Un bilancio che sfiora il milione di euro di utile netto e un modello gestionale che guarda al futuro della sanità di prossimità. FarmaciaTerni s.r.l., la partecipata al 100% del Comune di Terni, ha chiuso l’esercizio 2024 con numeri mai raggiunti prima: oltre 14 milioni di euro di fatturato, margini in crescita, clienti in aumento, e una quota di redistribuzione agli enti locali che vale 280 mila euro. Ma il dato economico non è l’unica notizia: il presidente Alessandro Virili annuncia che il progetto della farmacia dei servizi è già operativo in città, ponendo Terni tra i primi casi italiani di sanità territoriale avanzata a guida pubblica.
“Siamo in anticipo sul piano industriale 2024-2026 - dichiara Virili - e il nostro obiettivo è chiaro: trasformare ogni farmacia comunale in un centro di salute integrato, moderno, accessibile”. In pratica, più prestazioni sanitarie in farmacia, meno pressione su ospedali e pronto soccorso.
Nel 2024 le farmacie comunali di Terni hanno garantito oltre 37 mila ore di apertura al pubblico, con una copertura estesa anche nei giorni festivi. Un impegno capillare che ha permesso all’azienda di confermare alti standard di qualità pur in un contesto nazionale segnato da difficoltà strutturali: carenza di personale, incertezza normativa, rialzo dei costi operativi.
Ma l’organizzazione guidata dal Direttore Generale Nicola Nulli Pero ha saputo “ottimizzare il magazzino, contenere i costi del personale, valorizzare le risorse umane e riorganizzare l’intera struttura interna”. L’obiettivo non era solo crescere, ma “rafforzare la capacità dell’azienda di rispondere ai bisogni reali del territorio”, come ha sottolineato lo stesso Nulli Pero.
Il risultato è un bilancio economico che fotografa una società pubblica in salute: valore della produzione in aumento, redditività oltre le attese, margini di miglioramento già individuati. E un dato che pesa anche per le casse comunali, visto che l’accordo di servizio ha portato 280 mila euro direttamente nelle disponibilità dell’ente locale.
Nell'analisi dei vertici aziendali, le farmacie non sono solo sportelli di dispensazione. “Sono diventate - dichiara il presidente Virili - presidi sanitari dinamici, con un potenziale enorme nella prevenzione, nella diagnostica di base, nell’educazione alla salute”.
Ecco perché Terni ha già avviato la transizione verso il modello di farmacia dei servizi, previsto dal nuovo quadro normativo nazionale.
Un modello che non resta sulla carta. I primi passi concreti sono già realtà, grazie anche agli investimenti su personale, formazione, digitalizzazione e alla prossima apertura di una nuova sede. Un piano ambizioso, ma allineato alle politiche pubbliche sulla sanità territoriale, che proprio in Umbria ha trovato una delle sue prime sperimentazioni operative.
“Il 2024 ha consolidato basi solide per il futuro - chiosa Nulli Pero - ma la vera sfida sarà rendere strutturali queste innovazioni, tutelando l’equilibrio tra sostenibilità economica e valore sociale”. In un momento in cui il dibattito sul ruolo del pubblico nell’economia locale è acceso, FarmaciaTerni si propone come caso virtuoso di gestione partecipata, capace di generare valore per l’ente, per i cittadini e per il sistema sanitario.
Con un utile record, una struttura efficiente e un modello innovativo in fase di attuazione, FarmaciaTerni si candida a diventare riferimento nazionale per le farmacie a gestione pubblica. Non solo bilanci in attivo, ma anche una visione concreta della sanità di prossimità, radicata sul territorio e orientata al futuro.
Il 2025 sarà l’anno chiave per testare fino in fondo il modello della farmacia dei servizi. E Terni, in questo campo, non intende restare a guardare.