L’aggressione subita pochi giorni fa da un medico e un’infermiera all’ospedale di Foligno ha scosso profondamente la comunità sanitaria e l’opinione pubblica. Tale episodio ha suscitato l’intervento immediato dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Perugia, che ha espresso ferma solidarietà ai colleghi coinvolti e ha sottolineato l’urgenza di garantire sicurezza e rispetto per chi opera in ambito sanitario. Il presidente dell’Ordine, Nicola Volpi, ha rilasciato una nota in cui denuncia la crescita preoccupante della violenza contro gli operatori sanitari, chiedendo interventi decisi per contrastare un fenomeno che sembra sempre più diffuso.
Il drammatico episodio di Foligno si inserisce in un contesto di crescente tensione negli ospedali italiani, dove i professionisti della salute si trovano spesso a lavorare in condizioni difficili, aggravate da un clima di scarsa sicurezza. Questi atti di violenza compromettono non solo l’incolumità fisica del personale sanitario, ma anche la qualità del servizio offerto ai pazienti. Oltre all’impatto emotivo, tali episodi mettono in discussione il rapporto di fiducia tra i cittadini e chi, quotidianamente, si dedica alla tutela della salute pubblica.
Foligno, medico e infermiera aggrediti: la solidarietà dell’Ordine degli Infermieri di Perugia
In una dichiarazione ufficiale, l‘Ordine degli Infermieri di Perugia ha espresso “profonda solidarietà ai colleghi dell’ospedale di Foligno, vittime di un inaccettabile atto di violenza avvenuto giovedì scorso.” Le parole del presidente Volpi sottolineano la necessità di proteggere chi, con dedizione e passione, si occupa della salute e del benessere dei pazienti, nonostante un contesto sempre più complesso.
“Questo tragico episodio ci ricorda quanto sia fondamentale proteggere coloro che, ogni giorno, si dedicano con impegno e passione alla salute e al benessere degli altri,” ha dichiarato Volpi, evidenziando la natura inaccettabile della violenza che minaccia il personale sanitario. “La violenza contro gli operatori sanitari rappresenta un fenomeno in costante e rapida crescita,” ha aggiunto, ricordando che ogni professionista merita rispetto e dignità, e che l’Ordine si impegna a sensibilizzare la comunità sull’importanza di tutelare chi opera in ambito sanitario.
L’Ordine degli Infermieri ha quindi sottolineato che è essenziale mantenere un clima di sicurezza all’interno delle strutture sanitarie e ha invitato le istituzioni a prendere provvedimenti concreti per garantire la protezione del personale. “Non possiamo e non dobbiamo tollerare atti di aggressione che minano la sicurezza di chi lavora per il bene della collettività,” ha affermato Volpi, chiedendo un intervento deciso per arginare un fenomeno che continua a crescere.
L’Ordine ha inoltre agito immediatamente, contattando l’infermiera vittima dell’aggressione per esprimere supporto e vicinanza. Tale gesto di attenzione evidenzia la solidarietà e l’unità della comunità professionale, che si mobilita nei momenti di difficoltà per sostenere i propri membri. “Siamo convinti che la collaborazione e la rapidità di intervento siano fondamentali per affrontare situazioni di crisi e per contribuire a un ambiente di lavoro più sicuro,” ha concluso Volpi, ribadendo l’importanza di agire tempestivamente.
L’impegno dell’Ordine: promuovere il rispetto per gli operatori sanitari
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Perugia si impegna a lungo termine a promuovere una cultura di rispetto e sostegno verso chi opera in sanità. Questa campagna di sensibilizzazione si rivolge a tutti i cittadini, invitandoli a rispettare e valorizzare il ruolo di medici e infermieri, figure essenziali per il sistema sanitario. “La violenza non è mai una risposta: è un gesto che distrugge il legame di fiducia fondamentale tra pazienti e operatori sanitari,” ha dichiarato Volpi. Un atto violento, infatti, non solo danneggia fisicamente chi lo subisce, ma mina profondamente l’armonia e la collaborazione necessari per offrire cure di qualità.
L’obiettivo dell’Ordine è quello di diffondere un comportamento rispettoso e collaborativo, capace di garantire un ambiente di lavoro sereno e sicuro per tutti gli operatori. “Insieme, possiamo costruire un ambiente di lavoro più sicuro e una società che riconosce e valorizza il contributo di chi si prende cura della salute degli altri,” ha aggiunto il presidente Volpi, esprimendo una visione di coesione e rispetto che dovrebbe permeare ogni livello della comunità.