Shock all’ospedale di Foligno dove un evento insolito ha scosso l’intera struttura sanitaria: un insetto – una mosca, in base alle ultime ricostruzioni – è stato rinvenuto all’interno di una fiala. È stato un operatore sanitario ad aver scoperto l’animale all’interno di un flacone di soluzione fisiologica. Trattasi dei flaconi sono comunemente utilizzati negli ospedali per somministrare flebo ai pazienti.

Foligno, un insetto nella fiala

L’insetto all’interno della fiala dell’ospedale di Foligno è stato scoperto sabato, mentre l’operatore si stava preparando a utilizzare il flacone in un reparto dell’area medica. Immediatamente, è stato dato l’allarme e il direttore generale della Usl 2, Piero Carsili, ha ordinato il ritiro dell’intero lotto in tutte le strutture sanitarie dell’azienda.

La mosca è stata trovata in fondo a un flacone da 100 ml che non era ancora stato aperto. Grazie all’attenzione del personale sanitario, la soluzione fisiologica, composta da cloruro di sodio e acqua purificata, non è stata somministrata al paziente.

Le procedure successive

Il peggio è stato sventato, di fatto la flebo contenente l’insetto non è stata somministrata ad alcun paziente. Ma nonostante il pericolo sia stato scongiurato, l’evento ha innescato una serie di procedure e precauzioni che hanno interessato direttamente le strutture sanitarie della Usl 2. Non solo: potrebbe essere necessario estendere queste precauzioni anche ad altri ospedali.

In questi casi, la direzione regionale della Sanità viene informata dell’accaduto e vengono attivati tutti i protocolli previsti. La vicenda potrebbe avere ripercussioni che vanno ben oltre i confini regionali. Sebbene gli accertamenti riguardino per ora solo un lotto specifico (24AB034, con scadenza dicembre 2026), è probabile che verrà effettuato un accurato controllo su tutti i prodotti presenti nelle farmacie centrali ospedaliere di Foligno e Terni. I reparti della Usl 2 sono stati immediatamente avvisati.

Gli accorgimenti impartiti

Il direttore generale Carsili ha allertato personalmente i responsabili delle varie strutture, fornendo le prime indicazioni. Ogni reparto ha dovuto controllare tutti i flaconi disponibili e isolare il lotto indicato nella comunicazione. Martedì, alla ripresa delle attività ordinarie, i flaconi verranno ritirati dai reparti e consegnati alle farmacie ospedaliere per le azioni conseguenti.

Tra le attività che hanno causato agitazione nei vari reparti c’è stata quella di verificare la disponibilità di altri flaconi, con l’indicazione di tempi molto stretti nel caso in cui fosse stato necessario un ulteriore approvvigionamento. La soluzione fisiologica per le flebo è un dispositivo ampiamente utilizzato in tutti gli ospedali e garantirne la piena disponibilità è stata una delle principali preoccupazioni.

La segnalazione all’Aifa

La Usl 2 deciderà in seguito come procedere nei confronti dell’azienda farmaceutica che ha distribuito i flaconi. Se, come sembra, verrà confermato che il flacone con la mosca all’interno era ancora sigillato, è probabile che eventuali responsabilità vadano cercate altrove. Il tutto è stato segnalato all’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) da cui si attendono ulteriore indicazioni e comunicazioni.