L’Umbria si conferma molto attenta alle istanze culturali. La nostra regione ospita una costellazione di premi letterari che costituiscono un’importante vetrina sia per chi scrive che per tutto il territorio. Tra i premi di maggior spessore va annoverato quello dedicato alla memoria di Severino Cesari. Promosso dall’omonima associazione culturale in collaborazione con la Regione, giunge quest’anno alla sua settima edizione.
Da poco sono stati resi noti i finalisti del 2024: una selezione di 13 fra autori e autrici scelti da una rosa di 45 proposte di opere prime di narrativa italiana (romanzi o raccolta di racconti) segnalate da una rete di addetti ai lavori composta da editori italiani, dall’Associazione culturale «Severino Cesari», da librerie italiane e da alcune biblioteche umbre.
La giuria che porterà alla terzina vincente è presieduta da Simona Vinci e ne fanno parte Daria Bignardi, Giovanni Dozzini, Luca Gatti, Antonella Lattanzi, Gabriella Mecucci, Francesca Montesperelli, Giacomo Papi e Michele Rossi. La cerimonia di premiazione, alla presenza dei tre vincitori, si terrà durante lo svolgimento della prossima edizione di UmbriaLibri a Perugia.
Tutti i finalisti dell’edizione 2024
Riportiamo di seguito tutti i finalisti del Premio Letterario Nazionale Severino Cesari.
- Il nostro grande niente di Emanuele Aldrovandi (Einaudi)
- Un uomo mite di Giovanni Balcet (Neos edizioni)
- Il lama dell’Alabama di Nicolò Cavallaro (Hacca edizioni)
- Sei tu il figlio di Emanuele Galesi (Piemme)
- La Cantadora di Vanni Lai (Minimum Fax)
- Tua figlia Anita di Paolo Massari (Nutrimenti)
- Cronache private di Valentina Parasecolo (Marsilio)
- Quasi niente sbagliato di Greta Pavan (Bollati Boringhieri)
- Prima che chiudiate gli occhi di Morena Pedriali Errani (Giulio Perrone Editore)
- Io e Gio di Francesco Prosdocimi (Neo Edizioni)
- Tutta la vita che resta di Roberta Recchia (Rizzoli)
- Come in cielo di Damiano Scaramella (NN Editore)
- Mio padre avrà la vita eterna ma mia madre non ci crede di Paolo Valoppi (Feltrinelli)
Il Premio Letterario Nazionale dedicato a Severino Cesari
Severino Cesari, umbro di nascita e formazione, è stato un giornalista, scrittore ed editor che ha saputo imprimere un’impronta indelebile nel panorama editoriale italiano. A lui si deve la celeberrima collana “Stile Libero” di Einaudi, fondata insieme a Paolo Repetti. Spentosi prematuramente a Roma nel 2017, all’età di 65 anni, in sua memoria a partire dal 2018 la Regione Umbria, in collaborazione con l’associazione fondata dalla moglie Emanuela Turchetti, promuove il Premio a lui dedicato.
Il Premio si svolge annualmente nell’ambito di Umbria Libri ed è dedicato alle opere di esordio. Possono partecipare le opere prime di narrativa, di qualsiasi genere letterario, scritte in lingua italiana e pubblicate nei 13 mesi che precedono il bando. Per garantire pluralità, è concesso un solo titolo a casa editrice. Annualmente accanto ai grandi editori, trovano spazio anche medi e piccoli editori, inclusi libri da casa editrici indipendenti.
Per ogni edizione del Premio arrivano almeno 25 opere tra le quali viene effettuata una prima scrematura che porta a una rosa di massimo 13 titoli. La giuria è composta da figure di rilievo della cultura e della letteratura; ai tre vincitori vengono riconosciuti premi in denaro.
I vincitori dell’edizione 2023
Lo scorso 12 novembre si è svolta la cerimonia di premiazione dell’edizione 2023 del Premio Severino Cesari, a Palazzo Graziani a Perugia. I tre finalisti erano i libri: Tempesta di Camilla Ghiotto (Salani), Azzardo di Alessandra Mureddu (Einaudi) e Il Tullio e l’eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino di Davide Rigiani (Minimum Fax).
Ad aggiudicarsi il primo posto è stato Davide Rigiani, autore di origine svizzera, che con il suo romanzo d’esordio oltre al Premio Severino Cesari, ha ottenuto importanti piazzamenti in altri prestigiosi premi italiani. Tra questi la menzione speciale del Direttivo del Premio Calvino e il Premio Berto, arrivando finalista al Premio Campiello Junior.