Una giornata fitta di appuntamenti anima il cuore del capoluogo umbro, tra musica, riflessione collettiva e dissacrazione intelligente. Il Festival Internazionale del Giornalismo, giunto alla quarta giornata, trasforma luoghi simbolici della città in veri e propri spazi di confronto. L'Auditorium San Francesco al Prato, la Sala dei Notari e Palazzo dei Priori accolgono alcuni tra i volti più riconoscibili del panorama culturale e giornalistico italiano. Una folla composta in gran parte da studenti, giovani aspiranti reporter e appassionati si è accalcata fin dalle prime ore del pomeriggio per assistere a panel e talk dal vivo, segnando un'affluenza che conferma l'appeal crescente dell'iniziativa.
Alle 17, nella cornice gotica dell'Auditorium San Francesco al Prato, prende vita un evento che coniuga il racconto di chi ha vissuto i conflitti con la forza evocativa della musica. Protagonisti Francesca Mannocchi, giornalista con lunga esperienza nelle zone di guerra, e Iosonouncane, artista noto per le sue sperimentazioni sonore. Il pubblico è accompagnato in un viaggio attraverso immagini, suoni e parole che ricompongono i frammenti di umanità sopravvissuti alle lacerazioni del conflitto. La serata si apre con la proiezione di "Lirica Ucraina", ultimo lavoro della reporter, che scava nella sofferenza di chi ha visto la propria quotidianità andare in frantumi. La colonna sonora originale del film, firmata da Iosonouncane, dà voce a ciò che le parole non riescono a contenere, creando un dialogo emozionante e crudo tra immagine, suono e testimonianza.
In prima serata, alle 20, la Sala dei Notari ospita Benedetta Tobagi e Marco Damilano. Un confronto a due voci che esplora le tracce della storia recente per interrogarsi sulle possibilità offerte dall’oggi. Un viaggio tra memoria e attualità, in cui emergono nessi inaspettati e domande irrisolte, in bilico tra la disillusione e la volontà di immaginare strade nuove. Tobagi, con il suo lavoro sulla memoria del terrorismo, e Damilano, da sempre attento osservatore della politica italiana, intrecciano riflessioni personali e pubbliche. Il tema della responsabilità collettiva e individuale, il senso civico e la fragilità delle istituzioni democratiche sono il filo conduttore di un dialogo che scava, senza moralismi, nei chiaroscuri della nostra identità repubblicana.
Subito dopo, alle 20.30, ancora all'Auditorium San Francesco al Prato, Roberto Saviano propone il suo monologo "Resistere", portando sul palco un racconto che è insieme riflessione e gesto politico. Attraverso il ritmo della narrazione, l’autore mette a nudo i meccanismi del potere e la forza della parola come strumento di opposizione. L’intervento è un’esplorazione viscerale del concetto di dissidenza, che passa per le esperienze personali dello scrittore e per i riferimenti storici e culturali più emblematici. Il monologo, accolto da lunghi applausi, ha ricordato quanto possa essere sovversivo l’atto stesso di raccontare, quando si sceglie di non restare in silenzio davanti all’ingiustizia.
A chiudere la giornata, dalle 22 alle 23.30, è l’irriverenza tagliente di Propaganda Live. Diego Bianchi, affiancato dai compagni di viaggio Paolo Celata e Francesca Schianchi, porta il format televisivo sul palcoscenico dell’Auditorium per un evento dal vivo. Tra ironia e provocazione, lo sguardo sul mondo si fa pungente ma mai cinico, mantenendo intatta la cifra umana che ha reso il programma un punto di riferimento per tanti. Le risate non cancellano la gravità dei temi affrontati: crisi politiche, disuguaglianze sociali, guerre, propaganda digitale. Ma li restituiscono con una leggerezza consapevole, in grado di avvicinare anche il pubblico più distante dalla politica. Un happening a metà strada tra talk show, teatro civile e spettacolo comico.
Tutti gli incontri sono accessibili gratuitamente anche in diretta streaming e successivamente disponibili on demandsulla piattaforma ufficiale del Festival.