12 Mar, 2025 - 15:30

Festa dei Ceri: incontri di formazione per trasmettere valori e tradizioni alle nuove generazioni

Festa dei Ceri: incontri di formazione per trasmettere valori e tradizioni alle nuove generazioni

La Festa dei Ceri non è solo un evento folkloristico o una celebrazione annuale: è un patrimonio culturale e identitario che affonda le sue radici nella storia millenaria di Gubbio. Ogni anno, il 15 maggio, la città si anima di passione, devozione e spirito di appartenenza, dando vita a una delle manifestazioni più antiche e sentite d’Italia.

Ma affinché una tradizione così radicata possa continuare a vivere con la stessa intensità e autenticità, è fondamentale trasmetterla alle nuove generazioni, non solo attraverso la pratica diretta della corsa, ma anche mediante un percorso formativo che permetta di comprenderne il significato più profondo.

Si tratta di un'iniziativa organizzata dai volontari del Centro di Documentazione e Studio sulla Festa dei Ceri "Adolfo Barbi"

Ed è proprio con questo obiettivo che prendono vita gli incontri di formazione sulla Festa dei Ceri, un’iniziativa organizzata dai volontari del Centro di Documentazione e Studio sulla Festa dei Ceri Adolfo Barbi, con il supporto del Tavolo dei Ceri, composto da:

  • Comune di Gubbio
  • Diocesi Eugubina
  • Università dei Muratori
  • Famiglie Ceraiole
  • Maggio Eugubino

L’intento è quello di creare un ponte tra passato, presente e futuro, affinché i giovani possano interiorizzare i valori autentici della Festa, il suo profondo significato religioso e la sua funzione sociale all'interno della comunità.

Gli incontri di formazione sulla Festa dei Ceri non si limitano a spiegare il funzionamento della corsa, ma offrono un’esperienza immersiva nella storia e nel cuore della tradizione ceraiola.

A coordinare l’organizzazione degli incontri è Roberto Guidarelli, nominato referente per la formazione dal Centro di Documentazione sulla Festa dei Ceri. Il suo compito è quello di guidare un gruppo di volontari, più o meno giovani, impegnati a trasmettere il senso più autentico della Festa ai ragazzi e ai nuovi ceraioli.

Gli incontri si differenziano in base all’età dei partecipanti, con un approccio che cambia a seconda del pubblico, per rendere l’esperienza più coinvolgente e accessibile a tutti.

Gli appuntamenti si terranno nei luoghi simbolo della Festa per offrire una esperienza diretta della tradizione ceraiola

Gli appuntamenti si tengono nei luoghi simbolo della Festa, per offrire ai partecipanti un’esperienza diretta della tradizione ceraiola. Tra questi:

  • Chiesa di San Francesco della Pace (nota come “chiesetta dei muratori”): luogo simbolo della tradizione ceraiola, dove si conserva il famoso "Libro dei Ceri" con i nomi di tutti i Capitani della Festa.
  • Chiesa di San Giovanni Decollato (detta “dei Neri”): legata alla storia dei ceraioli e ai loro momenti di raccoglimento spirituale.
  • Le taverne ceraiole: sedi delle tre grandi Famiglie ceraiole (Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio), dove vengono tramandate le tradizioni legate all’organizzazione della Festa.
  • Gli Arconi: luogo strategico per comprendere l’organizzazione della Festa e la posizione delle varie componenti del corteo.
  • Sede dei Campanari: perché i rintocchi delle campane sono uno degli elementi più iconici della Festa, scandendo i momenti salienti del 15 maggio.
  • Sede del Maggio Eugubino: istituzione che da decenni si occupa della valorizzazione della Festa e della cultura eugubina.

Questi incontri permettono di creare un diario ceraiolo, che scandisce le tappe di avvicinamento alla Festa e rafforza il senso di appartenenza e partecipazione alla comunità.

La Festa dei Ceri è una delle più antiche manifestazioni italiane. Risale almeno al XII secolo, ed è dedicata a Sant’Ubaldo, il patrono di Gubbio, che morì il 16 maggio 1160.

Ogni anno, il 15 maggio, tre grandi Ceri di legno, sormontati dalle statue di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio, vengono portati a spalla lungo le vie della città, in una corsa scatenatache termina sulla cima del Monte Ingino, dove si trova la Basilica del Santo.

Ognuna delle tre famiglie ceraiole porta i colori del proprio santo protettore

La corsa è suddivisa in tre grandi Famiglie ceraiole, ognuna delle quali porta i colori del proprio santo protettore:

  • Sant’Ubaldo (camicia gialla) – protettore dei muratori.
  • San Giorgio (camicia azzurra) – protettore di artigiani e commercianti.
  • Sant’Antonio (camicia nera) – protettore dei contadini, allevatori e asinari.

Il rituale della corsa è preciso e codificato, e si tramanda di generazione in generazione. Ogni ceraiolo ha un ruolo ben definito, e partecipare alla Festa significa entrare a far parte di una grande comunità, che si muove all’unisono nel nome di Sant’Ubaldo.

I giovani ceraioli sono il futuro della Festa, ma per onorare veramente questa tradizione, non basta solo imparare a correre con il Cero: occorre comprendere il valore profondo della celebrazione e ciò che essa rappresenta per Gubbio e per la sua comunità.

Gli incontri di formazione si pongono quindi tre obiettivi fondamentali:

  1. Trasmettere la Storia della Festa: capire le origini, i significati religiosi e le trasformazioni della Festa nei secoli.
  2. Formare i futuri ceraioli: far conoscere le regole della corsa, il codice d’onore e il rispetto per la tradizione.
  3. Consolidare il senso di appartenenza: aiutare i giovani a vivere la Festa non solo come partecipanti, ma come custodi di un’eredità culturale inestimabile.

La trasmissione della tradizione non avviene solo per imitazione, ma attraverso un processo educativo e consapevole, che rende i giovani protagonisti attivi di una celebrazione che li accompagnerà per tutta la vita.

Lo scorso anno a partecipare sono stati 550 giovani a dimostrazione di quanto la Festa sia sentita e vissuta

Grazie al lavoro del Centro di Documentazione sulla Festa dei Ceri e al contributo del Tavolo dei Ceri, questi incontri rappresentano un pilastro fondamentale per la continuità della Festa.

L’entusiasmo con cui oltre 550 ragazzi hanno partecipato agli appuntamenti dell’anno scorso dimostra quanto sia importante e sentita la volontà di imparare e di vivere pienamente la Festa dei Ceri.

Ogni anno, il 15 maggio, il cuore di Gubbio batte forte, spinto dall’amore per Sant’Ubaldo e dalla passione per una tradizione che supera il tempo e le generazioni.

Ma affinché questa tradizione possa continuare a vivere, è essenziale coltivare la consapevolezza e il rispetto per la Festa. Gli incontri di formazione sono la chiave per garantire che la magia della Festa dei Ceri possa essere vissuta, compresa e tramandata per secoli ancora.

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Mario Farneti
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