolto dagli operatori. In parallelo è stato avviato l’iter amministrativo per l’emissione del divieto di ritorno nel comune di Foligno, strumento di prevenzione che mira a impedire ulteriori condotte analoghe sul territorio.

Il precedente sulla E45: 45mila euro in oro recuperati a Città di Castello

Il caso folignate si inserisce in un contesto regionale dove i raggiri agli anziani restano una vera emergenza. Appena una settimana fa, lungo la E45, i Carabinieri della Compagnia di Sansepolcro hanno inseguito e bloccato due giovani truffatrici che si erano appena fatte consegnare, con il trucco del finto carabiniere, gioielli per circa 500 grammi d’oro (valore stimato 45mila euro) e oltre 500 euro in contanti a danno di due pensionate emiliano‑romagnole.

L’auto in fuga è stata intercettata all’altezza di Sansepolcro sud e costretta alla resa dopo un inseguimento ad alta tensione terminato nel comprensorio di Città di Castello, nonostante un tentativo di speronamento contro la pattuglia. Per la maggiorenne è scattato l’arresto in flagranza, mentre la complice, minorenne, è stata affidata ai servizi sociali e denunciatà. Entrambe risponderanno di truffa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. Dall’abitacolo i militari hanno recuperato l’intero bottino, pronto per la restituzione alle legittime proprietarie.

Prevenzione: segnali da riconoscere e numeri da chiamare

L'allerta, specialmente per le persone anziane che vivono sole, deve essere sempre alta. Nessun corpo di polizia chiede mai denaro o preziosi a domicilio né invia incaricati senza atti formali: è un segnale d’allarme. Davanti a telefonate che evocano incidenti, urgenze o presunti sequestri di beni, la raccomandazione è interrompere la comunicazione e contattare subito 112 o 113, oppure rivolgersi direttamente a caserme e commissariati. La doppia lezione che arriva da Foligno e dalla E45 è chiara: la lucidità delle vittime, unita alla tempestività delle forze dell’ordine, può trasformare l’inganno in un arresto e salvare in tempo reale risparmi e ricordi di una vita.

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Giorgia Sdei
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