08 Apr, 2025 - 09:30

Femminicidio di Ilaria Sula, Terni travolta da un dolore devastante

Femminicidio di Ilaria Sula, Terni travolta da un dolore devastante

Una città schiantata dal dolore. Le bandiere a mezz'asta, i negozi chiusi, i cartelli a lutto in una Terni che è apparsa sospesa dentro qualcosa di troppo grande. Poche le parole e quelle che vengono fuori sono strozzate.

Il brutale femminicidio di Ilaria Sula ha sconvolto l'intera comunità che ieri, lunedì 7 aprile, si è stretta intorno alla famiglia durante i funerali a cui hanno partecipato oltre tremila persone. Lacrime, rabbia e indignazione ma anche l'immensa dignità di una famiglia che chiede e merita la verità.

L'assassino che ha abbracciato il padre di Ilaria

Ilaria studiava Statistica a La Sapienza di Roma, condivideva un appartamento a San Lorenzo con alcune coinquiline. Era uscita di casa la sera di lunedì 25 marzo per non farvi mai più ritorno. I genitori l'aspettavano a Terni per il sabato della stessa settimana ma quel giorno, il 29 marzo, si sono invece recati nella Capitale per denunciarne la scomparsa dopo aver diramato in ogni dove appelli disperati.

Tra quanti hanno accolto la famiglia Sula a Roma, c'era anche l'assassino della figlia, che ha abbracciato il papà di Ilaria mentre nei giorni precedenti aveva tentato di ingannare tutti continuando ad utilizzare lo smartphone di lei. Poi il ritrovamento del cadavere, all'alba di mercoledì 2 aprile, rinchiuso in una valigia gettata in una scarpata a Poli, a una quarantina di chilometri dalla Capitale. 

Presto è arrivata la confessione ma rimangono tutti quei nodi ancora da sciogliere mentre Samson si rifiuta di rispondere su alcune questioni cruciali. Ilaria l'aveva conosciuto mentre lavoravano entrambi in un fast food, avevano avuto una relazione e lui quella sera maledetta, l'aveva invitata a casa sua con la scusa di ridarle alcuni abiti rimasti da lui. Poi l'ha uccisa, accoltellandola e ne ha occultato il corpo.

I funerali di Ilaria, la famiglia chiede giustizia

Giovedì pomeriggio, all'indomani del ritrovamento del corpo di Ilaria, a Piazza della Repubblica a Terni c'è stata una manifestazione. Una piazza colma, dove anche Beatrice, la migliore amica di Ilaria ha preso la parola. 

Nei giorni scorsi fuori dalla casa di Ilaria, all'inizio di viale dello Stadio, sono apparsi tanti messaggi di affetto che hanno interamente tappezzato ogni angolo disponibile. Da lì ieri pomeriggio è partito il corteo funebre che l'ha accompagnata verso la sua ultima meta. Un corteo silenzioso, costellato di palloncini bianchi e rossi.

Al termine del rito, la famiglia di Ilaria ha salutato amici e parenti. Flamur Sula, un uomo dignitoso che ha sempre utilizzato toni pacati anche nella tragedia ha detto chiaramanete: "Ilaria era un angelo, quello deve marcire in carcere. Chiediamo giustizia".

La confessione della madre di Samson

E proprio mentre Flamur Sula chiedeva che l'assassino di sua faglia marcisse in carcere, è arrivata la notizia della madre di Samson iscritta nel registro degli indagati. Poco prima della fiaccolata di ieri sera, la conferma: lei ha aiutato il figlio a ripulire la casa dopo il brutale omicidio in quel seminterrato di via Homs, nel quartiere Africano di Roma. 50 metri quadri dove fin da principio era apparso chiaro che qualcosa non tornasse nelle dichiarazioni del figlio. 

La fiaccolata di ieri sera, suona la sirena per Ilaria

Quando il lungo fiume umano che nella serata di ieri si è riversato per le vie del centro di Terni, è giunto alla panchina rossa sotto a Palazzo Spada, regnava il silenzio. Piazza Ridolfi e le zone limitrofe straripavano di persone di ogni età, c'erano tanti giovani e giovanissimi che hanno preso parte alla fiaccolata per dire basta alla violenza contro le donne.

Alle 22:15 in memoria di Ilaria ha suonato a lungo la sirena dell'acciaieria, il simbolo della città di Terni. Un suono lungo che ha attraversato come una spada tutti i presenti. Poi è partito un lungo applauso perché Ilaria era figlia di tutta la città e Terni non dimentica.

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Sara Costanzi
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