L’Umbria è un territorio ricco di storia che in ogni angolo della regione, viene ancora celebrata e rinnovata attraverso preziose manifestazioni. A Acquasparta (TR) tornano a rivivere le atmosfere di tempi lontani con la XXV edizione della Festa del Rinascimento in programma da sabato 8 a domenica 23 giugno 2024. Le dame, i messeri, le contrade e i cavalieri si stanno preparando per dare il via alla festa che animerà con un ricco calendario, la cittadina dell’Umbria meridionale nel segno di Federico Cesi e delle grandi rivoluzioni che cambiarono per sempre la storia dell’umanità.
La Festa del Rinascimento e Federico Cesi
L’evento storico a cui si ispira la festa è l’arrivo ad Acquasparta, a inizio del Seicento, del Principe Federico Cesi II, detto il Linceo, e della sua famiglia, poco dopo il matrimonio con la nobile Artemisia Colonna. Una testimonianza storica documentata nelle lettere ad opera degli accademici Stelluti, Faber, De Filis e pubblicata nel ‘’Il Carteggio Linceo’’ di Giuseppe Gabrielli e nelle buste dei Consigli del 1608- 1618.
Federico Cesi è una delle figure più significative della cultura scientifica del primo Seicento. Nel 1603 fondò l’Accademia dei Lincei, prima accademia di carattere prettamente scientifico d’Europa. Fu strettamente legato e grande sostenitore di Galileo Galilei, che entrò nell’Accademia dei Lincei nel 1611. Cesi fu uno dei primi fautori in Italia dell’astronomia post-copernicana, un importante studioso e ricercatore, soprattutto nell’ambito della ricerca botanica, dove introdusse, in anticipo sui tempi, la metodologia scientifica comparativa della moderna morfologia vegetale. Dal 1618 si ritirò ad Acquasparta, fino alla sua morte, avvenuta improvvisamente il 1 agosto 1630.
Il tema del 2024 e le sfide tra le Contrade
La Festa del Rinascimento si aprirà sabato 8 giugno, come ogni anno, con la tradizionale e attesissima sfilata del corteo storico. Così come accade anche in altre feste storiche umbre, viene individuato annualmente un tema conduttore intorno al quale si svilupperanno i contenuti. Nel 2024 il fil rouge è quello delle grandi rivoluzioni che caratterizzarono l’epoca rinascimentale, rompendo definitivamente con i canoni medievali e conducendo l’umanità verso la modernità. La prima, la scoperta delle Americhe nel 1492, quando il genovese Cristoforo Colombo dimostrò al mondo allora conosciuto, che ne esisteva anche un altro, ancora ignoto. La seconda, la rivoluzione copernicana, con l’affermarsi della nuova teoria eliocentrica, sostenuta anche da Galileo Galilei, stretto amico di Federico Cesi.
Tre le Contrade – Ghetto, Porta Vecchia e San Cristoforo – che nei quindici giorni della festa parteciperanno a quattro gare, sfidandosi per la conquista delle chiavi della città. Sfide a cui il pubblico assiste sempre numeroso. La prima gara è tradizionalmente quella gastronomica, che prevede la preparazione dal vivo di una ricetta rinascimentale. Quest’anno, in omaggio al tema, sarà il cioccolato il protagonista: dalle Americhe infatti arrivarono nel Vecchio Continente le prime fave di cacao. Poi, ci sarà la Gara dei Tamburini, con l’intermezzo degli sbandieratori di Amelia; seguirà il Grande Gioco dell’Oca, una riproposizione vivente e in costume, a grandezza naturale, del gioco da tavolo le cui origini, nella sua versione moderna, risalgono alla seconda metà del Cinquecento; le Gare di Teatro in cui ogni contrada, con propri attori amatoriali mette in scena una libera interpretazione teatrale di un testo scritto prima del 1630, rielaborato ed adattato e infine, i Giochi delle Dame, una serie di prove dove le donne delle contrade, dovranno sfidarsi in giochi ispirati alle attività quotidiane tradizionalmente riservate alle donne dell’epoca.
Oltre agli eventi tradizionali, numerosi sono gli appuntamenti in programma che guideranno il pubblico in un vero e proprio viaggio attraverso i secoli. Non mancheranno convegni, in collaborazione con prestigiose istituzioni, ospiti illustri, laboratori e spettacoli. A chiudere la Festa del Rinascimento di Acquasparta, domenica 23 giugno, ci sarà lo spettacolo “Il peccato dei giullari” a cura degli Acrobati del Borgo e, in serata, l’ultima sfilata del corteo storico, cui seguirà la proclamazione della Contrada vincitrice con la consegna delle chiavi del borgo.