20 Feb, 2025 - 12:43

Quintali di argento e chili d'oro: scoperta evasione da oltre 16 milioni, la base a Montefalco

Quintali di argento e chili d'oro: scoperta evasione da oltre 16 milioni, la base a Montefalco

Avrebbero emesso quasi 77 milioni di fatture false con relativa iva evasa che ammonta a oltre 16. Il giro ingente era connesso al commercio di metalli preziosi tra Umbria e Lazio, con base a Montefalco in provincia di Perugia. Certe anomalie però non sono passate inosservate alla Guardia di Finanza del folignate che ha denunciato 12 persone per reati tributari.

Argento, oro, rodio, platino e palladio: cinque anni di indagini 

Secondo quato ricostruito dagli investigatori dietro alle fatture false emesse tra il 2017 e il 2023, si celava un gruppo che avrebbe organizzato una serie di scambi illeciti di metalli preziosi, tra cui quintali di argento in rottami, numerosi chili di oro, rodio, platino e palladio. Al centro delle indagini c'è una società che è risultata avere sede a Montefalco presso lo studio di un professionista. 

A condurre le indagini, la compagnia di Foligno coordinata dalla Procura della Repubblica di Spoleto, guidata da Claudio Cicchella. Ci sono voluti cinque anni e un approccio definito "trasversale" per sbrogliare l'intricata matassa che nascondeva 76,7 milioni di fatture false e un vero "sodalizio criminale".

Quello che è stato individuato come capo dell'organizzazione, assistito da un consulente fiscale locale e da altri dieci "complici" che agivano in Umbria (a Montefalco e Spoleto) e nel Lazio (Roma e hinterland capitolino), è accusato - così riporta un comunicato delle fiamme gialle - di avere orchestrato un meccanismo di false fatturazioni che ha consentito alla società di ottenere un indebito credito d'imposta di dimensioni milionarie.

Fatture false e dichiarazione infedele. Un "fornitore" dipendente di una parafarmacia

Ai 12 denunciati sono ora contestati i reati di emissione e utilizzo di fatture false e dichiarazione infedele. A destare i sospetti della Guardia di Finanza sono state le transazioni per cui è stata prodotta una evidente falsificazione, realizzate cioè "senza alcun giustificativo di trasporto". In qualche caso la documentazione c'era ma riportava errori formali "evidenti e grossolani" tali che è apparso subito chiaro che qualcosa non andasse. Insomma chi evadeva non ha fatto neanche lo sforzo di rendersi vagamente credibile agli occhi degli inquirenti.

A rafforzare ulteriormente il quadro indiziario quegli strani fornitori che non avevano la benché minima struttura aziendale, privi sia dei beni strumentali che di dipendenti, ma che si erano messi a gestire operazioni commerciali di tale portata. Una discrepanza lampante. E c'è anche di più. Tra questi improvvisati e maldestri fornitori, c'era anche un dipendente di una parafarmacia che nella vita fa tutto meno che l'imprenditore nel settore dei metalli preziosi e che ha smentito "ulteriormente la veridicità delle transazioni in questione".

L'intramontabile fascino (e valore) dell'oro

I fatti di cui sopra dimostrano ancora una volta come in molti puntino all'oro e ai metalli preziosi che non tendono a perdere il proprio valore nel tempo, ma al contrario lo accrescono. L'organizzazione tra Umbria e Lazio che è finita nel mirino della Gurdia di Finanza aveva pensato bene di rivolgersi alle materie prime che sul mercato non conoscono quasi mai flessioni. Peccato che poi avevano messo in piedi un'evasione milionaria.

L'oro infatti è il 'bene rifugio' per eccellenza, alla stregua dei diamanti e di altri metalli come l'argento, il platino e il palladio che, appunto, figurano tra quanto commerciato dai 12 indagati.

Con quotazioni che negli anni hanno subito un aumento costante, l'oro è considerato una vera e propria assicurazione nella quale trovare riparo anche quando l'inflazione stringe i cordoni delle borse. Intoccabile dalle crisi economiche con la sua stabilità, l'oro è da sempre un bene molto commercializzato in tutti i mercati e la domanda è costante. Tanto che ormai in ogni città, complice anche la crisi, è un fiorire di esercizi che l'acquistano, i 'Compro Oro'.

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Sara Costanzi
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