Era rinchiusa in un box da oltre otto anni. Falda, una dolce cagnolina mix pitbull sembrava destinata a finire i suoi giorni lì, dove era entrata da cucciola. Eppure non è stato così, perché grazie all’amore di Silvia oggi Falda ha finalmente trovato la sua casa ed è libera di correre in un giardino, amata e coccolata. Questa bella storia di amore per gli animali arriva da Città di Castello, dal canile Enpa di Mezzavia di Lerchi e fa commuovere, soprattutto in questo particolare momento dell’anno quando torna a farsi vivo l’odioso fenomeno degli abbandoni.

Falda: dal box al giardino, ma era un cane diffidente

A raccontare la storia di Falda è proprio la sua umana, Silvia, operatrice al canile che ormai dal 2021 la accudiva ogni giorno. Falda le era immediatamente apparsa profondamente segnata dall’esperienza, eppure dietro alla sua iniziale distanza si celava una cagnolina dolcissima, capace di donare ancora tanto amore.

Ho conosciuto Falda quando, feci alla fine del 2021 una prova lavoro al canile. Per me – racconta Silvia – era un mondo tutto nuovo, dove ogni cosa che vedevo lasciava una fortissima impronta emotiva, a partire dalla quantità di cani, al loro abbaio frastornante non appena qualcuno entrava. Falda mi colpì subito per la sua “diffidenza”, questa specie di “corazza” che si era fatta per proteggersi, questo suo abbaiare apparentemente “aggressivo”. Ma a volte capita che qualcuno sappia vedere oltre e ci noti per ciò che siamo realmente. Percepii un’enorme dolcezza e insicurezza dietro quel suo abbaiare minaccioso. Passò il periodo di prova e non accettai l’incarico per la pesantezza emotiva che comportava: non ero in grado di far fronte a tutto quel dolore.”

Ma l’esperienza di Silvia non era destinata a finire lì. Entrata in contatto con Paola Tintori, la nuova responsabile, torna al canile e il legame con quel cane “difficile” si va rinsaldando. Falda è uno di quei cani talmente abituati al box che ha paura di uscire. La sua unica ancora di salvezza per lunghi anni era stato Fritz, che però recentemente le era venuto a mancare acuendo ulteriormente il suo isolamento. Ed è lì che Silvia capisce che Falda ha veramente bisogno di lei.

Falda: una storia di amore e rinascita da Città di Castello

È di fronte a questo che ho provato un’enorme tenerezza e me la sono presa a cuore – prosegue Silvia – è al sentire il suo inconfondibile abbaio rauco, tutte le volte che passavo fuori da quell’edificio, che ho sentito di voler fare sì che, anche lei, potesse vivere libera dalle sue paure ed ho iniziato a pensare all’adozione. Iniziammo così un percorso lungo di conoscenza e di inserimento graduali”.

Per Falda e Silvia ha così inizio un processo fatto di avvicinamento, anche con l’altro cane di Silvia, passeggiate e coccole. “Tanti incontri in canile con Koko (l’altra cagnolona che ho già a casa) e Falda, con e senza guinzaglio, l’imparare a mettere la pettorina senza sentirla come una minaccia, fare passeggiate al guinzaglio con me:  le visite veterinarie di routine, le domeniche pomeriggio a casa mia, il salire per la prima volta in macchina e guardare il cancello del canile dallo specchio retrovisore con lei insieme a me. Il suo rimanere “sconvolta” per 5 interminabili minuti, appena scesa dalla macchina, nel vedere un mondo totalmente nuovo oltre a quelle sbarre e quei recinti. Emozioni che si sono impresse in modo indelebile nel mio cuore“.

Falda e l’infaticabile dedizione delle volontarie del canile di Città di Castello

Quella di Città di Castello è una struttura gestita dall’Enpa che accoglie oltre 145 cani di diverse razze e taglie e 15 gatti. Ogni giorno, sette giorni su sette, feste comprese, le volontarie si prendono cura degli ospiti a quattro zampe e molti sono ancora in cerca di una famiglia. Serena Ferro, responsabile per le adozioni, dopo la bella storia di cui sopra, lancia un appello: “Ci sono tante anime come Falda aiutateci a farle rinascere: insieme si può.”

Anche le istituzioni sono rimaste colpite da quell’adozione che sembrava impossibile. “Dietro la gestione di importanti servizi pubblici come il canile ci sono sempre le persone, con il loro impegno, la dedizione e la passione: la storia di Silvia e Falda ne è la testimonianza concreta” ha sottolineato l’assessore all’ambiente di Città di Castello, Mauro Mariangeli.

Per chi volesse maggiori informazioni o per prepararsi ad adottare un nuovo amico a quattro zampe, il canile è aperto al pubblico il lunedì, 14,30 – 16,30; il martedì, 11,00 – 13,00;  il mercoledì 14,30-16,30; il giovedì 11,00 – 13,00; il venerdì 11,00 – 13,00 e il sabato 14,30 – 16,30. La domenica è chiuso. Il canile è presente sui social: Facebook, Instagram, Tiktok. e-mail: [email protected].