Roberto Fiore, leader di Forza Nuova e candidato alla presidenza della Regione Umbria alle elezioni del prossimo autunno, lancia una soluzione alla crisi demografica che affligge la regione: accogliere i venezuelani di origine italiana.
Secondo Fiore, infatti, l’esodo di massa causato dalle recenti elezioni politiche falsate e dal disastro economico in Venezuela ha come diretta conseguenza l’emigrazione di altri 3 milioni di persone, portando, così facendo, il totale degli esuli a 8 milioni solo negli ultimi 10 anni.
Il leader di Forza Nuova evidenzia, a questo proposito, che circa 1,5 milioni degli esuli sono cattolici ed etnicamente italiani. Molti di loro, tra l’altro, già possiedono la cittadinanza italiana. “Questi individui hanno costituito una grande classe media che ha contribuito alla ricchezza e alla forza del Venezuela” fa sapere Fiore. Pertanto, egli sostiene che l’Italia debba ospitarli, anche al fine di “recuperare parte del disastro demografico degli ultimi 30 anni”.
Fiore: “L’Umbria accolga i venezuelani italiani”
Roberto Fiore annuncia che “Forza Nuova si dichiara pronta a supportare il popolo italiano nella realizzazione di questa operazione” vale a dire risolvere il problema del calo demografico in Umbria favorendo l’ingresso nel Belpaese di esuli stranieri.
Fiore, nella fattispecie, auspica che i 40.000 umbri persi negli ultimi 10 anni siano sostituiti da 20.000 giovani coppie italiane provenienti dal Venezuela, ed emigranti a causa della crisi politica ed economica in atto nel Paese d’origine. A questo riguardo, il leader di Forza Nuova è convinto che tali coppie si integrerebbero rapidamente con la comunità locale grazie alla condivisione di valori culturali e religiosi.
La proposta di Fiore arriva, peraltro, in un momento critico per l’Umbria, che vede un calo demografico costante negli ultimi decenni, con un impatto negativo sull’economia locale e sui servizi pubblici. L’accoglienza dei venezuelani di origine italiana potrebbe, dunque, rappresentare una soluzione a lungo termine per invertire il trend. Non solo, secondo Fiore dare ospitalità ai venezuelani contribuirebbe altresì a rafforzare i legami storici e culturali tra Italia e Venezuela.
Chi è Roberto Fiore
Roberto Fiore è un personaggio noto dell’estrema destra italiana. Nato a Roma il 15 aprile 1959, avvia la sua carriera politica nel 1977 aderendo a Lotta Studentesca. Nel 1978, è cofondatore del movimento neofascista Terza Posizione insieme a Gabriele Adinolfi e Giuseppe Dimitri.
Scappa a Londra per fugare la giustizia italiana dopo i fatti legati alla strage di Bologna. Da latitante, durante il suo soggiorno nel Regno Unito, Fiore riesce a costruire una carriera come imprenditore di successo nel settore della formazione linguistica, co-fondando la società “Meeting Point”.
Rientrato in Italia, Fiore fonda Forza Nuova, un partito politico di estrema destra con posizioni nazionaliste, anti-immigrazione e fortemente tradizionaliste si distingue spesso, infatti, per le sue manifestazioni e azioni controverse. Tra queste, ad esempio, la volta in cui Fiore resta coinvolto nell’assalto alla sede della CGIL durante una manifestazione contro il green pass, che conduce al suo arresto.
Forza Nuova corre alle regionali in Umbria
E’ recente la notizia della candidatura di Roberto Fiore alla presidenza dell’Umbria in vista delle elezioni regionali di questo autunno. Il segretario nazionale di Forza Nuova scende in campo “all’indomani del crollo dell’accusa nel processo del 9 ottobre (storico giorno della protesta anti Cgil su Green pass) – così si legge in una nota del partito – e dell’attenzione dedicata recentemente da Donald Trump in colloqui con Robert Kennedy Jr. sugli effetti avversi del vaccino”.
Salgono a sei, a questo punto, i candidati alla presidenza della Regione Umbria. Le candidature alle elezioni regionali, ad oggi, sono: Roberto Fiore (Forza Nuova); Marco Rizzo (Democrazia Sovrana e Popolare); Moreno Pasquanelli (Fronte del Dissenso); Stefano Bandecchi (Alternativa Popolare); Donatella Tesei (centrodestra); Stefania Proietti (centrosinistra).