Prevista nella giornata odierna, davanti al giudice per indagini preliminari del Tribunale di Spoleto, l'udienza di convalida dell'arresto del dirigente del Comune di Foligno, agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio. Il Gip deve a decidere se confermare o revocare la misura cautelare e rimettere in libertà l’ingegnere comunale
Nella mattinata dell'11 dicembre, presso il Tribunale di Spoleto, l’udienza di convalida dell’arresto per Francesco Maria Castellani, il dirigente del Comune di Foligno, agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio.
Dovrà spiegare al giudice le ragioni della lite e della successiva aggressione terminata a coltellate ai danni di un 39enne, in una traversa della centralissima via Garibaldi.
La discussione, secondo quanto accertato finora, sarebbe dovuta ai cani (del dirigente e dell'uomo ferito) ma questa potrebbe non essere stata la prima lite tra i due.
Durante l'udienza ci sono due punti da chiarire: il primo, appunto, è se ci fossero stati già in passato altri litigi o scaramucce tra l’aggressore e la vittima; il secondo motivo è perché Castellani girasse per le vie della città con un coltello in tasca: la sua versione iniziale è che l'arnese sia rimasto nel giaccone, dopo averlo utilizzato alcuni giorni fa.
Francesco Maria Castellani, inoltre, non dovrà soltanto fornire la propria versione dei fatti ma anche spiegare i motivi di una reazione così violenta. Dalle prime ricostruzioni, sarebbe stato il cane del 39enne ferito a mostrare una certa aggressività nei confronti di altri animali: l'episodio avrebbe, poi, portato all'aggressione tra i due uomini.
Castellani, secondo quanto accertato, avrebbe colpito il trentanovenne all’addome e il 39enne ferito, avrebbe riportato lesioni all’addome. Ricoverato in gravi condizioni al San Giovanni Battista, non risulterebbe in pericolo di vita ma con importanti conseguenze a causa della coltellata subita.
Il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini aveva commentato l'episodio con amarezza: "Si tratta di un nostro dirigente di primo piano e quanto successo è stato per noi un colpo inaspettato".
L’uomo, dalle prime ricostruzioni, sarebbe molto conosciuto e stimato nel suo ambiente: "Nessuno si spiega come mai abbia reagito con così tale violenza".