Lo scorso novembre sono stati rinnovati i vertici dell’Anci nazionale, l’associazione dei sindaci e delle sindache d’Italia. Con la nomina di Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, alla guida, anche Vittoria Ferdinandi, prima sindaca nella storia di Perugia, siede nell’Ufficio di Presidenza. A lei sono andate le deleghe a pari opportunità, inclusione, famiglie e pace. L’altro giorno, mercoledì 8 gennaio, si è tenuta a Roma la prima riunione dell’Ufficio di Presidenza dall’Anci Nazionale alla presenza del coordinamento dei vari delegati. In questa sede, la prima cittadina del capoluogo umbro, ha ribadito la sua vicinanza ai più fragili, ponendo come priorità le politiche per arginare il disagio economico e sociale e quelle alla lotta contro la violenza di genere.
Ferdinandi a Roma per l’assemblea dell’Anci ricorda il femminicidio di Gualdo Tadino
I Comuni sono i soggetti che per la loro vicinanza a cittadini e cittadine hanno la possibilità di toccare con mano le reali esigenze della comunità. Un percorso di ascolto e condivisione “che, insieme al Presidente Manfredi, intendiamo compiere per essere maggiormente attrezzati a rispondere concretamente alle grandi sfide alle quali le amministrazioni sono chiamate a dare risposte, in un momento così segnato da fragilità sociali ed economiche sempre più diffuse“. Così ha esordito Ferdinandi nel suo intervento.
“Per costruire città più coese, le deleghe all’inclusione sono fondamentali – ha dichiarato – non si possono avere città integre se non ci prendiamo cura per primi dei margini e degli ultimi e per questo motivo iniziare a strutturare le risposte sulle esigenze dei più fragili, tra i quali ci siamo anche noi donne, segna il primo passo concreto per avere città non solo più belle, ma soprattutto più sicure”.
A Roma, con l’ufficio di presidenza dell’Anci nazionale riunito, Ferdinandi ha voluto ricordare il recente femminicidio-suicidio di Gaifana, a Gualdo Tadino “il primo di questo nuovo anno“. Un evento tragico che ha scosso profondamente l’intera regione. La sindaca ha riflettuto sulle radici profonde di un fenomeno che non accenna purtroppo a placarsi. “La violenza contro le donne non è un fatto privato, né rappresenta mai un episodio isolato. È il risultato di un sistema fatto di pregiudizi, sopraffazione e anche di esclusione delle donne dalla vita pubblica. È radicata nei nostri modelli culturali e per combatterla serve un cambiamento profondo, un ribaltamento di prospettiva” ha sottolineato.
L’impegno nella lotta alla violenza di genere
Il contrasto alla violenza di genere è fra le necessità più urgenti. “L’impegno con Anci – ha detto ancora – è fondamentale per amplificare la nostra voce e affermare insieme ad altri enti locali la necessità di disporre di maggiori risorse anche nel contrasto alla violenza di genere, affinché l’accesso a strumenti come ad esempio quello del ‘Reddito di Libertà’ venga semplificato“.
La delega nazionale in seno all’Anci rappresenta una grande opportunità su questo fronte. Sia per mettere a sistema una serie di misure in questa direzione che per rendere più efficace la rete di sostegno destinata alle donne vittime di violenza e stalking. “Sarà prioritario lavorare alla rete dei servizi antiviolenza, ancora troppo disomogenea, e rafforzare i percorsi di accompagnamento per aiutare le donne a ritrovare autonomia e dignità, sia nella società che nel mondo del lavoro” ha sottolineato Ferdinandi.
Ferdinandi sul supporto alla genitorialità
In ultimo la prima cittadina di Perugia si è spesa per ricordare la necessità di interventi che sostengano la genitorialità. “Mi batterò – ha concluso – affinché il Governo si impegni a sostenere maggiormente i Comuni nella loro azione di supporto orientato verso la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, promuovendo servizi e rendendoli maggiormente accessibili a tutti e tutte: abbiamo il dovere di costruire politiche in difesa dei territori, delle comunità e soprattutto delle persone e sarà una mia priorità farlo con tutta la passione e la determinazione che meritano”.