Perugia diventa per tre giorni la capitale italiana del dialogo sulla parità di genere. Dal 16 al 18 ottobre prende il via il primo Festival internazionale per la Parità di Genere, una manifestazione che porta nel cuore dell’Umbria oltre cento relatori e trenta appuntamenti tra Palazzo Cesaroni, il Teatro del Pavone e il Centro Servizi Camerali Galeazzo Alessi. L’obiettivo è chiaro: trasformare l’equità di genere in motore di innovazione economica e sociale.
L’iniziativa, ideata da Giuseppina Bonerba insieme a Pia Fanciulli e Rita Zampolini, è sostenuta dalla Camera di Commercio dell’Umbria e dal suo Comitato per l’Imprenditoria Femminile (CIF), protagonista di due incontri chiave dedicati a lavoro, continuità d’impresa e leadership al femminile.
Il Festival della Parità si apre ufficialmente giovedì 16 ottobre a Palazzo Cesaroni con i saluti istituzionali e l’intervento della Fondazione Giulia Cecchettin, collegata da remoto insieme al vicepresidente della Regione Umbria Tommaso Bori. Subito dopo, spazio alle imprese con due momenti chiave curati dal CIF – Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio dell’Umbria, che farà da punto di riferimento per la riflessione sul lavoro, gli stereotipi e il ruolo delle donne nell’economia. Nei tre giorni, Perugia ospiterà conferenze, tavole rotonde, mostre e spettacoli con un approccio trasversale che unisce economia, cultura e impegno civile.
A fare da filo conduttore sarà la riflessione su come le donne stiano ridefinendo i modelli di impresa e di leadership, non solo nei ruoli dirigenziali ma anche nella trasmissione del sapere e nella gestione delle aziende familiari.
Alle 10.30 è in programma il panel “La certificazione della parità di genere: un’opportunità per le imprese”, organizzato dal CIF della Camera di Commercio dell’Umbria con il contributo di AIDP Umbria. L’incontro, moderato dal Segretario generale Federico Sisti, vedrà la partecipazione di Dalia Sciamannini (presidente del CIF), Tiziana Pompei (vicesegretaria generale di Unioncamere e direttrice generale di Si.Camera), Maria Valeria Pennisi (dirigente Dintec) e Anna Anchino (presidente AIDP Umbria e HR & Legal di ART Spa).
Come ha spiegato Sisti, “la certificazione di parità non è solo un riconoscimento formale, ma una leva concreta per migliorare produttività, reputazione e benessere aziendale. Le imprese umbre stanno dimostrando di voler crescere anche su questo fronte.” Una visione condivisa da Dalia Sciamannini, che ha sottolineato: “Le donne stanno cambiando il modo di fare economia. Il nostro obiettivo è costruire strumenti che rendano la parità un fattore di competitività, non un vincolo.”
Nel pomeriggio, alle 15, il panel “Di padre in figlia. Gestire il passaggio generazionale nelle aziende” affronta un tema centrale per l’economia umbra, dove la continuità d’impresa è spesso legata al coraggio e alla competenza delle nuove generazioni femminili. Accanto a Dalia Sciamannini interverranno Carolina Cucinelli, vicepresidente della Cucinelli Spa, e Luigina Barbuio, CEO di Atena Lux, in un dialogo condotto da Silvia Rotelli e Luigi Pittalis.
L’incontro si propone di raccontare esperienze reali di imprese familiari che stanno rinnovando la propria identità con sensibilità nuove, attente alla sostenibilità, all’etica e all’equilibrio di genere. Il dibattito punta a raccontare il cambiamento in atto nelle aziende familiari umbre, dove le nuove generazioni di donne stanno ridefinendo i concetti di continuità, sostenibilità e valore etico dell’impresa. Non si parla solo di eredità economica, ma di eredità culturale, con la volontà di mantenere viva una tradizione produttiva radicata nel territorio.
Durante la tre giorni, il centro storico si trasformerà in un vero e proprio laboratorio di equità e partecipazione. Alla Loggia dei Lanari sarà inaugurata la mostra “Le Madri Costituenti”, un percorso espositivo dedicato alle donne che hanno contribuito alla scrittura della Costituzione italiana. Tra i momenti più attesi anche la presenza di Carolina Cucinelli e Mattea Fo, insieme alla prima teatrale di “Spaiderman” di Giacomo Di Mase al Teatro del Pavone, una riflessione artistica sui temi del bullismo e dell’omotransfobia.
Come ha dichiarato la direttrice del Festival, Giuseppina Bonerba, “vogliamo creare una presa di coscienza collettiva, costruire anticorpi all’odio e promuovere una cultura dell’equità che unisca le generazioni.”
Con il suo impegno per la certificazione di parità e il sostegno all’imprenditoria femminile, la Camera di Commercio dell’Umbria si conferma tra i protagonisti di questa prima edizione del Festival. L’obiettivo, spiegano gli organizzatori, è dare continuità al confronto e trasformare la manifestazione in un appuntamento stabile che metta in rete istituzioni, imprese e giovani talenti. Una sfida che parte da Perugia, ma parla all’intero Paese.