07 May, 2025 - 21:50

La Fismic Confsal di Terni festeggia un quarto di secolo, il segretario Olimpieri: "Storia di autonomia e libertà"

La Fismic Confsal di Terni festeggia un quarto di secolo, il segretario Olimpieri: "Storia di autonomia e libertà"

Dal 5 maggio del 2000 una storia di autonomia e libertà. È questo il mantra che ripetono un po' tutti gli attivisti, i delegati, i dirigenti della Fismic Confsal di Terni nel salone dei convegni dell'Hotel Garden. Si sono riuniti tutti, con la memoria a qualche vecchio compagno di strada che ora non c'è più e con lo sguardo al futuro ancora da costruire insieme nelle fabbriche dell'Umbria. Con il segretario ternano, Giovacchino Olimpieri, anche quello nazionale, Roberto Di Maulo, che ha accompagnato la nascita, la crescita e il consolidamento di una sigla autonoma che ha acquisito rappresentanza e importanza in quasi tutte le grandi multinazionali e nelle medie imprese del territorio. 

"Oggi, festeggiamo anni di impegno costante al fianco dei lavoratori - ha detto Olimpieri, rivolto a una platea coinvolta e attenta -. Una storia scritta insieme, giorno dopo giorno. È un anniversario che ci invita a riflettere sul nostro passato, a riconoscere i progressi fatti e a guardare con determinazione al futuro".

Nella sua relazione il segretario ternano ha affondato la voce nel patrimonio della memoria. Ha ricordato che quel gruppo di dissidenti provenienti dalla Fim Cisl veniva guardato con scetticismo dai sindacati confederali dei metalmeccanici.

"Dicevano che saremmo stati un fuoco di paglia - ha rivendicato Olimpieri -. Invece siamo ancora qui. La stragrande maggioranza dei nostri denigratori sono spariti dal panorama sindacale. Quelli che sono ancora attivi ci guardano con rammarico per aver capito troppo tardi quello che quel gruppo di dirigenti sindacali, amici hanno realizzato. Quando questo piccolo gruppetto iniziò la sua attività gli iscritti erano poche decine, a distanza di qualche settimana si sarebbero svolte le votazioni per il rinnovo delle Rsu in Acciai Speciali Terni, e grazie alla determinazione e alla voglia di rivalsa i candidati nelle tre liste della Fismic riuscirono ad eleggere un Rsu nel collegio operai, un Rsu nel collegio quadri sfiorando per la mancanza di un solo voto l'elezione di un Rsu nel collegio impiegati. In quei mesi del 2000 avevamo contro di noi l'ostilità del sindacato confederale e delle associazioni datoriali".

Dalla storia iniziata 25 anni fa, alle vertenze del ternano fino alle nuove sfide del commercio e del lavoro somministrato

La vera svolta però avvenne nel 2002, al Congresso nazionale di Torino. Quando il segretario generale Roberto Di Maulo cdecise di uscire dalla sola Fiat, allargando gli orizzonti della Fismic all'intero settore metalmeccanico, allargando ulteriormente la rappresentanza.

Proprio Di Maulo è stato accanto ai dirigenti e ai delegati ternani in questi anni di difficili vertenze. E non ha fatto mancare la sua presenza all'assemblea partecipatissima del Garden di Terni. Vertenze, quelle dell'ASt del 2004 e del 2014, che hanno portato la Fismic a confrontarsi con sindaci, presidenti di Regione, politici e Governi di centro sinistra, tecnici e di centro destra senza mai nessun pregiudizio alcuno nei confronti dell'interlocutore di riferimento.

"Siamo un sindacato libero e autonomo - ha ribadito Giovacchino Olimpieri -. Scevro da condizionamenti politici e opportunistici. Siamo un punto di riferimento per i lavoratori del settore metalmeccanico, che riconoscono in noi quel modello sindacale che continua essere il vero ed unico sindacato di prossimità e di tutela. Ma oggi la Fismic Confsal ternana è anche altro: ci stiamo allargando alla rappresentanza nel settore del commercio grazie alla Filcom-Fismic e al settore del lavoro somministrato con il Sala-Fismic. Il Patronato e il Centro Assistenza Fiscale rappresentano un valore aggiunto per il nostro sindacato e per tutti i nostri associati".

Precarietà, digitale e diseguaglianze sociali sono i terreni in cui opererà la Fismic del futuro

Le nuove sfide per il sindacato autonomo sono complesse e tutte dentro la contemporaneità. Si tratta di precarietà, digitalizzazione, intelligenza artificiale, ma soprattutto delle disuguaglianze sociali che richiedono un impegno nuovo. 

"Il nostro futuro è segnato da alcune tematiche decisive - ha concluso Giovacchino Olimpieri -. Dalla formazione continua alla riqualificazione professionale, dalla sicurezza sul lavoro alla parità di genere, dall'inclusione sociale alla contrattazione di secondo livello. Dobbiamo dare risposte concrete alle specificità dei diversi contesti lavorativi. In questi venticinque anni abbiamo costruito un sindacato radicato nel territorio, capace di ascoltare e interpretare i bisogni dei lavoratori, di dare risposte concrete e di essere un punto di riferimento affidabile. Un sindacato che ha saputo crescere, evolversi e affrontare le sfide del cambiamento senza mai perdere di vista i propri valori fondanti: l'autonomia, la libertà, la democrazia e la difesa dei diritti dei lavoratori".

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Federico Zacaglioni
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