Si è conclusa domenica scorsa la 67esima edizione del Festival dei Due Mondi con un bilancio da record. La kermesse che dal 2008 al 2020 è stata guidata da Giorgio Ferrara ha voluto rendergli omaggio con una mostra a un anno dalla morte, avvenuta il 18 maggio 2023 a Roma, all’età di 76 anni. L’esposizione “Gli anni Ferrara 2008-2020” curata da Piero Maccarinelli è stata resa di nuovo fruibile da ieri, 19 luglio e andrà avanti fino al 15 settembre negli spazi di via Saffi, 20 a Spoleto.

A Spoleto l’omaggio al grande Ferrara

La mostra che rende omaggio all’indimenticabile direttore artistico sarà aperta per tutta l’estate. Si articola in quattro sale dove vi è “un’accurata selezione di costumi, materiale d’archivio e fotografie” raccontano gli organizzatori. All’interno sarà possibile immergersi “nel suo mondo creativo e in quello dei suoi compagni di viaggio, offrendo un ritratto della sua straordinaria eredità artistica“.

Un vivido spaccato del Festival e di quella personalità vulcanica. “Cinquantadue fotografie raccontano il mondo che gravitava intorno a Giorgio Ferrara, dagli artisti coinvolti per le nuove produzioni a quelli invitati a Spoleto (come Jean Paul Gautier), fino alle personalità che venivano al Festival per vedere gli spettacoli“.

Un viaggio attraverso costumi e fotografie

Nei suoi 13 anni a Spoleto, Ferrara oltre a curare la direzione artistica del Festival, è stato anche regista di numerosi spettacoli. Una sala raccoglie le fotografie delle sue principali regie liriche, insieme ai costumi di Gogo No Eiko e quelli de “Le Nozze di Figaro”, realizzati da Maurizio Galante. In particolare a “Le Nozze di Figaro” è dedicata un’intera stanza con i costumi e le parrucche originali. Ad arricchire ulteriormente lo spazio ci sono le magnifiche scenografie realizzate da Dante Ferretti, vincitore di tre Premi Oscar. I visitatori avranno l’occasione di sedersi sui due troni delle scene originali. Sarà inoltre possibile vedere due costumi da “Il Matrimonio Segreto” di Piero Tosi del 2013, gentilmente concessi da Dino Trappetti con il sostegno della Fondazione Carla Fendi, main partner del Festival.

Oltre agli spazi di via Saffi, fino al 15 settembre, all’ex-battistero della Manna d’Oro, ci sarà la mostra “Legàmi- Studi nell’archivio dei costumi di Spoleto Festival dei Due Mondi” un progetto espositivo del fotografo Luis Alberto Rodriguez e della set designer Afra Zamarain collaborazione con  Mahler & LeWitt Studios e la Fondazione Carla Fendi. Con la curatela di Guy Robertson, l’esposizione è il risultato degli studi presso l’Archivio dei Costumi del Festival, recentemente costituito. Un percorso in cui i due artisti hanno reinterpretato una selezione tra i 3.800 costumi che hanno costellato la storia del festival. Combinandoli in vari modi: legandoli, annodandoli, sovrapponendoli, hanno dato vita a nuove forme.

Tutti i record della 67esima edizione del Festival

Si è chiusa domenica 14 luglio, la 67esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la quarta con la direzione artistica di Monique Veaute che è succeduta a Ferrara alla guida. Il bilancio ha fatto segnare dei veri e propri record: sono stati più di 30.000 i biglietti emessi marcando un+ 20% rispetto al 2023, per 753.000 euro di incasso lordo ovvero un + 18% rispetto all’anno scorso.

In 17 giorni, al Festival di arti performative più longevo d’Italia ospitato in 27 diverse location, hanno preso parte 752 artisti di 51 compagnie (24 straniere e 28 italiane), oltre ai loro 138 tecnici mentre lo staff impiegato è stato di 297 persone, tra personale assunto e collaboratori, tecnici e personale di sala. Sui 57 titoli in cartellone, le 112 rappresentazioni totali hanno registrato una percentuale media di occupazione di oltre il 92%80.000 sono state le presenze stimate dagli organizzatori.