I Carabinieri della Compagnia di Foligno hanno tratto in arresto un uomo di 46 anni, residente nella zona, per molestie. L’ipotesi di reato, in via di accertamento, è di violenza sessuale aggravata nei confronti di due bambine. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato dopo che l’uomo ha palpeggiato una bambina di 5 anni all’interno di un’attività commerciale nel centro di Foligno.
Arrestato per molestie a Foligno: cosa è successo
Secondo quanto riportato dall’Arma di Foligno sull’arresto per molestie, l’uomo “mentre si trovava all’interno di una attività commerciale folignate, si è avvicinato ad una bimba di 5 anni intenta a guardare degli articoli su uno scaffale, palpeggiandola“. I genitori della piccola si sono subito accorti di quanto stava accadendo e, insieme al personale del negozio, hanno immediatamente chiamato il numero di emergenza 112. I Carabinieri sono prontamente intervenuti, riuscendo a ricostruire quanto accaduto in poco tempo.
Durante le indagini sul posto è emerso che lo stesso uomo aveva compiuto un gesto simile poco prima anche nei confronti di un’altra bambina, stavolta di 8 anni, sempre all’interno del negozio. Un altro genitore presente all’interno dell’esercizio commerciale ha infatti confermato di aver assistito alla condotta inappropriata del sospetto nei confronti della seconda vittima.
Dopo gli accertamenti del caso, è scattato l’arresto in flagranza di reato per l’ipotesi di violenza sessuale aggravata per il 46enne. In accordo con l’Autorità Giudiziaria spoletina l’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Perugia Capanne in attesa del rito direttissimo. A seguito dell’arresto, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Spoleto ha disposto la custodia cautelare in carcere.
È importante sottolineare che, al momento, il sospetto si presume innocente e il procedimento legale sarà finalizzato a stabilire la sua responsabilità. La comunità di Foligno e di tutta l’Umbria è scossa da questo evento, che ha messo in evidenza la necessità di vigilare ancora più attentamente sulla sicurezza dei minori.
Non si fermano le violenze, ennesimo caso di abusi su minore
Quanto accaduto a Foligno è solo l’ultimo tassello di un orribile trend che non accenna ad arrestarsi. Sono diversi, infatti, i casi di molestie ai danni di minori nel territorio umbro. Non molti giorni fa, a inizio maggio 2024, un uomo di 50 anni è stato messo sotto processo presso il Collegio del Tribunale di Perugia, accusato di aver commesso ripetute molestie sessuali nei confronti della figlia disabile della sua convivente.
Secondo quanto riportato dalla Procura di Perugia, l’imputato avrebbe approfittato delle condizioni di vulnerabilità fisica e psicologica della vittima, gravemente ritardata nello sviluppo psico-motorio. L’accusa sostiene che l’uomo avrebbe abusato della sua posizione all’interno della famiglia, essendo la vittima la figlia della convivente. La difesa è affidata all’avvocato Michele Marzoli, mentre la donna e la figlia si sono costituite parte civile tramite l’avvocato Giovanni Alessandro Libori.
Secondo quanto riportato nell’atto di accusa, l’imputato è accusato di aver palpeggiato la minore in più di un’occasione, sfruttando la sua condizione di disabilità. La Procura ha inoltre contestato le aggravanti legate proprio alle condizioni di vulnerabilità della vittima.
I fatti risalgono a febbraio del 2021 quando, secondo l’accusa, si sarebbero verificate le molestie sessuali nei confronti della minorenne disabile. La vicenda ha destato grande indignazione e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e la tutela dei minori disabili all’interno delle famiglie.
Dall’inizio dell’anno sono già troppi gli episodi di molestie
L’inizio del 2024 aveva già messo in evidenza una situazione allarmante con l’arresto di un uomo di 47 anni originario dell’est Europa con l’accusa di aver molestato sessualmente, in modo ripetuto, una bambina di età inferiore ai 14 anni. Le indagini, coordinate dalla Procura di Perugia e firmate dal procuratore Raffaele Cantone, sono scaturite da una denuncia presentata a fine 2023 dalla madre della vittima.
Secondo quanto riportato nella nota della procura, le molestie sessuali avrebbero avuto inizio circa 4 o 5 anni prima della denuncia, quando la minore avrebbe confidato alla madre di essere stata vittima degli abusi. L’uomo era legato alla famiglia della bambina da vincoli parentali e viveva nelle vicinanze nella zona di Bastia Umbra. Le indagini condotte hanno coinvolto numerosi membri della famiglia della minore e hanno portato alla raccolta di prove significative, tra cui le chat di conversazioni tra l’indagato e la bambina, ricostruite dagli apparati telefonici nonostante fossero state cancellate.
Secondo le dichiarazioni raccolte emerge che l’uomo avrebbe costretto la bambina a subire le molestie sessuali, minacciando gravi conseguenze per la sua salute e per quella dei suoi familiari in caso di rifiuto. Dalle indagini si rileva inoltre che la minore ha più volte chiesto all’uomo di essere lasciata in pace. La Procura, sulla base delle prove raccolte, ha richiesto pertanto la custodia cautelare in carcere per l’indagato, motivata dalla necessità di evitare il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio. Il GIP ha poi emesso l’ordine di carcerazione valutando la concretezza del pericolo.
Dopo essere venuto a conoscenza delle indagini, l’uomo si è allontanato dalla sua residenza, ma i Carabinieri lo hanno rintracciato a Roma e lo hanno arrestato. Attualmente l’indagato è detenuto nel carcere Regina Coeli di Roma in attesa del procedimento giudiziario.