Gestione e salvaguardia delle risorse idriche’: è il titolo e il tema del convegno di sabato 14 settembre a Cerreto di Spoleto nell’ambito della seconda edizione del ‘Festival delle acque – Acqua, valore e risorsa’. Un evento realizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni locali, le istituzioni e gli operatori economici del territorio con l’obiettivo, tra gli altri, di promuovere un turismo sostenibile e compatibile con gli equilibri degli ecosistemi acquatici e con le bellezze olistiche e naturalistiche del luogo. Cruciale, a questo proposito, è la collaborazione con Legambiente, per contribuire a preservare la natura incontaminata della Valnerina e a valorizzare i diversi usi e benefici della risorsa acqua.

Nella due giorni di evento, in agenda sabato 14 e domenica 15 settembre, spazio anche a diversi espositori di attrezzature e materiali dedicati alla pesca a mosca, associazioni di pesca a mosca e fly tiers, con dimostrazioni e prove pratiche a Borgo Cerreto. Senza dimenticare le degustazioni, l’intrattenimento musicale e comico e numerose escursioni alla scoperta delle vie dell’acqua.

Festival delle acque, assessore Morroni: “Verso un uso consapevole della risorsa idrica”

Per l’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Morroni, in Umbria già esiste “una cultura di sensibilità e di attenzione verso l’ambiente in generale, però dovremmo sviluppare una consapevolezza sempre più robusta, un’educazione sempre più ben delineata perché i cambiamenti climatici e le vicende che viviamo ci spingono in tale direzione”.L’acqua – fa sapere, infatti, Morroni – ha tante forme di utilizzo, idropotabile, irriguo, industriale, e tutte queste dimensioni devono essere sempre più interrelate. Dobbiamo sviluppare una visione olistica e ci deve essere un uso consapevole, razionale e attento. L’esperienza e la sensibilità ci portano a guardare a queste sfide future con serenità e determinazione”. 

Della stessa opinione dell’assessore Roberto Morroni, circa la significatività della risorsa idrica, è il sindaco di Cerreto di Spoleto Giandomenico Montesi.Il festival delle acque – commenta il primo cittadino – segue la scia dell’anno scorso per una valorizzazione e tutela delle nostre acque, i nostri fiumi, le nostre sorgenti, le nostre acque termali e tutto quello che ruota intorno, dagli impianti di troticoltura fino agli stabilimenti di acque minerali e alla produzione di energia idroelettrica”. “Da qui – aggiunge – vorremmo mandare anche un messaggio: l’acqua è una risorsa immensa che dobbiamo salvaguardare, tutelare e cercare di studiare, per noi e per le nuove generazioni”. 

Fiume Nera, dati alla mano

Illuminante è la relazione dell’ecologo Massimo Lorenzoni, docente all’Università degli studi di Perugia, che ha parlato dell’evoluzione delle caratteristiche ambientali del Nera alla luce dei recenti monitoraggi. “Nel corso del 2024 – illustra il professor Lorenzoni – abbiamo fatto delle analisi sul Nera riguardo gli organismi del macrobenthos, cioè quegli invertebrati che vivono sul fondale dei fiumi e che sono degli importanti indicatori dello stato di qualità dell’ambiente fluviale. Questi dati li abbiamo comparati con quelli di precedenti analisi e i risultati sono confortanti: ci sono dei cambiamenti che indicano un leggero miglioramento della qualità ambientale”.

“Rimangono situazioni meno buone in alcuni punti che riteniamo siano legate a situazioni locali di inquinamento puntiforme – specifica, comunque, il docente – Nell’ambito del progetto Life Imagine, poi, finanziato dall’Europa, abbiamo fatto delle analisi di medio e lungo termine sugli effetti dei cambiamenti climatici in tutta l’Umbria e quindi anche nella Valnerina. Da questo punto di vista i risultati sono meno confortanti. Il futuro che ci aspetta purtroppo vedrà uno scadimento forte della composizione dell’abbondanza delle comunità ittiche in tutta l’Umbria e anche in Valnerina mettendo a rischio, in parte, la sopravvivenza della trota che in qualche modo è il pesce caratteristico di queste aree”.

“Bisognerebbe sbrigarsi a intervenire sulle cause dei cambiamenti climatici – conclude, pertanto, Lorenzoni – Sappiamo che il surriscaldamento globale è legato alle emissioni di CO2 conseguenti all’uso eccessivo di combustibili fossili, occorre convertire le fonti energetiche a fonti più sostenibili”.