La tradizione incontra la bontà alla Festa della Vernaccia di Cannara, che torna anche quest’anno ad animare le vie del borgo umbro per due interi fine settimana, attirando tantissimi buongustai da tutta l’Umbria e dintorni grazie agli ottimi piatti a base del tannico e profumato vino.
Organizzata da proAvis e Avis comunale Cannara sezione Lucio Pasqualoni, la festa, giunta nel 2024 a celebrare la sua quinta edizione, è in programma da venerdì 5 a sabato 7 e da venerdì 12 a domenica 14 aprile con un calendario ricco di appuntamenti, dall’enogastronomia all’intrattenimento.
Festa della Vernaccia di Cannara, cosa c’è da sapere
La Vernaccia è un vino passito rosso Doc di circa 13-14 gradi alcolici che rappresenta un tipico prodotto locale insieme alla cipolla di Cannara: protagonista di un’altra nota ricorrenza del luogo.
Il nome “Vernaccia” deriva probabilmente dal termine latino ‘vernum’, che significa “inverno“. Non è un caso che i preparativi della festa prendano il via proprio durante il periodo invernale e, nonostante si inizi a bere sin dal mese di febbraio, è tra marzo e aprile che la manifestazione si svolge, incoronando la celebre Vernaccia come regina della tavola di Pasqua.
Trattandosi di una manifestazione che rende omaggio agli usi e costumi della sua terra, ogni anno il Comune e gli enti organizzatori tendono a coinvolgere anche le scuole della cittadina, per avvicinare le nuove generazioni al prodotto autoctono, di cui vi è traccia a Cannara fin dal 1400.
Negli anni della Festa si sono succeduti concorsi fotografici, di poesia e di racconti mentre per l’edizione 2024 si è optato per portare alcune classi dell’Istituto comprensivo Bevagna-Cannara in visita da un produttore della zona. Dall’incontro sono scaturiti disegni e pensieri, che sono stati raccolti in un cartellone che verrà esposto durante tutta la durata della manifestazione al Cortile Antico.
Una festa tra cibo e musica
Protagonista indiscusso della Festa della Vernaccia 2024 a Cannara sarà il vino, insieme ai prodotti agroalimentari locali, che verranno serviti ogni sera nello stand ‘Al Cortile antico’ dalle ore 19.30 e la domenica anche a pranzo. Ci sarà, inoltre, la possibilità di godersi un aperitivo al Vernaccia discopub che offrirà ai degustatori un piacevole dopocena in musica.
La musica live sarà, infatti, una costante in entrambi i weekend di festa, con concerti ogni sera alle ore 21. La festa terminerà domenica 14 aprile sulle note della banda di Cannara ‘Concerto musicale F. Morlacchi’ al Cortile antico alle ore 17,30 che si esibirà nel Concerto di Primavera.
Da non perdere, un ulteriore appuntamento a tema musicale: si tratterà di un quiz a squadre, in agenda sempre domenica 14 alle 15.30 in piazza Baldaccini, dal titolo ‘Si-la-re-do la soluzione’, a partecipazione gratuita, con in palio una cena per quattro persone al Cortile antico.
Divertimento per adulti e bambini
Diversi saranno, poi, gli eventi collaterali a partire da due raduni: quello automobilistico, ‘Alfa Romeo e Mirò – Opere d’arte si incontrano’, dedicato a vetture Alfa Romeo costruite fino al 1998, domenica 7 al parco XXV Aprile, e quello motociclistico ‘Raduno Lambrette Umbria club’, domenica 14 in piazzale Salvo D’Acquisto.
Spazio, infine, alla natura con la passeggiata ‘La vernaccia cammina 2024’: un percorso di 5,2 chilometri condotto da una guida ambientale escursionistica. Senza dimenticare le attività ricreative rivolte ai più piccoli, grazie all’iniziativa ‘Iogiocovunque’, domenica 7 aprile dalle 10 alle 18 in piazza Valter Baldaccini, dove verranno messi a disposizione dei bambini alcuni giochi in legno della tradizione italiana e nordeuropea.
Festa della Vernaccia, la gara tra produttori locali
Particolarmente attesa, all’interno del palinsesto della Festa della Vernaccia di Cannara, è la gara di vernacce amatoriali prevista per domenica 14 alle 18.30, in cui i produttori locali si sfideranno in una ‘orizzontale alla cieca’. Tra loro ci sarà pure Giancarlo Boldrini, vincitore dell’edizione 2023 che ha visto in giuria lo chef Gianfranco Vissani e noti sommelier.
“In famiglia produciamo vernaccia da almeno tre generazioni – ha raccontato Boldrini, già pronto a difendere il titolo – Certo adesso abbiamo a disposizione nuove tecnologie, nuove conoscenze e nuovi macchinari con cui riusciamo, per esempio, a misurare la gradazione zuccherina e la gradazione alcolica, ma le procedure grosso modo sono le stesse“.
“Da metà settembre fino a metà ottobre si vendemmia – ha spiegato – i migliori grappoli, principalmente di uva Cornetta autoctona, poi si usa anche Sangiovese, Merlot, Ciliegiolo e io ci aggiungo anche un po’ di Sagrantino, si portano ad appassire in un locale dove ci sono delle reti che noi chiamiamo ‘camorcanne’ e qui l’uva resta fino ai primi di dicembre. Bisogna sempre stare attenti ai moscerini e alle muffe, il locale deve essere pulito e arieggiato”.
“Quando la gradazione zuccherina dell’uva arriva a 25 e fino a 30 gradi, dipende dalla stagione, l’uva è pronta per la macinazione con le diraspatrici, si torchia e si mette nei tini a ribollire per 6-7 giorni. Poi viene svinata, tolti i residui e la vernaccia pulita rimane nelle botti – ha detto, ancora, Boldrini – I primi giorni di gennaio si fanno le analisi chimiche e se il prodotto è buono viene imbottigliato“