“Altro che perdita di reddività e di competitività commerciale… – racconta l’ex amministratore unico di Farmacia Terni, Mauro Scarpellini -. Nel periodo del Covid abbiamo messo insieme risultati senza uguali nella storia dell’azienda. E grazie a quel mio piano di rilancio, varato in piena emergenza, siamo riusciti a erogare al Comune un canone di servizio di ben 450 mila euro, rispetto ai 10 mila che prima l’azienda versava nelle casse di Palazzo Spada“.
Mauro Scarpellini, commercialista, docente universitario ed esperto di marketing, è stato amministratore unico di Farmacia Terni per poco più di un anno. Proprio in mezzo all’emergenza COVID e con un piano di risanamento e rilancio da attuare. Così è rimasto interdetto quando ha letto le prime dichiarazioni del nuovo amministratore unico Alessandro Virili, rilasciate proprio a Tag24 Umbria.
“Mi sono indignato leggendo quello che ha detto il rappresentante del Comune appena nominato – dice l’ex amministratore unico – perché anche lo stesso sindaco Bandecchi aveva riconosciuto la bontà del lavoro che abbiamo fatto. Io non ho appertenenze politiche, non sono leghista anche se mi nominò il sindaco Latini. Sono un tecnico, chiamato in emergenza, che ha risposto con senso del dovere a un impegno istituzionale. Non so se la battuta del nuovo amministratore avesse un bersaglio politico. Non spettano a me le valutazioni di questo tipo. Ma di certo la gestione che facemmo in quel periodo fu improntata a migliore tutti gli indicatori di reddivitità, salute e competitività dell’azienda. E con essi, anche i risultati che furono straordinari“.
La storia di Mauro Scarpellini a Farmacia Terni: prese il posto di Ricci e traghettò la società fino al rilancio
Scarpellini prima ricopriva l’incarico di presidente del collegio sindacale. Fu chiamato dal sindaco Latini quando il precedente amministratore, Federico Ricci transitò dalle farnacie ternane alla guida del gabinetto della governatrice Tesei. Così il professionista fu chiamato a occuparsi dell’azienda dopo la ricapitalizzazione finanziata da Palazzo Spada che l’aveva salvata dal fallimento.
“Quel 2020 è stato straordinario per impegno, abnegazione dei dipendenti e risultati, sia sociali sia economici – prosegue Scarpellini -. Varammo un nuovo sistema di controllo di gestione, fidelizzamo un terzo dei ternani con una campagna di marketing che non era mai stata realizzata prima, rispondemmo ai bisogni sociali della città in piena emergenza COVID-19. Riaprimmo i laboratori per confezionare i disinfettanti che non si trovavano più. Risolvemmo problemi a tutte le istituzioni: ospedale, carabinieri, guardia di finanza, decine di imprese. Trovammo le mascherine quando erano irreperibili. Vendendole al giusto prezzo e senza lucrare sui drammi della cittadinanza. Ci occupammo dell’emergenza sociale con successo e con dedizione. Per questo quel giudizio, mi lasci dire un po’ leggero e ingeneroso, mi ha ferito“.
Farmacia Terni: nove punti vendita e una parafarmacia, il Comune recupera il denaro investito
La lunga chiacchierata con Mauro Scarpellini si conclude con una considerazione sui lavoratori dell’azienda e sul futuro di Farmacia Terni.
“Svolsi il mio lavoro gratuitamente – racconta – perché per la legge, essendo pensionato, non potevo percepire emolumenti. Ma mi impegnai moltissimo e con professionalità. Anche per questo voglio smentire l’affermazione che ha fatto il nuovo amministratore nella sua intervista. E poi provo dispiacere per il personale. Che nel 2020, ancora privo di vaccini protettivi ed esposto o rischi gravi dai contagi, non si assentò mai dal lavoro. E fu artefice della qualità del servizio reso a cittadini e istituzioni, contribuendo alla crescita di fatturato e ai risultati che sono stati i migliori della storia recente dell’azienda“.
Farmacie Terni ebbe anche l’apprezzamento di ASSOFARM per suo il nuovo posizionamento competitivo anche in comparazione con le altre farmacie pubbliche del resto d’italia. Oggi l’azienda, rispetto alle gestioni del passato, è un’azienda risanata. Che sta facendo recuperare al Comune gli investimenti fatti per evitare di portare i libri in Tribunale e che ha adeguato e migliorato anche il canone previsto dal contratto di servizio. Una delibera di aggiornamento del contratto di servizio varata dal precedfente consiglio comunale che porta, anche questa, la firma di Mauro Scarpellini.