A Foligno, il quadro della criminalità locale si è arricchito di un nuovo capitolo, con tre persone denunciate per reati gravi, tra cui spaccio di droga e invasione di edifici. I vicini di casa, esasperati dal continuo andirivieni di individui sospetti, hanno allertato le forze dell’ordine, che hanno condotto un’operazione culminata con la scoperta di reati che vanno ben oltre la semplice occupazione abusiva.

Foligno, invasione di edifici e spaccio: denunciate due donne e un uomo

Gli agenti della Polizia di Stato hanno effettuato un intervento in un immobile di proprietà dell’A.T.E.R. Umbria, occupato abusivamente. Gli inquilini irregolari, un uomo nordafricano e due cittadine italiane, hanno mostrato un evidente nervosismo al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine. L’ispezione ha rivelato che nessuno dei tre aveva un titolo legale per soggiornare nell’abitazione. Di conseguenza, sono stati denunciati per invasione di edifici, un reato che ha come base l’occupazione non autorizzata di beni immobili.

Ma il caso non si ferma qui. Durante i controlli, la polizia ha rinvenuto oltre dieci grammi di eroina, un grammo di hashish e materiale per il confezionamento della droga in possesso dell’uomo nordafricano e di una delle donne. Questo ha fatto emergere il sospetto che la sostanza stupefacente non fosse destinata solo all’uso personale, ma fosse destinata allo spaccio. Di conseguenza, l’uomo e la donna sono stati denunciati anche per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Il reato di spaccio di droga è regolato dal Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti, approvato con la Legge n. 309/1990 e successive modifiche. La legge distingue tra la semplice detenzione di droga per uso personale e la detenzione con intenti di spaccio. In questo contesto, la detenzione di droghe è punita severamente se è accompagnata da evidenze di traffico o vendita.

L’articolo 73 del Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti prevede pene severe per la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, che includono reclusione da sei a venti anni e multe significative, a seconda della quantità e della tipologia della droga. La legge considera aggravanti l’esistenza di materiale per il confezionamento, la presenza di grandi quantità di sostanze stupefacenti e la prova di traffico organizzato.

Nel caso di Foligno, la presenza di oltre dieci grammi di eroina e un grammo di hashish, insieme al materiale per il confezionamento, ha portato a ipotizzare che la droga fosse destinata alla vendita e non solo per uso personale. Questo ha fatto scattare per l’uomo e la donna la denuncia per detenzione ai fini di spaccio, con le relative conseguenze legali.

Invasione di edifici: cosa dice la legge e le conseguenze

L’invasione di edifici, nota anche come occupazione abusiva, è regolata dall’articolo 633 del Codice Penale italiano. Questa norma disciplina il reato di chi occupa senza diritto un immobile altrui, e prevede sanzioni precise per chi viola tali disposizioni.

Secondo l’articolo 633, chiunque, con violenza o minaccia, si impadronisce di un immobile altrui senza averne diritto, commette un reato punito con pene che vanno dalla reclusione fino a due anni e con multe. L’invasione di edifici è considerata un illecito grave, che danneggia i legittimi proprietari e può contribuire al degrado di aree urbane.

Il reato di invasione di edifici si distingue dalla semplice occupazione abusiva di beni immobili per la presenza di comportamenti violenti o minacciosi. La legge tutela i diritti di chi possiede legalmente un immobile e punisce chi, senza autorizzazione, ne impedisce l’uso al legittimo proprietario.

Le conseguenze legali per chi viene denunciato per invasione di edifici includono, oltre alle pene detentive e alle multe, anche l’obbligo di restituzione dell’immobile e il risarcimento dei danni causati. L’occupazione abusiva può comportare spese legali e difficoltà per l’ottenimento di una sistemazione alternativa, aggiungendo ulteriori problematiche a chi ha già violato la legge.