Quello tra Ferdinandi, per il centrosinistra e Scoccia per il centrodestra, aspiranti prime cittadine di Perugia, è stato un testa a testa avvincente. Le due candidate gli scorsi 8 e 9 giugno si sono sfidate voto su voto, sezione su sezione, ma nessuna delle due ha raggiunto il 50% al primo turno, anche se entrambe ci sono andate vicinissime. Ferdinandi si è attestata al 49.01% mentre Scoccia al 48,29%, a un soffio di voti di distanza: 598. L’Ansa dell’Umbria ha raggiunto le due candidate sindaco che si sfideranno al ballottaggio dei prossimi 23 e 24 giugno a cui manca ormai meno di una settimana. La domanda che il collega giornalista Gianluigi Basilietti ha rivolto loro è stata la stessa: “Perché gli elettori e le elettrici di Perugia dovrebbero scegliere te come sindaca?“. Le risposte sono state diverse.

Ferdinandi aspirante sindaca: “Io rappresento un progetto politico nuovo”

Perché io rappresento un progetto politico nuovo – ha detto Vittoria Ferdinandi – che è la vera novità di questa tornata elettorale. Un progetto politico di una nuova generazione che ha saputo levarsi dalle vecchie liturgie di posizionamenti e di interessi politici e che ha saputo rimettere al centro gli interessi della città. La nostra campagna elettorale ha rappresentato plasticamente il modello di governo che noi intendiamo offrire a Perugia. Un modello di governo fatto di ascolto, di partecipazione, di competenze e di energie nuove che vengono messe al centro della città e che sanno tradursi in azioni e proposte concrete. Per questo, il 23 e 24 giugno i cittadini hanno l’opportunità di scegliere una Perugia migliore, una Perugia più attrattiva, più dinamica: una Perugia che sappia rimettere al centro le persone e gli interessi dei cittadini e delle cittadine“.

Scoccia aspirante sindaca: “Abbiamo saputo dare risposte e continueremo a darle”

Perché la nostra coalizione ha visione, pragmatismo e ha un rapporto con i cittadini che è stato rinsaldato negli anni – ha risposto Margherita Scoccia – perché abbiamo saputo dare risposte. Le risposte le continueremo a dare. Abbiamo risanato un Comune, ma l’abbiamo anche rilanciato e l’abbiamo restituito ai cittadini sano e prosperoso. Dall’altra parte abbiamo una proposta ancora ideologica, una proposta che riporta indietro di cent’anni, che spacca la città e la divide. Una risposta che non ha neanche idea di come dare risposte sui temi più importanti e di visione della città. Parla solo di dialogo e partecipazione, ma non dà una visione reale di quella che è Perugia. Noi continueremo a credere in questa città, l’abbiamo amata e risanata. E nel futuro continueremo ad avere ancora questa visione insieme ai cittadini, perché sono stati loro i primi, dieci anni fa, a tirare una riga con la vecchia politica“.

Ferdinandi Vs Scoccia: idealismo e pragmatismo a confronto

Sia Ferdinandi che Scoccia hanno dato a vita a due intensissime campagne elettorali, dove a più riprese e su più temi, non sono mancate le scintille. Dalle due brevi interviste realizzate dell’Ansa, ancora una volta dalle parole delle due aspiranti prime cittadine del capoluogo, emerge la consueta polarizzazione che ha contraddistinto tutta la campagna elettorale: da un lato i grandi e nobili ideali di Ferdinandi, dall’altro il pragmatismo di Scoccia.

Ferdinandi in più occasioni è stata accusata di essere lontana dai partiti e poco concreta, peccando di eccessivo idealismo. Eppure quegli alti ideali a cui si ispira, le sono valsi ad esempio l’appoggio di illustri esponenti del mondo cattolico, incluso l’ex sindaco di Perugia, Gianfranco Maddoli. Scoccia dalla sua ha l’esperienza maturata come assessore all’Urbanistica in seno all’Amministrazione Romizi, che l’ha resa una figura ben nota alla cittadinanza già da prima della candidatura. L’ultima parola ovviamente sarà dei cittadini, intanto i confronti vanno avanti.