Una notizia di fondamentale importanza per la regione Umbria ha recentemente ricevuto l’approvazione del commissario straordinario per la ricostruzione: un finanziamento di 5 milioni e 540.000 mila euro sarà destinato al recupero dell’ex ferrovia Spoleto Norcia. Questo ambizioso progetto mira a trasformare l’infrastruttura in uno snodo strategico all’interno della rete dei Cammini umbri.
Finanziamento dell’ex ferrovia Spoleto Norcia, al via i lavori
L’annuncio è stato accolto con gratitudine dall’assessore regionale al Turismo, Paola Agabiti, che ha espresso il suo ringraziamento al commissario Guido Castelli e alla presidente della Regione, Donatella Tesei, per l’impegno profuso nell’approvazione di questa proposta. Secondo l’assessore, l’opera si inserisce in modo significativo all’interno delle politiche regionali sul turismo.
Una volta completato il processo di rifunzionalizzazione dell’ex ferrovia, essa consentirà un agevole collegamento tra la Via di Francesco e il Cammino di San Benedetto. Questo non solo faciliterà i percorsi turistici, ma permetterà anche la creazione di un nuovo prodotto di notevole interesse nel settore del turismo lento, promuovendo ulteriormente le ricchezze paesaggistiche e culturali della regione.
Gli interventi previsti assumono un valore strategico particolarmente significativo, soprattutto considerando il momento attuale, in cui l’Umbria si pone come capofila di un progetto nazionale sui cammini, confermando così il suo ruolo di destinazione turistica di primo piano nel panorama italiano.
Oltre ai fondi destinati al recupero dell’infrastruttura, ulteriori 100.000 euro saranno devoluti allo sviluppo economico del tessuto produttivo della regione, secondo quanto previsto dall’ordinanza del commissario Castelli. Questi fondi saranno impiegati in azioni di promozione e sostegno alla creazione di attività volte al potenziamento dei servizi offerti ai turisti, contribuendo così a rendere l’Umbria un luogo sempre più accogliente e attrattivo per i visitatori.
La presidente della Regione Donatella Tesei ha detto: “L’opera si inserisce in modo importante all’interno delle politiche regionali sul turismo. L’ex ferrovia una volta integralmente rifunzionalizzata, consentirà un agevole collegamento tra la Via di Francesco e il Cammino di San Benedetto e permetterà, pertanto, la creazione di un prodotto di notevole interesse nel settore del turismo lento. Gli interventi assumono un valore strategico particolarmente significativo ancor di più in un momento come quello attuale che vede l’Umbria capofila di un progetto nazionale sui cammini”.
Oggi la Spoleto Norcia è un percorso di trekking
Dismessa e smantellata nel 1968, da più di 50 anni la Spoleto Norcia si è trasformata in un suggestivo percorso pedonale e ciclabile, un’esperienza unica attraverso paesaggi mozzafiato e ricchi di storia.
Questa ferrovia presenta caratteristiche uniche, con 19 gallerie e 24 ponti e viadotti, e si distingue per la sua pendenza del 4,5%, una rarità nel panorama delle linee ferroviarie.
I 51 km che separano la città di Spoleto da Norcia offrono un’esperienza indimenticabile per gli amanti della bicicletta e delle passeggiate, che possono godere della bellezza dei dintorni di Spoleto, attraversare la Valnerina e ammirare il fiume Corno lungo il percorso.
Partendo dalla stazione ferroviaria di Spoleto, ci si immerge subito nella sfida della pendenza del 4,5%, costante fino al viadotto del Cortaccione. Una delle tappe più suggestive è la galleria di Caprareccia, la più lunga dell’intero percorso, dove è consigliato portare luci e una giacca per affrontare le basse temperature. Proseguendo, si attraversano Ponte delle Torri e viadotti che precedono la stazione di Caprareccia, dove si può scegliere di abbandonare il percorso e scendere ad Arezzola per poi ritornare a Spoleto.
Ma è la Valnerina il vero gioiello di questo itinerario, con i suoi borghi pittoreschi come Castel San Felice e Borgo Cerreto, incastonati tra le montagne. La stretta valle del fiume Nera offre scorci di rara bellezza. Attraverso il “passaggio elicoidale” tra viadotti e gallerie, si arriva a Triponzo, dove si inizia a costeggiare il fiume Corno. Anche se il tracciato diventa a tratti più impegnativo, con un fondo ricco di pietrine, il panorama e l’avventura valgono ogni sforzo.