Luci, scenografie, suoni e costumi: dietro la magia del Festival dei Due Mondi c’è un esercito di professionisti che rende tutto possibile. E quest’anno, Spoleto è in cerca di nuovi rinforzi. Con l’avvicinarsi della 68esima edizione, la macchina organizzativa è in pieno fermento e tra le priorità c’è il reclutamento di personale stagionale per far girare ogni ingranaggio alla perfezione. Non si tratta solo di arte e spettacolo, ma di un lavoro dietro le quinte che merita un cast di prim’ordine.
Il sipario su questa edizione si alzerà ufficialmente il 18 marzo, quando nella sala Giovanni Spadolini del Ministero della Cultura a Roma verrà svelato il programma. A raccontare cosa bolle in pentola saranno il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, il presidente della Fondazione Festival Andrea Sisti e la direttrice artistica Monique Veaute. Quest’ultima, dopo aver lasciato il segno, cederà il timone a Daniele Cipriani, pronto a portare il festival verso nuove rotte.
Mentre la città si prepara a diventare il palcoscenico della grande rassegna culturale, dietro le quinte si cercano rinforzi. È ufficialmente aperta la caccia ai professionisti che conoscono già il ritmo forsennato del Festival dei Due Mondi: direttori di scena, macchinisti, elettricisti, attrezzisti, fonici, sarti e facchini. Un lavoro per chi sa cosa significa far funzionare una macchina imponente senza mai andare fuori tempo. Le candidature devono arrivare entro il 21 marzo, corredate dai documenti richiesti, via email, raccomandata o consegnate a mano nella sede della Fondazione Festival. Qui non si aspetta, si agisce.
Per entrare a far parte della squadra non basta la passione per il teatro e la musica, servono requisiti ben precisi. Bisogna avere almeno 18 anni, essere cittadini italiani o appartenere a uno degli Stati membri dell’Unione Europea, non avere pendenze con la giustizia e godere dei diritti civili e politici. Inoltre, è richiesta un'idoneità fisica adeguata alle mansioni. Chi verrà selezionato firmerà un contratto individuale, con una retribuzione che si basa sugli accordi dell’ultimo ingaggio.
Dietro il sipario, la macchina organizzativa del Festival lavora senza sosta. Assegnati i compiti strategici: dalla creazione del "Giornale del Festival" che guiderà il pubblico tra gli appuntamenti, alla progettazione grafica del materiale promozionale che invaderà la città. E poi c’è tutta la logistica, perché gli artisti e gli ospiti internazionali non arrivano certo con lo zaino in spalla. Accoglienza, trasferimenti, noleggio di strumenti musicali: tutto deve essere perfetto, senza sbavature.
Il Festival dei Due Mondi di Spoleto si prepara a una 68ª edizione ricca di novità e appuntamenti imperdibili. In programma dal 27 giugno al 13 luglio 2025, il festival vedrà l'inaugurazione con l'opera "Hadrian" del compositore e cantautore Rufus Wainwright.
Un'altra presenza di rilievo sarà quella dell'artista sudafricano William Kentridge, che porterà a Spoleto uno spettacolo di teatro musicale. Inoltre, il festival celebrerà i 150 anni dalla nascita di Maurice Ravel con una nuova creazione coreografica.
La programmazione musicale si arricchirà con l'ampliamento dei concerti "di mezzogiorno" anche alla fascia serale, coinvolgendo orchestre in residenza come l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Budapest Festival Orchestra, oltre a musicisti del Teatro alla Scala e grandi voci della lirica internazionale.
Il festival si estenderà in 16 luoghi del centro storico di Spoleto, includendo la Rocca Albornoziana, che tornerà a essere uno dei palcoscenici dell'evento. Inoltre, è in fase di studio la realizzazione di un museo dedicato alla storia del festival, volto a valorizzare il patrimonio culturale accumulato nel corso degli anni.
La direttrice artistica Monique Veaute, che cederà il testimone a Daniele Cipriani dopo questa edizione, ha sottolineato l'importanza delle collaborazioni internazionali e del coinvolgimento di giovani talenti, elementi chiave per il futuro del festival.