Il terremoto che ha colpito l’Umbria nel 2016 non è stato, di certo, dimenticato. Le istituzioni, infatti, continuano a muoversi e Fdi Umbria ha annunciato l’arrivo nella regione di altri fondi per le zone colpite dal sisma. La conferma arriva dal partito, attraverso un post sui canali social.

Fdi Umbria, l’annuncio sui social

Saranno 20 milioni che serviranno a migliorare la sicurezza e il sistema di mobilità all’interno del Cratere scrive FdI in un post sui social – Grazie al grande lavoro e all’attenzione per i territori del #GovernoMeloni e del Commissario Guido Castelli”.

Il sottosegretario al Ministero dell’Interno e coordinatore regionale di FdI Umbria, Emanuele Prisco, qualche settimana fa, aveva fatto il punto sulla situazione post-sisma, anche avvenuto ad Umbertide e Pierantonio nel 2023: “La Commissione Bilancio della Camera, durante la seduta notturna, ha approvato l’emendamento di Fratelli d’Italia che apre le porte alla ricostruzione post sisma di Umbertide – Pierantonio, Perugia – Sant’Orfeto e Gubbio. La riformulazione del Governo all’emendamento dei colleghi di Fratelli d’Italia Gostoli e Giorgianni, stanzia i fondi però progettazione e successiva ricostruzione“.

“Per dare una spinta alla ricostruzione – aveva sottolineato ancora Prisco – il Governo ha drenato 5 milioni di euro per il 2025 e 7 milioni di euro per il 2026 per avviare attività di progettazione e opere di ricostruzione, affidati alla Struttura del Commissario alla Guido Castelli, senza nuovi oneri per la finanza pubblica e con la possibilità, dal 2027, di accedere a un fondo di oltre un miliardo di euro. Per alleviare, inoltre, il carico economico delle famiglie colpite dal terremoto, viene confermata l’esenzione Imu per i fabbricati abitativi inagibili per il 2025 e fino alla loro ricostruzione. È questa una ulteriore testimonianza dell’impegno di FdI e del Governo Meloni“.

A che punto è la situazione post sisma del 2016?

La ricostruzione procede spedita, grazie all’impegno delle istituzioni, delle comunità locali e dei singoli cittadini – diceva Prisco a metà ottobre, a otto anni dal sisma – grazie a questa collaborazione tanti edifici pubblici e privati sono stati ricostruiti, restituendo alla regione la sua bellezza e vitalità. Le ditte all’opera nei cantieri della ricostruzione hanno ricevuto ad oggi un totale di oltre 5 miliardi di euro per la ricostruzione privata, di cui circa 2,7 miliardi di euro a partire dal 1 gennaio 2023, cioè il 52% dell’intero importo erogato dall’avvio della ricostruzione. Proprio nel mese di ottobre 2024 c’è stata l’erogazione più consistente, pari a 168,5 milioni. Ma la ricostruzione non è solo materiale. È anche una ricostruzione di legami, di identità, di speranza. È la dimostrazione che anche di fronte alle avversità più grandi, possiamo rialzarci e ricominciare”.

“Otto anni dopo – concludeva il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco – non dimentichiamo le vittime del terremoto e vogliamo onorare la loro memoria. Ma vogliamo anche celebrare la resilienza e la forza d’animo degli umbri, che hanno saputo trasformare il dolore in speranza e la distruzione in rinascita. Continueremo a lavorare insieme per completare la ricostruzione e per garantire un futuro migliore per l’Umbria. Perché l’Umbria è una terra di bellezza, di cultura e di tradizioni. Si è trattato di un evento doloroso che ha lasciato segni indelebili nel territorio e nelle vite delle persone. Ma oggi, a distanza di otto anni, possiamo guardare al futuro con speranza e determinazione“.

Castelluccio di Norcia, la ricostruzione: un punto di ri-partenza

La ricostruzione di Castelluccio di Norcia, devastato dal sisma del 2016, ha ricevuto un impulso significativo con lo stanziamento di dieci milioni di euro, che segna l’inizio di un progetto ambizioso e attesissimo per ripristinare la bellezza e la vitalità di uno dei borghi più iconici dell’Umbria.

Castelluccio, situato tra le montagne dei Sibillini, è, infatti, famoso per i suoi stupendi panorami e per la celebre fioritura delle lenticchie, un evento che attira turisti da tutto il mondo. Tuttavia, il terremoto ha stravolto la sua immagine, lasciando il borgo in rovina e i suoi abitanti in un clima di incertezza. Dopo anni di attesa, l’assegnazione dei fondi all’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Umbria rappresenta una svolta per questa comunità e per l’intero territorio colpito dal sisma.