Anno nuovo, vecchi orrori. Il 2025 è iniziato da pochissimi giorni eppure non si arresta il trend dei femminicidi in Italia e quello di Gaifana fa da scia ai 109 avvenuti solo nel 2024. Il primo femminicidio del 2025 si è infatti consumato in Umbria, nella piccola frazione di Gaifana di Gualdo Tadino, e come sempre lascia dietro di sé sgomento e domande senza risposta. Elisa Stefania Feru, 29 anni, è morta nel salotto di casa colpita da un proiettile sparato dal marito, Daniele Bordicchia, 38 anni, guardia giurata. Gli accertamenti sono ancora in corso ma dalla dinamica sembra sempre più evidente che quello appena accaduto in Umbria sia, appunto, un femminicidio-suicidio. Dopo l’omicidio, infatti, l’uomo ha usato la stessa arma per togliersi la vita.

La dinamica del femminicidio-suicidio avvenuto in Umbria

A scoprire i corpi sono stati i genitori di Bordicchia, che abitano poco lontano dalla casa in cui si è consumata la tragedia. Giunti sul posto per portare a spasso i cani come d’abitudine e non ricevendo risposta, i due si sono trovati di fronte una scena agghiacciante. Elisa giaceva senza vita nel salotto, colpita da un solo proiettile. Daniele, invece, è stato trovato in camera da letto, ucciso con la stessa pistola Glock 17 calibro 9, regolarmente detenuta per il suo lavoro di guardia giurata.

Secondo i carabinieri – ma a confermarlo sarà il medico legale – la tragedia si sarebbe consumata durante la notte o nella tarda serata precedente. Il movente, come indicato dagli investigatori, sembrerebbe riconducibile a “dissidi coniugali” tutti da approfondire. Nessun segnale evidente di violenza o liti precedenti è stato riferito dai vicini, ma il clima tra i due sarebbe diventato sempre più teso negli ultimi tempi.

Le indagini dei carabinieri

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Gualdo Tadino, affiancati dalla sezione rilievi del Nucleo investigativo di Perugia e dagli esperti di Gubbio. Presenti anche il medico legale e il magistrato di turno, che stanno lavorando per ricostruire ogni dettaglio della tragedia.

L’arma utilizzata è stata sequestrata per i rilievi balistici, mentre l’autopsia chiarirà l’esatta dinamica dei fatti. Intanto, il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, ha espresso il dolore della comunità: “È una tragedia che colpisce l’intera comunità. Due ragazzi giovani, tra l’altro con un lavoro entrambi. Niente lasciava presagire un epilogo di questa natura. E’ un momento di grande sgomento”.

Femminicidio-suicidio in Umbria, chi sono le vittime

Elisa Stefania Feru lavorava come operatrice socio-sanitaria all’Istituto Serafico di Assisi, dove si occupava con dedizione di bambini con disabilità. “Lavorava con i bambini ed era brava. Siamo sconvolti”, ha dichiarato il presidente della struttura Francesca Di Maolo all’ANSA.

Daniele Bordicchia, guardia giurata per una ditta di sicurezza, era conosciuto nella comunità di Gaifana di Gualdo Tadino. La coppia si era sposata a maggio e non aveva figli, sembrava condurre una vita normale anche se le indagini in corso rivelano alcune tensioni tra i due. Tensioni che negli ultimi tempi sembra fossero in crescita forse culminando nella tragedia che lascia sgomento il paese.

Quella dei femminicidi in Italia è un’emergenza che non si ferma

Gaifana si è risvegliata attonita e ferita da un episodio che ha spezzato la vita di una giovane ragazza, stroncata quasi certamente da suo marito il quale si è poi ucciso con la stessa arma. Il femminicidio-suicidio di Elisa Stefania Feru e Daniele Bordicchia lascia domande senza risposta e un senso di impotenza. Ma dietro la cronaca di questa tragedia resta l’urgenza di affrontare la violenza di genere con misure concrete e tempestive per evitare che altre vite siano spezzate.

La vicenda del femminicidio-suicidio in Umbria, il primo del 2025, riaccende i riflettori sul dramma dei femminicidi in Italia. Solo nel 2024 oltre 90 donne sono state uccise, 77 delle quali in contesti familiari o affettivi. Tra queste, 48 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner.

La cronaca di quanto accaduto nel piccolo paesino di Gaifana di Gualdo Tadino mette in evidenza una piaga sociale che continua a mietere vittime. La storia di Elisa Stefania Feru e Daniele Bordicchia non può essere archiviata come un semplice caso di cronaca, ma deve spingere istituzioni e società civile a rafforzare gli strumenti di prevenzione e protezione.