Festival Porchettiamo: il borgo di San Terenziano di Gualdo Cattaneo (Perugia) torna ad ospitare la 14/a edizione di “Porchettiamo – Festival delle porchette d’Italia”, uno degli eventi gastronomici italiani più attesi e rappresentativo dello street food di tutto lo stivale, dal Friuli-Venezia Giulia alla Sicilia. Il sottosegretario La Pietra durante la conferenza stampa al Ministero dell’agricoltura ha espresso il suo apprezzamento : “Esempio di quell’insieme di valori, tradizioni e ricette che ci rendono così ammirati, se non addirittura invidiati, in tutto il mondo”.
“Gualdo Cattaneo e il suo borgo di San Terenziano con Porchettiamo, il Festival delle porchette d’Italia, rappresentano l’esempio di quell’insieme di valori, tradizioni e ricette che ci rendono così ammirati, se non addirittura invidiati, in tutto il mondo”. cosí si è espresso Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, durante la presentazione alla stampa nazionale della 14/a edizione di Porchettiamo, il “Festival delle porchette d’Italia”.
Festival Porchettiamo: 14esima edizione presentata a Roma presso il Ministero dell’agricoltura
L’Umbria torna infatti ad ospitare (17, 18 e 19 maggio 2024) uno dei festival gastronomici italiani più attesi. Questa mattina, a Roma, nella sede del Ministero dell’agricoltura, ad illustrare l’evento sono intervenuti anche l’organizzatrice Anna Setteposte e il sindaco di Gualdo Cattaneo Enrico Valentini.
“L’Italia – ha sottolineato ancora il sottosegretario La Pietra – è la Patria del buon cibo, delle tradizioni gastronomiche e dell’arte culinaria. Attraverso millenni di storia siamo diventati la culla del sapere e dei sapori, grazie agli innumerevoli contributi che provengono dai territori, dove di generazione in generazione ci si tramanda la cultura gastronomica. Nelle piccole sagre di paese, come nelle grandi fiere espositive sparse per l’Italia, possiamo trovare tesori unici che rendono il nostro Paese un luogo senza pari quanto a varietà gastronomiche”.
“Come ogni anno Porchettiamo” ha commentato il sindaco Enrico Valentini, “dona un nuovo respiro al turismo e alle attività della zona, fondamentale per il nostro comprensorio. Con il nostro impegno nella valorizzazione dei prodotti locali, questo evento rappresenta appieno l’essenza del nostro territorio: cultura, valori e socialità” .
“Un evento che cresce, in termini di consenso di pubblico e di espositori” ha spiegato Anna Setteposte che ha inoltre dichiarato: “Negli anni abbiamo sempre cercato di essere coerenti ed identitari, proponendo una formula come lo street food che sembra moderna ed invece ha radici antiche. Rispettando il valore e l’identità gastronomica e culturale del territorio è possibile anche comunicare in modo moderno ed attuale una regione e le sue tradizioni. È arrivato anche il momento di dare un marchio di qualità Igp alla porchetta umbra, rappresentativa della storia della gastronomica e dell’antica lavorazione del maiale”.
Nel cuore verde d’Italia, l’Umbria, c’è quindi anche un cuore “rosa” che continua a battere forte, quello che ormai è riconosciuto come l’unico ed originale “Festival delle porchette d’Italia” continua a mettere in scena, e soprattutto in piazza, una vera e propria dichiarazione d’amore verso uno dei cibi più gustosi, antichi e popolari della tradizione gastronomica italiana: la porchetta.
I migliori produttori si sono dati infatti ancora appuntamento nella “Piazza delle Porchette”, per una tre giorni dedicata alla regina del cibo di strada, in abbinamento alle birre artigianali, selezionate da Fermento Birra, e ai vini del territorio, scelti dalla Strada del Sagrantino.
Presenti le regioni più rappresentative della “regina” del cibo di strada per celebrare il cibo più autentico e condividere la gioia di mangiarlo insieme. Un percorso gastronomico tra l’Umbria naturalmente, area ad alta vocazione per la produzione della porchetta, e altre regioni del Centro Italia, per arrivare fino alla Calabria e alla Sicilia, tra porchetta e street food, laboratori e degustazioni.
Si potranno conoscere e gustare, in un sol colpo, le diverse porchette d’Italia sempre selezionate sotto il profilo della qualità, dell’artigianalità e della genuinità del prodotto. Trova conferma anche il panino con porchetta gluten free e torna anche “In Punta di Porchetta”, lo stand dove saranno preparati i panini gourmet degli chef. Nuovi ingressi nella sezione, come con la porchetta di gallo. Chef Andrea Natali, triestino, da 15 anni cuoco fra l’Italia e il Canada, è l’ideatore della innovativa formula di Odio il Brodo: cibo genuino e soprattutto pollo ruspante. Un pollo che viene proposto in modo nuovo, grazie alle sperimentazioni sui tempi di cottura e ad accostamenti inaspettati.
Non mancheranno i gemellaggi, con quello locale ormai consolidato con il Cicotto di Grutti (Presidio umbro Slow Food), e quelli internazionali. Ci sarà sempre, infatti, anche quel tocco di internazionalità che non manca da alcune edizioni, perché porchetta e maiale parlano ormai tutte le lingue: torneranno, come nazioni ospiti, Messico e Giappone per un gemellaggio internazionale all’insegna della “regina” del cibo di strada e del gusto.
Senza dimenticare però gli altri street food di qualità e la sezione “Porchettiamo&Friends”. Tra gli “amici di Porchettiamo” ci sarà come al solito una selezionata rosa di prodotti speciali, umbri e non solo. Oltre alla conferma dei foodtruck non mancheranno le novità, tra cui la Crescia di Urbino.Numerose saranno infine, come sempre, le attività collaterali, sia per appassionati gourmet che per famiglie: musica, giochi, passeggiate guidate a piedi e in bici.
L’agenzia Anna7Poste Eventi&Comunicazione Srls (specializzata in eventi food&beverage), ideatrice dell’evento e che negli anni è riuscita a fare crescere il festival e a portarlo alla ribalta nazionale, anche nel 2024 continua la sua collaborazione con il Comune di Gualdo Cattaneo. L’evento è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dalla Regione Umbria.