Far West sanità a Palazzo Spada. Doveva essere una tranquilla mattinata dedicata alle audizioni in seconda commissione consiliare (presidente Salinetti di Ap) dei direttori generali di USL Umbria 2 e Azienda Ospedaliera “Santa Maria, Carsili e Casciari, dei direttori sanitari, Scarpelli e Manzi, e del direttore amministrativo dell’ospedale Mariani. I cinque manager sanitari avrebbero dovuto confrontarsi coi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione “in merito alle problematiche e alle criticità della sanità pubblica presenti nel territorio ternano”. E invece i due direttori generali hanno dato forfait: “La sede istituzionale per queste discussioni è la Conferenza dei Sindaci dell’USL Umbria 2“, hanno fatto sapere.
E così la giornata si è trasformata in una sfida all’OK Corral, tutta politica. Con i consiglieri del PD guidati da Josè Maria Kenny all’attacco e il vice sindaco Riccardo Corridore a presidiare la staccionata e rispondere colpo su colpo. Poi, in serata, è arrivato anche il reel su Instagram del sindaco Stefano Bandecchi, che – come da cifra comunicativa standard – ha suonato la carica del settimo cavalleggeri, invece di sotterrare l’ascia di guerra.
Far west sanità: battaglia verbale tra opposizione e il vice sindaco Corridore
Dai banchi dell’opposizione, soprattutto dai consiglieri del PD Proietti e Kenny, l’assenza è stata interpretata come un pugno in faccia al Comune, dopo le polemiche sulla ZTL e l’attacco a un sindacato dei sanitari da parte del sindaco Bandecchi. Dal centrodestra, invece, Ferranti di Forza Italia ha accusato Palazzo Spada di isolarsi politicamente su tematiche di ampio respiro come quella della sanità, arrivando a provocare fratture isttuzionali con la Regione.
“Insultate le categorie – hanno detto Proietti e Kenny rivolte alla maggioranza – e per questo la sanità diserta. Non si può parlare di problemi gravi come le liste di attesa. Il diniego dei direttori al confronto con l’assemblea cittadina è un atto gravissimo, segnale dell’isolamento del Comune“.
E Ferranti (Fi) ci ha messo il carico. “Non era mai successo che un incontro così andasse deserto. Occorre ristabilire relazioni istituzionali corrette nell’interesse della città“.
Insomma, l’audizione flop ha generato la bagarre, con il vice sindaco Corridore che è arrivato di trafelato e agguerrito dal CAOS (dove c’era in mostra della Coppa Davis e aveva appena tagliato il nastro) al caos della sala consiliare. Ed a quel punto è cominciata la battaglia verbale con Kenny, che aveva alimentato la polemica dell’opposizione.
Corridore: “Ho proposto un documento comune, ma dalla minoranza solo attacchi pregiudiziali”
Il botta e risposta con Kenny ha preso tutta la prima parte dell’intervento di Corridore. Ma è nel merito dell’assenza dei direttori sanitari che si è arrivati al nocciolo del problema.
“Mi avevano chiamato la sera precedente per annunciarmi che non avrebbero preso parte alla commissione – spiega il vice sindaco raggiunto da TAG24 Umbria -. Quindi non c’è stato alcuno sgarbo istituzionale. Hanno chiarito di essere disponibili ad un confronto nella sede deputata: la Conferenza dei sindaci, dove sono rappresentati tutti gli enti territoriali e si compongono le questioni di diverso interesse. Si tratta di un organismo che è stato ricostituito dopo 15 anni e che va fatto funzionare. Perché, piuttosto che parlare di isolamento, dal centrodestra non chiedono al sindaco di Foligno Zuccarini di convocare questo organismo? E perché quelli del centrosinistra, che hanno distrutto la sanità regionale, cambiano le carte in tavola? Lo sfogo del sindaco sulla ZTL non c’entra nulla“.
La proposta è stata quindi quella di scrivere un documento unitario, che compenetrasse tutti gli interessi della città e che fosse indirizzato alla presidente della Regione Tesei e all’assessore alla sanità Coletto. Loro sì, eventualmente, da audire in commissione.
“I manager li nominano loro – chiude Corridore -. Se si vuole ottenere un risultato, quello cioè di incidere sulle politiche regionali della sanità nell’interesse del territorio, si lavora insieme. Altrimenti, è evidente che al fondo ci fosse l’idea di trasformare la commissione in una passerella demagogica, per far vedere che ci si lamenta coi manager sanitari. Chi deve dare le risposte è la Regione: incalziamola insieme“.
Niente da fare. Animi troppo esacerbati dal precedente botta e risposta. E commissione che si è chiusa con l’aventino dell’opposizione, senza portare a un risultato comune. E così – quando verrà convocata – sarà la giunta a portare la posizione di Terni alla Conferenza dei sindaci.
Bandecchi e la polemica: “I permessi per i medici, non c’entrano. La Conferenza dei sindaci sulla sanità si deve a me”
Stefano Bandecchi ha atteso tutto la giornata per dire la sua. Poi ha preso in mano il telefono e ha registrato un breve reel, postato su Instagram, per alzare il muro contro le critiche dell’opposizione.
“Ho visto delle dichiarazioni nonsense della minoranza, dopo che i direttori sanitari hanno scelto di non presentarsi – afferma caustico -. Come se la colpa di questa decisione fosse del sindaco, perché ha detto quello che pensava in consiglio sulle reazioni al taglio dei permessi di alcuni medici di Terni. O meglio dell’associazione che li rappresenta. È bene chiarire che i direttori generali di USL e ospedale non sono medici. Così come non lo sono quelli che governano la sanità. E cioè la Regione con il suo assessore. Non c’è nessuno che sia medico e nessuno non sa nemmeno dove stia di casa la medicina. Ancora una volta l’opposizione ha perso tempo. Alternativa popolare, ancora una volta, invece dà scacco matto al re, perché abbiamo messo le cose in chiaro nel dibattito. Ricordo a tutti che se oggi esiste la Conferenza dei sindaci, esiste grazie a Stefano Bandecchi. E così i Comuni avranno il luogo deputato per parlare di sanità e interloquire con la Regione e con i suoi manager“.