Con il grande corteo delle Contrade, ha preso il via l’8 giugno la XXVesima edizione della Festa del Rinascimento a Acquasparta, una delle rievocazioni storiche più suggestive dell’Umbria che come ogni anno offre un ricchissimo calendario di eventi in un affascinante viaggio attraverso i secoli. Nel 2024 il fil rouge della manifestazione è quello delle grandi rivoluzioni che caratterizzarono l’epoca rinascimentale, rompendo definitivamente con i canoni medievali e conducendo l’umanità verso la modernità. La prima, la scoperta delle Americhe nel 1492, quando il genovese Cristoforo Colombo dimostrò al mondo allora conosciuto, che ne esisteva anche un altro, tutto da scoprire. La seconda, la rivoluzione copernicana, con l’affermarsi della nuova teoria eliocentrica, sostenuta anche da Galileo Galilei, stretto amico di Federico Cesi.

Festa del Rinascimento a Acquasparta: gli appuntamenti fino al 23 giugno

Durante i giorni della Festa le tre contrade di Acquasparta – Ghetto, Porta Vecchia e San Cristoforo – si sfidano in una serie di gare per la conquista delle chiavi della città: c’è la gara gastronomica, quella dei tamburini, il grande Gioco dell’Oca, le gare di teatro e i giochi delle dame. Domenica 23 giugno, la Festa si concluderà con la proclamazione della Contrada vincitrice a cui saranno consegnate le chiavi del borgo. Fino ad allora ci sono ancora diversi appuntamenti in programma.

  • Oggi, martedì 18 giugno, il Chiostro di Palazzo Cesi, ospita la compagnia teatrale della contrada di Porta Vecchia con lo spettacolo “La dama sciocca” di Lope de Vega e la regia di Graziano Sirci.
  • Domani, mercoledì 19 giugno, presso la Sala del Trono sempre a Palazzo Cesi, ci sarà la presentazione del libro “Le Umbriache” di Mara Quadraccia, mentre alle 21:30 al chiostro sarà la volta della compagnia teatrale della contrada del Ghetto con “Il Mercante di Venezia” di W. Shakespeare per la regia di Riccardo Leonelli.
  • Giovedì 20 giugno, largo ai più giovani con i Tamburini piccoli che si presentano alla città e al Duca Federico a piazza Federico Cesi.
  • Venerdì 21 giugno, alle 18 si parla di rum alla Sala del Trono di Palazzo Cesi, seguirà degustazione; alle 21:30 in piazza Cesi ci sarà invece il grande spettacolo di fuoco.
  • Sabato 22 giugno Palazzo Cesi, ospita “A spasso con le api” un evento dedicato alle famiglie con figli tra i 7 e i 14 anni alla scoperta della fondamentale importanza che questi piccoli insetti rivestono per tutta la vita sul pianeta. L’incontro prevede una passeggiata didattica di sei chilometri sugli studi realizzati da Federico Cesi grazie all’occhialino di Galileo. Dalle 18 sarà aperto il mercato rinascimentale e alle 21:30 in piazza Cesi si terrà la sfida più attesa: il Gioco dell’Oca riproposizione vivente e in costume del gioco le cui origini risalgono alla seconda metà del Cinquecento.
  • Domenica 23 giugno, prosegue il mercato e alle 21:30 ci sarà la sfilata in notturna del corteo delle contrade con lo spettacolo “Il peccato dei giullari” a cura de Gli Acrobati del Borgo. Alle 23 la chiusura della Festa con la proclamazione della contrada vincitrice della XXVesima edizione.

La Festa del Rinascimento e il legame con Federico Cesi

L’evento storico a cui si ispira la festa è l’arrivo ad Acquasparta, a inizio del Seicento, del Principe Federico Cesi II, detto il Linceo, e della sua famiglia, poco dopo il matrimonio con la nobile Artemisia Colonna. Cesi è una delle figure più significative della cultura scientifica del primo Seicento. Nel 1603 fondò l’Accademia dei Lincei, prima accademia di carattere prettamente scientifico d’Europa. Fu strettamente legato e grande sostenitore di Galileo Galilei, che entrò nell’Accademia dei Lincei nel 1611. Cesi fu uno dei primi fautori in Italia dell’astronomia post-copernicana, un importante studioso e ricercatore, soprattutto nell’ambito della ricerca botanica, dove introdusse, in anticipo sui tempi, la metodologia scientifica comparativa della moderna morfologia vegetale. Dal 1618 si ritirò ad Acquasparta, fino alla sua morte, avvenuta improvvisamente il 1 agosto 1630.