Episodi come quello capitato a Gaifana, frazione di Gualdo Tadino, restano davvero complicati da spiegare anche per l’assessore regionale alle Politiche di parità di genere e antidiscriminazione, Simona Meloni. Il femminicidio-suicidio ha segnato l’inizio dell’anno e sarà una macchia difficile da cancellare.

Il primo femminicidio del 2025 ha insanguinato la nostra regione in una giornata di festa che, invece di essere felice per tutti, ha riservato la tragedia per Eliza e Daniele – sottolinea l’assessore Simona Meloni – Una situazione familiare come tante, che nascondeva invece una tragedia che è esplosa con i due corpi trovati dalla mamma di lui”.

Gualdo Tadino, il rammarico dell’assessore Meloni

Il 5 gennaio Daniele Bordicchia, 39 anni avrebbe sparato alla moglie Eliza Stefania (30 anni), sposata da maggio, con una pistola e poi si sarebbe tolto la vita. Dopo i primi rilievi effettuati all’interno dell’abitazione, hanno confermato l’ipotesi del femminicidio-suicidio. I due non avevano figli.

“Un fatto terribile – aggiunge l’Assessore Meloni – un drammatico epilogo per una vicenda che deve interrogarci, come persone e come Istituzioni, a rafforzare tutte le reti di supporto contro la violenza sulle donne e tutte le opportunità di aiuto contro il disagio e le difficoltà mentali. La morte di Eliza e Daniele non è solo la morte di due persone, ma distrugge due famiglie e squarcia il velo su tante situazioni di apparente normalità, che invece nascondono il buio”.

Gualdo Tadino, Meloni: “Rafforzare i Centri antiviolenza”

Un tema che tocca chiunque – prosegue la Meloni – e che ho sempre affrontato nel mio impegno istituzionale e politico e che porterò avanti con la delega alle Pari opportunità. Per questo, nostro compito, sarà continuare a rafforzare i Centri antiviolenza, le Case rifugio e i punti di ascolto, permettendo di poter confidare anche i piccoli segnali che si colgono”.

“Fondamentale – conclude l’Assessore Meloni – sarà puntare lo sguardo sugli uomini e rafforzare la rete educativa nelle famiglie, nelle associazioni, a scuola e nelle Istituzioni, affinché nessuno possa dire che non sapeva e possa mettere la testa sotto la sabbia. Serve lavorare poi a tutte le iniziative capaci di intercettare il disagio, nella necessaria diffusione della consapevolezza che il disagio non è una colpa e va affrontato”.

Le parole della Meloni, dopo quelle di Proietti

Le parole dell’assessore regionale alle Politiche di parità di genere e antidiscriminazione, Simona Meloni, suonano forti dopo il primo femminicidio del 2025. Sempre dalla politica ma dalla Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, sono arrivate altri messaggi per cercare di arginare il tema della violenza di genere.

“Difficile trovare le giuste parole di fronte a un evento così tragico che ha scosso la nostra comunità – così Stefania Proietti, sull’omicidio suicidio di Gaifana, frazione di Gualdo Tadino – La violenza di genere e in famiglia è uno dei più grandi problemi sociali attuali, che ci interroga tutti sulle cause e obbliga ognuno, a partire dalle istituzioni, a fare la propria parte. Non c’è più tempo da perdere, prima che sia troppo tardi”.